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venerdì 8 agosto 2025

Marco Cetoloni Note a margine. Federazione di Siena

NOTIZIE CESVAM 

Collaborazione con le Federazioni

RELAZIONE STORICA SULLA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Realizzata in occasione dell’inaugurazione del monumento eretto in ricordo dei Senesi Decorati al Valor Militare.


Le origini della Sezione di Siena dell’Istituto del Nastro Azzurro (la denominazione “Federazione Provinciale” entra in uso in tempi successivi, negli anni 1962/1963) risalgono a 102 anni fa; era il 9 settembre del 1923, quando un primo gruppo di senesi Decorati al Valor Militare reduci della Prima Guerra Mondiale, decide di riunirsi in associazione per tramandare la loro recente memoria e i loro valori.

Erano trascorsi pochi anni dalla conclusione della Grande Guerra, una guerra violenta e spietata nella quale si contarono centinaia di migliaia di Caduti.

Alla sua conclusione erano ancora migliaia i corpi dei soldati dispersi e altrettanti di quelli seppelliti in piccoli cimiteri improvvisati allestiti a ridosso delle trincee.

Per onorare il sacrificio e la memoria di quanti sacrificarono la propria vita per la Patria,

sorsero migliaia di lapidi, monumenti e di parchi della rimembranza, nati per rendere immortale la memoria di chi, in nome della Patria, dette il “bene" più prezioso: LA VITA.

Di questi giardini anche Siena ne ebbe uno; sorto in un’area di nuova urbanizzazione prospiciente la Fortezza Medicea venne inaugurato solennemente il 22 aprile 1923 e concepito come uno “spazio sacro e di devozione”. Ogni albero piantumato ricordava un Caduto senese e doveva onorarne la memoria.

( In questa area dove centralmente è collocata una grande fontana circolare in stile liberty, il 24 maggio 2025 è stato inaugurato il Monumento che vuole rendere omaggio a coloro che nel corso del tempo sono stati insigniti delle Decorazioni al Valore.)

La trincea, diventa il luogo simbolo della guerra dove si rimane per intere settimane tra una battaglia e l’altra, esposti costantemente alla morte e alla vista costante di morti, feriti e mutilati .

Le lunghe ed estenuanti attese prima degli assalti, i combattimenti corpo a corpo all’arma bianca, il tambureggiante cannoneggiare delle artiglierie destabilizzano fortemente i soldati che si trovano a dover sopportare la convivenza con topi e pidocchi, patire il tormento della pioggia, del fango e del freddo, della fame e delle malattie, ma nonostante queste condizioni così drammatiche ci fu chi, seppe distinguersi per azioni di grande Valore.

Eroiche resistenze in difesa di attacchi nemici, atti di altruismo nei confronti di un compagno ferito (ne è stato un esempio la nostra Medaglia d’Oro al V.M. Angelo Vanni), aprire varchi nei reticolati, offrirsi volontari per lanciarsi all’assalto di avamposti nemici (come la nostra Medaglia d’Oro al V.M. Soccorso Saloni), portare informazioni esponendosi al fuoco nemico, recuperare la propria Bandiera di Guerra in mano nemica al costo della propria vita (come Arturo Pannilunghi prima Medaglia d’Oro senese al V.M.), queste, furono alcune delle premesse che portarono al conferimento di Medaglie al Valore.


Il sentimento di fraternità nato fra i soldati al fronte continuò anche dopo la guerra, fu infatti sullo sfondo del Caffè Aragno in via del Corso, uno dei più noti ritrovi artistici di Roma che nacque l’idea di dare vita ad una associazione dove fosse custodito e rappresentato la testimonianza dell’EROISMO decretato dalle Decorazioni al Valor Militare.

Il 26 Marzo 1923 fu costituito a Roma l’Istituto del Nastro Azzurro.

Gli ispiratori, ma possiamo definirli i “Padri” di questo importante sodalizio, come sappiamo, furono Ettore Viola, Medaglia d’Oro al Valor Militare (ufficiale dei Reparti d’Assalto) ed il pittore, giornalista, Maurizio Barricelli, decorato di Medaglia d’Argento e di Croce di Guerra al Valor Militare, mutilato, (volontario Alpino, che si arruolò sebbene avesse superato largamente i limiti previsti per il reclutamento).

