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martedì 30 giugno 2020

Indici Giugno 2020


SOMMARIO
ANNO MMXX, Supplemento on line, VIII, n.54
Giugno 2020
Massimo Coltrinari, Editoriale, Giugno 2020
                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        28.06.2020
Massimo Coltrinari, Copertina, Giugno 2020
                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data       29.06.2020


APPROFONDIMENTI

Tommaso CherubiniLa Medaglia ai Benemeriti della Salute Pubblica.
      su www. valore militare.blogspot.com con post in data  4.06.2020

DIBATTITI

Elisa Bonacini, L'iniziativa museale ad Aprilia.
      su www. valore militare.blogspot.com con post in data  7.06.2020
Luca Bordini, La Libera Repubblica dell'Ossola
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.06.2020
Giovanni Cecini, Senza miti e senza eroi: la Grande Guerra in celluloide
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.06.2020
Salvatore SannaLa Crisi armistiziale a La Maddalena 8-15 settembre 1943
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.06.2020
Redazionale, Una data che è sempre bene ricordare
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 18.06.2020
Redazionale, Le Crocerossine decorate al Valor Militare fino alla Prima Guerra Mondiale I
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.06.2020
Redazionale, Sulle pendici del Montello
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 27.06.2020

ARCHIVIO

Carlo Maria MagnaniUn eroe della prigionia di guerra: Giuseppe Ioli
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 1.06.2020
Redazionale, 2 Giugno
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 2.06.2020
Alessandro Andò, La Legione Straniera in Italia. Radicofani 16-20 giugno 1944
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 8.06.2020
Redazionale, Alpini nel 1939.
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.06.2020
Redazionale, Il Labaro del Nastro Azzurro di Lecco omaggiato dal Comandante delle Truppe Alpine
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 19.06.2020
Elisa Bonacini, Alba del 23 ottobre 1915. in attesa dell'attacco di Dosso Casina
                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 20.06.2020

MUSEI, ARCHIVI,BIBLIOTECHE
 IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA' D'OGGI

Redazionale, Padre Gianfranco Maria Chiti (1921-2004)
su www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.06.2020
Redazionale, Cambio del Direttore al Museo dell'Ebraismo di Ferrara
su www. valore militare.blogspot.com con post in data 21.06.2020
Redazionale, La Struttura del Sito del Nastro Azzurro
su www. valore militare.blogspot.com con post in data 23.06.2020


UNA FINESTRA SUL MONDO

Redazionale, La via della droga
su www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.06.2020


 GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE

Redazionale, La Cina ed il Covi19
su www. valore militare.blogspot.com con post in data 26.05.2020


 CESVAM NOTIZIE
CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Redazionale, Periodico "Il Nastro Azzurro" N. 2-3 Marzo Aprile. Maggio-Giugno
su www. valore militare.blogspot.com con post in data 3.06.2020
RedazionaleCircolare 3 del 2020 della Presidenza Nazionale
                               su www. valore militare.blogspot.com con post in data 6.06.2020
Redazionale, Medaglia d'Onore per gli Internanti Militari in Germania
                               su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.06.2020
RedazionaleL'Ordine del Nastro Azzurro. Alcune doverose precisazioni tra sorpresa e stupore
                               su www. valore militare.blogspot.com con post in data 25.06.2020
RedazionaleConvegno: La Grande Guerra oltre il centenario 1914 -1918
                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 26.06.2020

SEGNALAZIONI LIBRARIE

RedazionaleLa Battaglia delle MIdway 4-7 giugno 1942
                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.06.2020
RedazionaleStoria Militare. La rivista
                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 14.06.2020
RedazionaleL'Offensiva tedesca nelle Ardenne. Dicembre 1944-gennaio 1945
                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 17.06.2020


 AUTORI

Pecce Alessio, ricercatore
Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro
Coltrinari, Massimo direttore CESVAM
Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa
Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia
Carandente  Chiara, Istituto del Nastro Azzurro
Baldoni, Massimo, pseudonimo
Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato
Federico Levy, collaboratore
Elsa Bonacini, collaboratrice CESVAM
Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM
Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM
Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista
Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM
Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista

Numero chiuso in data 30.06.2020


lunedì 29 giugno 2020

Copertina Giugno 2020





QUADERNI ON LINE






Anno LXXXI, Supplemento on line, VI, 2020, n. 54
 Giugno 2020

www.valoremilitare.blogspot.com
www.cesvam.org







domenica 28 giugno 2020

Editoriale Giugno 2020



IL mese di giugno termina sulla scia dei mesi precedenti segnati dalla emergenza coronavirus. Il dato più significativo è che, grazie all'impegno delle collaboratrici e dei collaboratori si è portata a termine l'opera "Dizionario minimo della Grande Guerra, dodici volumi abbastanza impegnativi che rappresentano un primo step nel'impegno del CESVAM nel ricordare la Grande Guerra.

