CEsVAM NOTIZIE
Progetto “Storia In Laboratorio”
Il processo metodologico
La Seconda Guerra Mondiale
La Guerra di Liberazione
1943 -1945
Il progetto “Storia in Laboratorio ha lo scopo di far
conoscere il rapporto tra Spoleto e la Seconda Guerra Mondiale
la Guerra di Liberazione 1943 –1945 alle giovani generazioni di studenti nel quadro dell’impegno dell ‘UNUCI verso le
scuole di ogni ordine e grado.
L’UNUCI con questo progetto vuole mettersi a disposizioni
dei Professori, degli operatori culturali e di chi mostra interesse verso la
conoscenza degli eventi che caratterizzarono la Guerra di Liberazione. Questa
disponibilità non deve essere teorica,
ma pratica, e si realizza attraverso un percorso che è stato sperimentato dal
2004, quando il progetto è stato concepito ed affinato grazie all’impegno della
Prof. Daniela Bravi
dell’Istituto “Colomba Antonietti” di Roma.
Il percorso presto detto e consta dei passi (step) ed ha
un presupposto essenziale, pena il fallimento
o la sterilità di quanto si potrà fare: la disponibilità di un
Insegnante, o Professore, o Operatore Culturale o persona in genere che sia
motore e centro di tutta l’iniziativa.
Il Progetto vuole quindi approfondire il rapporto che c’è
tra Spoleto e il Risorgimento, tra Spoleto e la Prima Guerra
Mondiale e Spoleto e la Seconda Guerr
Mondiale.
In Particolare per questo ultimo period il rapporto che
c’è tra Spoleto e la Guerra di Liberazione
Il progetto, quindi, prevede , per la Guerra di
Liberazione, a titolo indicativo, i seguenti “passi”:
Primo passo: L’anno scolastico
è concepito sulla base di sei date
“qualificanti” la Guerra di Liberazione”, che sono
a) 8 settembre, l’Armistizio; 4 Novembre, I
Risorgimento, conclusione del processo
unitario Italiano (Vittoria nella I Guerra Mondiale 1918) ,8 Dicembre, La
battaglia di Montelungo; 27 Gennaio,
Giorno della Memoria, 25 Aprile, La conclusione di Liberazione, 2 giugno,
proclamazione della repubblica, il frutto della Guerra di Liberazione
-
L’insegnante, dopo un colloquio di fattibilità con i
rappresentanti dell’Associazione, delinea le linee di intervento, ed entro i
primi di settembre, elabora il progetto da presentare agli organi della Scuola.
(Cardini di tale progetto: la scelta della data da utilizzare; il livello di
intervento; le modalità di esecuzione).
Secondo passo:
L’associazione, preso atto dei lineamenti del progetto elaborato dall’Insegnate
ed approvato, fornisce il materiale idoneo a svolgere accurate e approfondite
ricerche in merito, al fine di mettere in condizione gli studenti di avere ogni
riferimento documentale idoneo; inoltre si fa parte diligente a fornire
all’insegnante ogni supporto per la realizzazione di incontri con personaggi,
con protagonisti, di partecipazione degli studenti a visite a Musei e Luoghi
della Memoria, convegni, congressi e visite, di lezioni frontali, visite nelle
scuole, organizzazione di mostre ed ogni attività ritenuta utile.
Terzo passo: All’indomani
dell’evento, gli studenti, sotto la guida del professore svolgono elaborati
sotto forma di articoli, saggi, note o altro sul tema proposto. L’insegnante
raccoglie questi elaborati e, senza alcuna correzione interventi
di sostanza, ma solo di forma, e/o preceduti da un suo articolo di
introduzione e o di commento, li invia alla Associazione
Quarto passo:
Tutti gli elaborati vengono pubblicati sulla Rivista “Il Secondo Risorgimento
d’Italia” e poi posti sul sito www.seconodrisorgimento.it.
Copie della rivista vengono date al Professore, ai ragazzi, alla scuola. E’ il
momento della gratificazione per lo studente. Il materiale documentario
consegnato dall’Associazione rimane presso la Scuola e, se del caso, integrato
con volumi e testi ulteriori da mettere
presso la Biblioteca.
Il Progetto è ciclico,
ovvero la fase di progettazione e decisione deve avvenire entro la fine
dell’anno scolastico precedente; la fase condotta , da settembre a giugno
dell’anno scolastico in corso. Quindi si può ripetere, gravitando su una data
(evento) o l’altra a seconda del tema che si vuole affrontare.
La criticità del progetto sta
nella individuazione dell’Insegnate/ professore il quale rappresenta l’elemento
motore e qualificante della realizzazione. Qualora non si individuasse per
ragioni vari tale elemento,.o questi
avanzasse riserve di varia natura, il progetto non deve partire.