La data scelta non fu casuale, il 26 marzo 1833; 90 anni prima, Carlo Alberto di Savoia istituiva la Medaglia d’Oro e la Medaglia d’Argento al Valor Militare.


Il territorio della Provincia di Siena fu ricco di combattenti che si distinsero per il proprio valore ed anche il suo capoluogo volle avere la sua Sezione.

Il cappellano militare degli alpini padre Sbaragli, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare e il mutilato colonnello Nanni, pluridecorato al Valore, ne furono gli artefici e i veri animatori.

Il mese di luglio 1923 segna l’inizio vero e proprio dell’attività di proselitismo. I quotidiani cittadini comunicano che è in via di costituzione la Sezione del Nastro Azzurro e si invitano i combattenti decorati al Valor Militare a farne parte.

L’incisiva campagna di adesione al sodalizio continua anche nel mese successivo, molti rispondono entusiasticamente, ma alcune domande devono essere rigettate per la mancanza dei requisiti necessari. Si informa pertanto che presso l’Ufficio Assistenza per i Combattenti (sito in via Trento 13, proprio nel quartiere dove era sorto da poco il Parco della Rimembranza e dove oggi è collocato il monumento) è possibile prendere visione dello Statuto e del Regolamento che ne norma l’ammissione e le modalità d’iscrizione dei soci... “possono presentare domanda tutti quelli che per atti di valore compiuti dinanzi al nemico, abbiano ricevuta una delle seguenti decorazioni tanto per aver partecipato a tutte le campagne per l’Indipendenza (1848-1918) quanto a quelle coloniali (Eritrea e Libia) ;

Medaglia d’Oro, d’Argento, di Bronzo al Valor Militare, Decorazioni dell’Ordine Militare di Savoia, Avanzamento per Merito di Guerra con diritto allo speciale distintivo”.

Non viene menzionata la Croce di Guerra al Valor Militare (istituita con R.D. 7 gennaio 1922, n.195), requisito non ancora sufficiente per l’ammissione all’Istituto.

Già dai primi articoli dello Statuto, sia nell’art.2 “si costituisce il corpo nobiliare del valore...”, che nel successivo art.3, dove si afferma chiaramente “l’apoliticità del sodalizio” si evince che era preciso intento dei Fondatori mantenersi al di sopra delle parti (anche politica) a favore dell’Eroismo quale modello di virtù, equiparandolo a segno di nobiltà.

Il 9 settembre del 1923 come si legge dal quotidiano senese “l’Intervenuto” si costituisce la locale Sezione dell’Istituto del Nastro Azzurro.

Il primo gruppo di Decorati senesi si ritrovarono presso l’Associazione Nazionale Combattenti in via del Re al civico 7 (oggi via Cecco Angiolieri) e alla presenza delle più alte cariche associative combattentistiche cittadine, si organizza un “Comitato Provvisorio” con il compito di riunirsi in Assemblea per procedere alle elezioni .

Delle 49 Sezioni nate sul territorio nazionale nel primo anno di fondazione dell’Istituto, Siena fu la trentesima costituita, la quattordicesima nel centro Italia e la quarta in Toscana.

Nella mattina del 14 ottobre, sempre presso l’Associazione Nazionale Combattenti, è indetta l’Assemblea Generale, dove si discutono importanti argomenti per le elezioni delle cariche associative.

Il 30 dicembre, (come riporta il giornale “La Scure”) avvennero le elezioni del primo Consiglio Direttivo.

Risultarono eletti: PRESIDENTE: il colonnello Cav. Uff. Nanni Francesco, VICE_PRESIDENTE: il Maggiore Cav. Sorrentino Amedeo, CONSIGLIERI: il Tenente cappellano padre Sbaragli Luigi , il Tenente Lurini Ugo, il Capitano Stanghellini Gino e il Sergente Bartalucci Agostino, SEGRETARIO: il Cap. cav. Pacini Alfredo, FIDUCIARIO al Consiglio Direttivo: il Mar. Magg. Ponticelli Adolfo.

Fra tutte le figure di eroi senesi che composero il primo esecutivo della Sezione, voglio ricordare quella del Tenente cappellano padre Luigi Sbaragli, un Uomo di grande cultura, saggezza e umanità, che dedicherà l’intera sua vita all’educazione dei sordomuti all’Istituto Pendola di Siena.

