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domenica 6 settembre 2020

Musica in prigionia nella prima guerra mondiale

 DIBATTITI

Ricerca sulla Prima Guerra mondiale


«A Mauthausen s’era anche formata una banda musicale. Composta di abili suonatori, taluni di professione e diretta da un ufficiale italiano, essa rallegrava qualche volta con buoni concerti la folla dei concentrati.» (Giuseppe Toso, 27 mesi a Mauthausen)

 

Quella di Giuseppe Toso è solo una delle numerose testimonianze sulla presenza di bande e orchestre nel campo di Mauthausen (Austria) nella prima guerra mondiale. La musica, insieme al teatro, alla pittura e ad altre forme di svago, servivano in qualche modo ad alleviare il dolore della lontananza, il dramma della fame, l’incertezza del domani. Tra i suonatori di una banda c’era Gilardi Massenzio Pietro, di Gravedona (CO), di cui ancora oggi la famiglia conserva tutto il carteggio, composto da più di mille documenti tra corrispondenza, fotografie, agendine e altro. Partendo da questa ricca fonte si sta cercando di ricostruire il più possibile tutto ciò che ha ruotato intorno a quella vicenda: musiche scritte ed eseguite nel campo (anche se alcune sono già disponibili, portate a casa sempre da Massenzio), immagini, corrispondenza, diari e altro che possano aggiungere preziosi tasselli a quelli già presenti.(mauriziap)

Chi avesse informazioni da fornire, anche quelle che apparentemente potrebbero sembrare di poco conto, può contattare direttamente il curatore della ricerca, 

Alessio Benedetti (alessio.benedetti@libero.it), 

che se ne sta occupando a nome del 

Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia (musicaegrandeguerra.com). 

L’appello è rivolto soprattutto ai discendenti dei musicanti, che potrebbero fornire importanti documenti salvando così dall’oblio questa incredibile storia di uomini, soldati e musica.

 

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