APPROFONDIMENTI
ROMPERE L'UNITA' DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE
I
tedeschi, forti della esperienza acquista nei Balcani, misero in atto azioni
volte a dividere il fronte ribellistico. Un esempio di questa azione è dato dal
tentativo di dividere il fronte romano. Il Comando tedesco a Roma prese
contatto con un funzionario del Ministero degli Esteri, Filippo Grenet, che
giustamente era sospettato di avere contatti con il fronte clandestino, e gli
chiese di inoltrare ai capi, in particolare al Col. Montezemolo, una proposta
molto chiara. Nessuna azione tedesca sarà sviluppata contro i carabinieri ed i
militari del fronte militare; in cambio il fronte clandestino doveva
collaborare alla cattura degli elementi comunisti e degli altri partiti di
sinistra che facevano capo al CNL. Lo scopo era quello di impedire ai partiti
di sinistra di prendere il potere a Roma dopo la loro partenza, che era anche
un obiettivo del fronte militare che faceva capo al Governo di Brindisi. La risposta
di Montezemolo non giunse mai. Negli stessi giorni un altro del Comando
tedesco, tramite un ufficiale, prese contatto con esponenti del gruppo
comunista, in particolare con Carla Capponi, con una proposta: i tedeschi
avrebbero lasciato in pace i comunisti se questi avessero collaborato a
catturare i militari badogliani ed i carabinieri appartenenti al movimento
clandestino militare. Le trattative si svilupparono al fine di avere ulteriori
dati, poi un G.A.P: romano si incaricò di uccidere l’ufficiale tedesco.
Il
tentativo di dividere le varie componenti il fronte ribellistico, di cui era
nota la diversa estrazione ideologica e partitica, fu costante per tutto il
1944 e fu sempre respinto in ogni luogo ed in ogni circostanza. Il nemico era
il tedesco occupatore, che andava combattuto; a questi si erano aggiunti i
fascisti, ma anche le altre componenti la coalizione hitleriana, ma non
spostava i termini della lotta. Questa constatazione permette di dire che la
guerra di liberazione, anche per il II fronte, non è stata una guerra civile,
ma una guerra che il popolo italiano ha combattuto per liberare il proprio
paese da una coalizione occupatrice.
(m.c.)
(m.c
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