Il cappellano Sbaragli, sentito forte l’amore anche per la PATRIA parte volontario a 28 anni; non imbraccerà il fucile, ma solo la sua incrollabile fede.

Tenete del 6° Reggimento Alpini al seguito del Battaglione “SETTE COMUNI” segue passo dopo passo i suoi valorosi Alpini in prima linea sul Monte Ortigara, per portare conforto e tenere alto il morale dei soldati, condividendo con loro i pericoli e le difficili condizioni di vita.

Questa Montagna più volte perduta e riconquistata dall’eroismo di tanti soldati, diventa il simbolo dell’estremo sacrificio compiuto per la Patria da tanti giovani italiani ed è qui, che il cappellano Sbaragli si distinse per la sue doti di grande umanità e di grande eroismo.

Infatti, nei 10 giorni di combattimenti si porta sempre in prima linea uscendo dalle trincee fin dalle prime ondate d’assalto e non si risparmia per confortare e assistere i feriti.

In una di queste azioni, gravemente ferito ad una spalla da una scheggia di granata, rinuncia alle cure mediche e si prodiga per tre giorni consecutivi senza riposo, nella sua opera generosa, recandosi anche in zone scoperte ed intensamente battute dal fuoco nemico. Queste continue prove di coraggio gli varranno la Medaglia d’Argento al Valor Militare. (Monte Ortigara 10-12 giugno 1917)”.


Gli organi direttivi entrano in carica il 5 gennaio del 1924 i quali, come riportano alcuni giornali locali, inviano a tutti gli associati un messaggio di gratitudine:.. “il ringraziamento più vivo per l’alto onore affidatoci di rappresentare la Sezione Senese degli Azzurri”.

A breve distanza di tempo, il 4 maggio dello stesso anno, si svolge in Piazza del Campo (sempre dal quotidiano “La Scure”) una Solenne Cerimonia alla presenza delle più alte cariche istituzionali cittadine e nazionali per la consegna dell’orifiamma. (L’insegna associativa)

Si legge che: ... “Presenzieranno alla cerimonia l’On. M.O.V.M. Ponzio di San Sebastiano, la M.O.V.M. S.E. Ciano, l On. M.O.V.M. Ettore Viola, il Grande Mutilato Carlo Del Croix, S.E. Marchi, S.E. Dario Lupi (Sottosegretario alla Pubblica Istruzione che promosse l’iniziativa per la realizzazione dei parchi e dei viali della rimembranza), l’On. Sarrocchi, l’On.Donegani, l’On.Aldi Mai e l’On. Baiocchi.”

Lo stendardo, donato dall’Associazione Nazionale Combattenti fu benedetto dal cappellano militare padre Luigi Sbaragli alla presenza di Anna Maria Pannilunghi, madrina spirituale dell’evento e madre dell’Eroe Arturo Pannilunghi.

Nel 1930 nei giorni 28, 29, 30 e 31 ottobre si svolge nella Città il IV° Congresso Generale (oggi Nazionale) dell’Istituto dopo quelli di Roma, Sassari e Torino.

Il “Comitato Organizzatore” composto dal Prefetto, dai membri della Sezione e da tante figure vicine al Nastro Azzurro pianifica il prestigioso e complesso evento in modo magistrale.

Giunsero a Siena con ogni mezzo centinaia di Congressisti, tutti eroi di guerra, in rappresentanza di 108 Sezioni provenienti dalle provincie di tutta Italia e anche dall’estero. Si legge:.. “Centinaia di manifesti tappezzano le vie, miglia di striscioni volanti riportano nomi e frasi che sintetizzano tutta la storia dell’eroismo italiano”.

L’evento ebbe una tale risonanza nazionale, che centinaia di altrettanti Decorati al Valor Militare giunsero accolti trionfalmente nella Città. Il programma risulterà fittissimo di appuntamenti per tutti i quattro giorni, dal mattino alla sera.

Nella prestigiosa Sala del Mappamondo, all’interno di Palazzo Pubblico ubicato in Piazza del Campo, si svolge la Cerimonia inaugurale, il Congresso e tutte le attività di incontri istituzionali.