Sstanno avanzando rapidamente gli altri progetti, mentre si è in attesa di conoscere quali siano stati approvati e quali no per il 2020 la cui risposta è attesa da un giorno all'altro da parte del Ministero.

Il 2 luglio è fissata la sessione stiva di laurea della II edizione del Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796-1960 che ha visto impegnati tutti i componenti associati del CESVAM; con questa sessione di laura si conclude l'attività esterna del CESVAM per il primo semestre del 2020, semestre molto particolare.

Le attività esterne riprenderanno come  da calendario il 1 settembre per dare vita al nuovo anno accademico 2020-2021.

Le attività interne, ovviamente ridotte per la pausa estiva in ogni caso proseguiranno con l'assistenza al sito del Nastro Azzuro ed alla implementazione della piattaforma www.cesvam.org come da programmazione

A tutti un cordiale augurio si vacanze serene e riposanti.
massimo coltrinari

sabato 27 giugno 2020

Sulle pendici del Montello

DIBATTITI
Nota a margine
 dell'ultima battaglia di
 Francesco Baracca






 di Maria Luisa Suprani Querzoli

Durante i giorni della Seconda Battaglia del Piave, una delle più aspre fra quelle che interessarono il fronte italiano nel corso della Grande Guerra, ebbe luogo l’estrema offensiva delle forze austroungariche. Il disegno nemico, articolato in tre azioni disgiunte di cui due avrebbero dovuto confluire in un’ambiziosa[1] operazione a tenaglia, mirava a conseguire lo sfondamento decisivo della fronte:  «“[c]ome risultato di questa operazione, che ci deve portare sino all’Adige, mi riprometto lo sfacelo militare dell’Italia”. Così scriveva, nel marzo del 1918 il generale Arz von Straussenburg, capo di stato maggiore dell’esercito, al maresciallo von Hindenburg, capo si stato maggiore dell’esercito germanico»[2].