La Guerra di Liberazione
1943 -1945
L’anno scolastico è
concepito sulla base di date
(eventi = D) “qualificanti” la Guerra di Liberazione”, che sono:
8 settembre (1943), l’Armistizio.
Dopo 39 mesi di guerra, l’Italia, caduto il Fascismo il
25 luglio, comprende che non può più partecipare alla II Guerra Mondiale senza
ulteriori e più gravi disfatte. Chiede l’Armistizio alle Nazione Unite. Le
modalità della vicende armistiziali sono tali che crolla lo Stato ed ogni Italiano si trova di
fronte a se stesso. Si scioglie il
patto tra la Casa Regnate ed il popolo
Italiano. E’ il momento delle scelte che ogni italiano è chiamato a fare.
Inizia la Guerra di Liberazione, una guerra su cinque
fronti: il Sud, con il Governo regio, il nord, con il movimento partigiano
guidato dal CLNAI, l’Internamento in Germania 8 la resistenza del filo
spinato), La resistenza dei militari italiani all’estero, la prigionia di
guerra:. Il nemico: la coalizione Hitleriana, di cui la repubblica Sociale
Italiana è una componente.
4 Novembre
(1918). La Giornata della Unità Nazionale
I Risorgimento,
conclusione del processo unitario Italiano (Vittoria nella I Guerra
Mondiale 1918) . Se si intende la Guerra di Liberazione come il Secondo Risorgimento
d’Italia, occorre indicare gli eventi che portarono al Primo Risorgimento,
ovvero all’Unita territoriale della nazione Italiana sotto la Guida di casa
Savoia e del Regno di Sardegna.
8 Dicembre (1943). La Battaglia di Montelungo
La libertà non viene mai donata, occorre sempre lottare
per conquistarla. E’ questo il significato della Battaglia di Montelungo
combattuta nel 1943 dal i raggruppamento Motorizzato, l’Unità dell’esercito
Italiano ricostruita dopo le vicende armistiziali ed entrata in linea nel
settore di Mignano inquadrati nella 36 Divisione “Texas” dell’Esercito degli
Stati Uniti. E’ il primo contributo fattivo della lotta alla Germania
Nazista a soli tre mesi dall’armistizio
dell’8 settembre e dopo che il 13 ottobre del 1943 l’Italia aveva dichiarato
guerra alla Germania stessa. Fu un tributo di sangue, ma significò agli occhi
degli Alleati la volontà italiana di partecipare alla guerra senza fermarsi di
fronte a nessun sacrificio. Rappresenta l’inizio della lotta armata in campo aperto
da parte dell’Italia.
27 Gennaio (1944), Giorno della Memoria
Oltre al fronte della Resistenza dei Internati Militari Italiani in Germania,
esiste il più ampio spettro dell’Internamento in Germania: lo sterminio delle
razze inferiori e quindi l’Olocausto del Popolo di Israele, quello della
popolazione Rom, dei diversamente abili, degli Omosessuali, degli avversari
politici del regime nazista, ed altre forme di Internamento. Questa tragedia di
violenza non può essere limitata solo
agli Ebrei ma deve essere onnicomprensiva nella sua totalità tragica. Da qui
proporre la giornata della memoria come riflessione sulla tolleranza e sulla
convivenza fra i popoli oltre i regimi del genocidio e dello sterminio
25 Aprile (1945), La conclusione di Liberazione
Si conclude la Guerra di Liberazione in tutti i suoi
fronti. La data comunemente vista come fine della Guerra di Liberazione non
deve essere limitata al solo movimento partigiano, nella sua variante negativa
di monopolio di una sola parte, quella che nella resistenza è stata la più
attiva e quantitativamente più partecipe, quella comunista, ma la data deve
essere intesa come la fine di lutti, sofferenze, lotte per vincere l’idra
nazifascista dovuta all’impegno di tutti
gli uomini liberi, comunisti, giellisti, socialisti, moderati, liberali,
monarchici cattolici e semplici cittadini. Disegnare uno spettro di tutte
queste componenti, che diedero vita poi
ad una nuova stagione dell’essere nazione per noi Italiani
2 giugno (1946), proclamazione della repubblica, il
frutto della Guerra di Liberazione.
Il momento delle scelte in presenza del nemico, non
poteva non portare ad una radicale scelta istituzionale a cui tutti dovevano
partecipare. Il 2 giugno 1946 si ebbe questa possibilità, intesa trionfo della
libertà di indicare il proprio futuro rispetto a l’intolleranza ed alla
repressione dittatoriale in tutte le sue forme. Lo studente abbia la
possibilità di raccogliere elementi per comprendere come il sacrifico dei Padri
oggi si è tradotto in un presente ed un
futro migliore di quello riservato a loro.
(massimo.coltrinari@libero.it)
(massimo.coltrinari@libero.it)
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