Alle trifore del Palazzo, per l’eccezionalità dell’evento sono posizionate le bandiere delle 17 Contrade di Siena e Piazza del Campo è il luogo da dove partirà un lunghissimo corteo per le vie cittadine nell’itinerario e nelle modalità programmate.

Merita di essere ricordato con alcuni passaggi, essendo molto circostanziato, l’omaggio fatto dalle Contrade di Siena, che sono l’elemento legante essenziale della vita cittadina, in onore ai Decorati.

Prima che il corteo sfilasse per le vie cittadine, dal Cortile del Podestà (di fianco alla Torre del Mangia), sono uscite le 17 Contrade composte da Alfieri e Tamburini preceduti dal Labaro del Magistrato delle Contrade e scortati lateralmente dai valletti.

Seguiti dai trombetti di Palazzo con le loro chiarine hanno eseguito i rituali squilli e la lieta marcia del Palio. Il gruppo multicolore chiuso da alcuni alabardieri è sfilato davanti agli Azzurri effettuando fra l’entusiasmo degli ospiti e dei senesi la caratteristica sbandierata.”

Il corteo prevede la deposizione di alcune corone di alloro all’Asilo Monumento, l’edificio destinato all’infanzia e nato per ricordare i Caduti senesi nella Grande Guerra.

In questa circostanza l’Istituto del Nastro Azzurro collocherà in onore dei Caduti una corona in ferro battuto riportante inciso: “Gli Azzurri d’Italia nel IV° Congresso Generale – Ai Caduti per la Patria – Siena 28-31 ottobre 1930 IX “ ancora oggi presente e visibile nel Salone d’ingresso d’Onore denominata “Sala dei Ricordi”.

I ricevimenti e le serate di gala con concerti e incontri vari, proseguono per tutte le giornate in Rocca Salimbeni sede della Banca Monte dei Paschi, all’Accademia dei Rozzi, alla Palestra ginnastica “Mens Sana”, al Teatro della Lizza, a Palazzo Chigi Saracini e nelle sedi delle varie associazioni, con l’intervento di tutte le componenti civili, militari e religiose, cittadine e nazionali.

Nella Provincia, nutrite delegazioni sono ricevute e accolte grandiosamente dalla popolazione a Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Chianciano Terme, Pienza e Montepulciano. Per l’occasione furono inaugurate opere pubbliche, musei e lapidi.

In una nota pubblicazione realizzata postuma al Congresso sono riportati minuziosamente ogni singolo dettaglio, incluse le relazioni finanziarie e la rendicontazione contabile dell’organizzazione dove anche è riportato:... “la sua perfetta organizzazione riuscì a fare emergere la Sezione Senese a tal punto da essere classificata tra le migliori d’Italia”.

Per l’occasione fu coniato uno speciale distintivo e una bellissima guida che furono consegnati ad ogni Decorato partecipante.

La Sezione continua la sua energica attività associativa con iniziative e manifestazioni di alto livello patriottico, con gli annuali pellegrinaggi a Redipuglia e nei campi di battaglia, con la pregevole pubblicazione dell’Albo d’Oro dei Caduti Decorati al V.M. della Provincia, con l’apposizione di targhe in ricordo di Decorati senesi, (merita di essere ricordata una speciale targa marmorea collocata nella casa natale della M.O.V.M. Angelo Vannini a Casole d’Elsa e inaugurata dal pluridecorato al Valor Militare trasvolatore atlantico Gen. Francesco De Pinedo artefice di tante imprese aeree) e con tante altre attività degne di nota che non è possibile elencare.

L’azione della Sezione è rivolta anche all’assistenza dei Soci più bisognosi e alla difesa dei loro interessi morali e materiali; infatti vengono costituiti dei Fondi e distribuiti aiuti finanziari a famiglie di Decorati a basso reddito e in gravi difficoltà.

Anche negli anni della Seconda Guerra Mondiale l’attività della Sezione non si interrompe e dai registri contabili si deduce che malgrado gli eventi politico-militari successivi all’8 settembre 1943, la Sezione non fu mai sciolta.