Gli Austriaci trascurarono di valutare l’entità della ripresa morale del Regio Esercito e nulla sospettarono circa la piena attendibilità delle informazioni di cui il nemico era entrato in possesso. Rimasero quindi sorpresi dall’ assetto maturato dagli Italiani, capace di rivelare la rapidità con la quale avevano appreso la dura lezione della XII Battaglia dell’Isonzo, giungendo ad adottare sia un assetto  difensivo condotto con sorprendente tempestività, sia una dislocazione delle forze improntata all’aumento progressivo in profondità[3]: «[d]a dietro verso l’avanti»[4], nella sintesi essenziale del Generale Diaz. La risposta italiana riuscì pertanto a recidere sul nascere l’impianto offensivistico nemico: «[l]a reazione prontissima delle nostre artiglierie […] ebbe un successo immediato. In qualche punto il nostro tiro prevenne l’azione avversaria, disorganizzandola fin dall’inizio. Il nemico aveva perduto il primo importante coefficiente del successo: la sorpresa; anzi, dove il nostro fuoco era riuscito a colpire i centri vitali del nemico, si può dire che la sorpresa avvenne a suo svantaggio»[5].
Il Montello, contrariamente alle previsioni[6],  divenne parte decisiva  del teatro di battaglia dell’operazione Albrecht, intesa a guadagnare la piana di Treviso: «la sera del 14 giugno il fronte era tranquillissimo; il nemico non dava segni di vita. […] Mai come in quella notte su questo settore vi fu calma assoluta. […] In tale situazione apparentemente normale alle ore 3 si scatenò l’inferno»[7]. Fin dal giorno 15 giugno, sulle pendici del Montello la situazione italiana si mostrò critica per la massiccia avanzata nemica (guidata dal Generale Goiginger, incurante delle condizioni idriche non favorevoli del Piave[8]), capace di abbattersi anche sulle ultime linee[9] e di palesare così gli elementi di fragilità insiti nella sistemazione difensiva di cui era responsabile il Comando dell’VIII Armata[10].  La severità della situazione si protrasse nei giorni seguenti nonostante il sopraggiungere di divisioni di rinforzo[11], «tanto che il generale Giardino vedeva molto minacciata alle spalle la sua [IV] Armata [del Grappa]»[12]. 
Le condizioni del Piave[13] e i ponti sotto il tiro congiunto di Artiglieria e Aviazione resero al nemico assai arduo il passaggio del fiume. Le truppe già approdate alla riva italiana, d’altro canto, si trovarono nelle condizioni peggiori per pregressa carenza di viveri, di munizioni e per lo spazio angusto costantemente minacciato dal fuoco e dall’opera deterrente dei velivoli[14]. Sul Montello, nonostante le asprezze incontrate[15] e l’impegno strenuo delle forze italiane che si opponeva ad essa, la resistenza nemica continuava a dimostrarsi tenace, contendendo il terreno palmo a palmo[16]. Il 19 giugno il Comando Supremo inviò sul luogo tre nuove divisioni[17] e nella notte entrarono in linea altre riserve (che trassero beneficio dall’alleggerimento delle  prime linee)  per  sostenere i difensori a Nervesa.
Al termine del pomeriggio dello stesso 19 giugno, in un clima di estrema tensione dettato dall’incertezza a lungo protrattasi circa gli esiti del combattimento, si era alzato in volo per la quarta volta  nell’arco della giornata il Comandante della valorosissima 91ª Squadriglia, Maggiore Francesco Baracca, impegnato nell’operazione Rettile di mitragliamento delle truppe nemiche a bassissima quota[18]. L’operazione, peraltro  di rischio molto elevato per i piloti (pressoché totalmente esposti al fuoco nemico, vicinissimo), aveva dimostrato la propria efficacia incidendo pesantemente sul morale degli Austriaci e, dall’altro lato, infondendo rinnovata  fiducia nei Fanti italiani. Il Maggiore Baracca non fece rientro al campo di Quinto di Treviso: la notizia, grave e inaspettata, provò molto l’intero Paese in un periodo già di per sé duro.
A partire dalla notte fra il 21 e il 22 giugno, il Montello assistette al contenimento e alla successiva rarefazione delle forze nemiche. L’Esercito imperiale, stremato oltre i limiti della sussistenza, si vide costretto alla ritirata definitiva  alle prime luci dell’alba del 23 giugno:

Bollettino del 23 giugno, sera

DAL MONTELLO AL MARE IL NEMICO, SCONFITTO E INCALZATO DALLE NOSTRE VALOROSE TRUPPE, RIPASSA IN DISORDINE IL PIAVE. 
Firmato: Diaz.[19]

Le ricerche volte a ritrovare l’Asso italiano erano intanto proseguite dalla sera stessa del mancato ritorno senza interruzione, ad onta delle condizioni estremamente rischiose. In data 24 giugno il corpo del Maggiore Baracca e i resti dello SPAD vennero rinvenuti sulle pendici del Montello, in località Busa delle rane, dal Tenente Ambrogio Gobbi, Vicecomandante  dell’188ª batteria del III Reggimento Artiglieria da Montagna[20]. Il cordoglio che ne seguì fu grande: si riconobbe nel valore alto delle sue gesta, essenziale nei momenti più ingrati del conflitto, l’impulso che permise di mantenere costante e viva la fede nella vittoria.
L’obbiettivo strategico austroungarico era mancato: «[l]a sera del 24 le nostre truppe rioccupavano le loro vecchie gloriose trincee lungo il Piave»[21] che allo sguardo degli Aviatori  appariva ora  libero da ponti e passerelle, costruiti febbrilmente e invano dalle forze nemiche nei precedenti giorni convulsi[22].


Maria Luisa Suprani Querzoli


[1] L’estensione della fronte  raggiungeva i 120 chilometri lungo i quali vennero diluite le forze, prive di un unico obiettivo di sfondamento. Le due azioni principali (Radetzky e Albrecht, precedute dall’operazione Lawine) che sarebbero dovute confluire in un’operazione sinergica a tenaglia apparivano sostanzialmente disgiunte, riflettenti le divergenze di vedute fra i due Comandanti che le avrebbero condotte.
[2] La battaglia del Piave o del Solstizio (15 – 23 giugno 1918) in www.lagrandeguerra.net.
[3] Cfr. F. Vignola, Grande Guerra: 15 giugno 1918, quando l’Artiglieria disse no al nemico. Storia della Battaglia del Solstizio (www.reportdifesa.it).
[4] Ibidem.
[5] L. Capello, Note di guerra, vol. II, Milano: Fratelli Treves, 1920,  p. 276.
[6] Cfr. P. Pieri, L’Italia nella Prima Guerra Mondiale, Torino: Einaudi, 1968, p. 190. Il Montello era stato interpretato dagli Italiani come un ostacolo deterrente per il nemico che tendeva alla conquista di Treviso (cfr. La Battaglia del Solstizio – Il Montello in www.guerra-allorizzonte.it).
[7] Dal Diario di Oreste Battistella (ibidem).
[8] Il 13 giugno il Piave era in crescenza rapida. Nei giorni seguenti decrebbe e divenne stazionario il 16 per poi ricrescere alla sera del giorno 17. Proseguì la crescenza il 18 e tornò a decrescere, seppur lievissimamente nei giorni 19 e 20 (cfr. Commemorazione del VI Annuale della Battaglia del Montello, pubblicazione storica a cura di O. Battistella, Treviso: Soc. An. Longo & Zoppelli, ristampa nel 75° Anniversario, Amministrazione Comunale di Nervesa della Battaglia, p. 33).
[9] Cfr. 15 giugno 1918  (www.battagliadelsolstizio.it).
[10] Cfr. Commemorazione del VI Annuale della Battaglia del Montello, cit., p. 11. In data 24 giugno, subentrò al Comando dell’VIII Armata, per decisione del Generale Diaz, il Generale Caviglia che  non esitò a riconoscere lealmente i meriti della vittoria conclusiva al suo predecessore, Generale Pennella (cfr. Considerazioni finali sulla battaglia del Montello in www.battagliadelsolstizio.it).
[11] Cfr. La Battaglia del Solstizio – Il Montello (www.guerra-allorizzonte.it), citato.
[12] P. Pieri, L’Italia nella Prima Guerra Mondiale, cit., p. 190.
[13] Il 18 giugno, dopo giorni di pioggia, il livello del fiume aumentò (cfr. La fase di stallo della battaglia  in www.battagliadelsolstizio.it). Cfr. anche nota 9.
[14] Cfr. P. Pieri, L’Italia nella Prima Guerra Mondiale, cit., p. 191.
[15] La piena del fiume era in costante aumento (cfr. ibidem).
[16] Cfr. ibidem.
[17] Cfr. ibidem.
[18] Cfr. S. Gambarotto, S. Callegari, G. Piccolo, Francesco Baracca. Indagine sulla morte di un eroe italiano, Treviso: Editrice Storica, 2013, p. 20.
[19] Il Bollettino è riportato in Commemorazione del VI Annuale della Battaglia del Montello, cit., p.  39.
[20] Cfr. ivi, p. 61.
[21] L. Capello, Note di guerra, cit.,  p. 278.
[22] Cfr. I ponti sul Piave (www.battagliadelsolstizio.it).

venerdì 26 giugno 2020

Convegno: La Grande Guerra oltre il centenario 1914 -1918

NOTIZIE CESVAM
I




LA GRANDE GUERRA OLTRE IL CENTENARIO 1914-1918
MEMORIA STORICA E DIVULGAZIONE: DOCUMENTI, LUOGHI E MUSEI TRA RISCOPERTA E VALORIZZAZIONE IN SARDEGNA, ITALIA ED EUROPA ATTRAVERSO LE RETI E I PERCORSI TEMATICI
Venerdì, 26.06.2020 (h. 17:00)

notizie e riferimenti su
www.cesvam.org/eventi 

giovedì 25 giugno 2020

L'Ordine del Nastro Azzurro. Alcune doverose precisazioni tra sorpresa e stupore

NOTIZIE CESVAM

Consultando la rete

Su un sito di cui non vogliamo indicare i riferimenti abbiamo scoperto che esiste
un 
Ordine del Nastro Azzurro
Di tale Ordine il Sito non da nessuna notizia in merito alla istituzione se fatta con legge o altro e non vengono date notizie se prevede  una classe oppure se vi sono varie classi
 A quanto pare sembra in vigore ancora oggi, amche se ciò è dubbio.

La indicazione portata sembra però di pura fantasia, quasi uno scherzo goliardico per le sue contraddizioni.