Il Referendum del 2 giugno 1946 impose un adeguamento delle norme statutarie dell’Istituto e negli anni successivi si lavorò a livello nazionale affinché queste fossero aggiornate. Negli anni ’50, ‘60’ e fino al 1970, si continua con una vivace attività associativa con la partecipazione a tutte le ricorrenze patriottiche, con l’intitolazione di aule scolastiche a Caduti Decorati al V.M. a Siena e in tutta la Provincia, alla consegna di Bandiere Nazionali, e al sostegno degli associati più fragili.

Per questa fase è doveroso ricordare la figura del Generale Alberto Carboni, che esercitò le funzioni di Presidente per un ventennio, dando impulso e prestigio alla Sezione e quella del Tenente Dante Bellucci; il suo continuo attaccamento all’Istituto e la sua valida attività, lo portarono a ricoprire ininterrottamente la carica di Segretario dal 1926 al 1959 anno della sua morte.

Gli anni ’80, ’90 e fino ai primi anni del 2000, si continua con una discreta attività; il Presidente 1° Cap. Bruno Lecchini con costanza e coerenza guida la Sezione per 25 anni.

In questo ciclo storico (nel 1982) merita di essere ricordata la domanda inoltrata alla Sezione ad ottenere l’iscrizione a “Socio d’Onore” all’Istituto, del 5° Battaglione Paracadutisti “El Alamein”, prestigioso Reparto delle nostre FF.AA. la cui Bandiera di Guerra è decorata di M.O.V.M. e che da poco si era insediato a Siena.

Gli anni successivi, quello che per intendersi ci portano ai nostri giorni, sono stati anni in cui la Federazione ha incrementato il numero dei Soci, sebbene ci lasciassero anno dopo anno tanti Decorati, colonne portanti della Sezione.

Il Sodalizio ha proseguito nelle attività patriottiche, di commemorazione e di ricordo, di collaborazione per l’organizzazione di mostre con le altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nell’organizzazione di alcune cerimonie e con la pubblicazione di un calendario/memorandum sul Istituto del Nastro Azzurro in ricordo dei Decorati al Valor Militare viventi e di quelli rappresentati dai loro congiunti.

Merita anche di essere menzionata la partecipazione alla Missione “Progetto El Alamein”, durante la quale sono stati ricordati i Soci ancora viventi e quelli non più in vita o Caduti in quella Terra. In cerimonie successive sono state consegnate ai Decorati ancora in vita e ai Congiunti di coloro che non fecero più ritorno, un’urna contenente la sabbia raccolta sulle zone dove si era svolto il fatto d’arme.

Infine, ma non per importanza, ci rende particolarmente orgogliosi l’aver continuato ed accresciuto, tutte le attività di solidarietà a favore degli Iscritti più bisognosi e anziani, al disbrigo di pratiche burocratiche in riferimento agli ssegni di medaglia e all’assistenza per lo svolgimento delle reversibilità delle pensioni di guerra presso gli uffici di riferimento.

Nel 2018, a seguito di una riorganizzazione della Federazione si è deciso di procedere all’accorpamento della stessa con la Federazione Provincia di Arezzo, divenendo da quel momento: Federazione Provinciale di Arezzo-Siena.


L’elenco dei Presidenti :

1923-1924 Col. Francesco Nanni

1924-1930 Gen. Costantino Leo

1930-1942 Cav.Uff. Romolo Semplici

1942-1943 Dott. Mario Florio

1944-1945 Avv. Luigi Giani

1945-1955

1955-1972 Gen. Alberto Carboni

1972-1997 Prof. Bruno Lecchini

1998-2000 Cav. Italo Bracciali

2001-2006 Cav. Mario Panfili

2007-2017 Par. Marco Cetoloni

2018-2025 Cav.Uff. Stefano Mangiavacchi


Vorrei chiudere questo lavoro con una frase pronunciata nel 1961 da John Fitzgerald Kennedy e che qualcuno sostiene, fosse anche il motto di Giovanni Falcone.

Non chiedete cosa può fare il Paese per Voi; chiedetevi invece cosa potete fare voi per il Paese”.

Questo parole, sono il riassunto del mondo dei Valori a cui hanno sempre fatto riferimento tutti i Decorati, in ogni epoca, di ogni grado e di ogni Reparto ed è la sintesi di quell’elevato patrimonio Morale e Spirituale che ci hanno lasciato da custodire i nostri Predecessori.


Marco Cetoloni

Vice Presidente della Federazione di Arezzo - Siena

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