Questo Ordine era conferito ai membri ( non vi sono membri da sempre, ma soci) dell'Istituto del Nastro Azzurro in epoca fascista (ovvero dal 1923 - al 1943). A questo ordine vi poteva accedere ( quindi ci si riferisce a questa epoca essendo l'Istituto ancora in essere) coloro i quali compivano atti di valore a favore della Repubblica, generalmente membri dell'Esercito o figure di spicco della politica

Nella documentazione del Centro Studi sul Valore Militare tutto quanto sopra descritto in rosso sopra non risulta da nessuno documento. Esiste tutta un altra documentazione al riguardo 

Sicuramente un abbaglio o una superficialità da parte di di gestisce questo sito 
 che non hanno controllato con la dovuta perizia i dati avuti. 

Peraltro il prezzo con si offre la croce è onesto (11,15 euro)

La Storia del Nastro Azzuro, di contro, è corretta.

Tanto si riporta solo per comunicazione ed informazione

Il sito consultato riporta i seguetui dati


Ordine del Nastro Azzurro

 med63
L'Ordine del Nastro Azzurro veniva conferito ai membri facenti parte dell'Istituto del Nastro Azzurro in epoca Fascista. Vi potevano accedere coloro i quali compivano particolari atti di valore a favore della Repubblica, generalmente membri dell'esercito o figure di spicco politico.
ATTENZIONE: Le medaglie sono vendute senza il nastro. Il nastro e gli accessori sono venduti separatamente. Li puoi trovare sotto alla descrizione del prodotto, dove è scritto "Accessori".
11,50 €
 tasse incl.  ( Prezzo della Medaglia Senza alcun nastrino)




11,50 €
 tasse incl.


Il sito riporta anche la Storia dell'Istituto che è sostanzialmente corretta:

Storia del Nastro Azzurro

L'Istituto del Nastro Azzurro fu costituito in Roma il 24 febbraio 1923 prima come Legione Azzurra, poi come Associazione del Nastro Azzurro, per volontà della Medaglia d'Oro Ettore Viola e del pittore Maurizio Barricelli che vollero assumere come data costitutiva il 26 marzo, a memoria dell'istituzione da parte di Carlo Alberto di Savoia Carignano delle Medaglie al Valor Militare. In realtà, per l'Istituto la data di riferimento è il 21 aprile, quando il Capo del Governo Benito Mussolini consegnò al Comitato Centrale dell'Istituto, nell'Aula Senatoria del Campidoglio, l'Orifiamma Nazionale.

L'attività e l'ordinamento dell'Istituto furono regolati da uno Statuto provvisorio, sostituito in via definitiva da quello approvato con Regio Decreto n. 1308 del 31 maggio 1928 quando l'Istituto fu eretto ad Ente Morale. Con Regie Patenti del 29 marzo 1928, in applicazione al Regio Decreto del 17 novembre 1927, fu riconosciuto all'Istituto ed ai suoi soci il diritto di far uso di un emblema araldico. Lo statuto provvisorio fu sostituito, poi, con quello approvato con Regio Decreto n. 308 del 31 maggio 1928. Con le successive Regie Patenti concesse da Vittorio Emanuele III di Savoia il 16 gennaio 1936, in applicazione al Regio Decreto del 19 dicembre 1935, il diritto fu esteso anche ai membri dell'Istituto decorati di Croce di Guerra al Valor Militare, riconoscendoli quale Corpo Nobiliare del Valore. Con ulteriore Regio Decreto n. 946 del 27 aprile 1936 fu esteso il diritto all'iscrizione anche al personale militare transitato in S.P.E. per meriti di guerra. Infine, con Regio Decreto n. 1898 del 10 settembre 1936 (G.U.R.d'I. n° 357 del 06.11.1936), lo Statuto Sociale fu modificato ed integrato da nuove norme.
Nei tumultuosi eventi politici e militari che seguirono l'8 settembre 1943, l'Istituto non fu sciolto e la sua attività non subì interruzione. Riorganizzato per adeguare le proprie norme statutarie alla nuova forma istituzionale, rimasero ferme la sua finalità di ordine morale e la sua totale apoliticità. Lo statuto dell'Istituto in vigore oggi è quello approvato con Decreto del Presidente della Repubblica nº 158 del 10 gennaio 1966, e con successive modifiche deliberate nei vari Congressi Nazionali e sanzionate dalla Prefettura di Roma.