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giovedì 31 dicembre 2020

Indici Mese di Dicembre 2020

 

SOMMARIO

ANNO LXXXI, Supplemento on line, XII, n.60

Dicembre 2020

www.valoremilitare.blogspot.com

Massimo Coltrinari, Editoriale, Dicembre 2020

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        29.12.2020

Massimo Coltrinari, Copertina, Dicembre 2020

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data       30.12.2020

 APPROFONDIMENTI


Chiara Mastrantonio, Prigionia nella Prima Guerra Mondiale

      su www. valore militare.blogspot.com con post in data  1.12.2020

Redazionale, 8 DICEMBRE 1943. Rinasce l'Esercito Italiano

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 8.12.2020

Redazionale, Il Mondo Virato. Panoramica documentata di tutti i virus che infettano il pianeta

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.12.2020

Redazionale, 16 Dicembre 1943 II Battaglia di Montelungo

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.12.2020

Redazionale, Il Mondo Virato. Panoramica documentata di tutti i virus che infettano il pianeta

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 16.12.2020

Valentino Trogu, Il confronto nel Pacifico. 1941

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 21.12.2020

 

 

DIBATTITI

 

Alessandro Andò, Battaglia di Cheren 1941. Confronto frra le artiglierie contrapposte

      su www. valore militare.blogspot.com con post in data  4.12.2020

Redazionale, Massimo Coltrinari: a proposito di dignità. Il Galata morente

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.12.2020

 

 

 GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE

 

 Maurizio Vezzosi, Stancountries e prospettive future

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.12.2020

  

UNA FINESTRA SUL MONDO

 

Redazionale, Singapore. Punto di equilibrio tra due oceani

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.12.2020

Redazionale, Sei mesi dopo. La Cina ed il Corona Virus. Il confronto con gli USA

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 17.12.2020

  

ARCHIVIO

 

Redazionale, 2 DICEMBRE 1805. La battaglia di Austerlitz

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 2.12.2020

Redazionale, L'invasione della Sicilia e lo Sbarco a Salerno

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.12.2020

Alessia Biasolo, Teresio Olivelli, Medaglia d'Oro al Valor Militare

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 7.12.2020

Redazionale, Lo sbarco a Salerno 9 settembre 1943

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.12.2020

Alessia Biasolo, Fiamme Verdi. Figure di Partigiani Combattenti 1

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.12.2020

Alessandro Andò, Giorgio Perlasca, filantropo

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 14.12.2020

Redazionale, I soldati italiani sulla testa di ponte di Anzio. Bibliografia I

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 19.19.2020

Redazionale, Progetto 2019/1. Il CIL dalle Mainarde al Metauro 1944.. Bibliografia raccolta I

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 20.12.2020

Redazionale, Maria Luisa Suprani. Il gen Capello e il progetto della controffensiva.

Ottobre 1917. Iconografia

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 23.12.2020

Redazionale, I Soldati Italiani sulla testa di ponte di Anzio Bibliografia II

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 26.12.2020

Alessia Biasiolo, Fiamme Verdi. Figure di Partigiani Combattenti 2

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 27.12.2020

Redazionale, Progetto 2019/1. Il CIL dalle Mainarde al Metauro 1944.. Bibliografia raccolta II

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 28.12.2020

  

 CESVAM NOTIZIE

CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE


Redazionale, CASD. 57 Sessione

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 6.16.2020

RedazionaleCampagna di informazione e divulgazione della Rivista QUADERNI

                               su www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.12.2020

RedazionaleConferenza: Target Italy: I servizi segreti inglesi contro Mussolini.

Le operazioni in Italia 1940-1943.

                               su www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.12.2020

RedazionaleIl Grifo Arciere Dicembre 2020

                               su www. valore militare.blogspot.com con post in data 18.12.2020

 

 

 AUTORI

 

Pecce Alessio, ricercatore

Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro

Coltrinari, Massimo direttore CESVAM

Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa

Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia

Carandente  Chiara, Istituto del Nastro Azzurro

Baldoni, Massimo, pseudonimo

Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato

Federico Levy, collaboratore

Elsa Bonacini, collaboratrice CESVAM

Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM

Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM

Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista

Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM

Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista

Chiara Mastrantonio, collaboratrice CESVAM

 

Numero chiuso in data 31.12.2020

 

mercoledì 30 dicembre 2020

Copertina Dicembre 2020




QUADERNI  ON LINE




 
Anno LXXXI, Supplemento on line, XII, 2020, n. 60
  Dicembre 2020

www.valoremilitare.blogspot.com
www.cesvam.org

martedì 29 dicembre 2020

Editoriale

 Editoriale


L'ultimo editoriale dell'anno normalmente è dedicato ai bilanci. Non vogliamo venire meno a questa tradizione.  Ma per non essere ridondanti riportiamo l'indice della rivista QUADERNI n. 3 del 2019 che è interamente dedicato al Report, già annunciato che si riferisce agli anni 2014-2019. Il Report 2020-2021 è in fase di approntamento e sarà pubblicato ad agosto 2021

Come si evince dall'indice il CESVAM ha raggiunto una sua maturità. L'unico cosa che si può dire è che ogni sforzo deve essere fatto per mantenere il livello raggiunto. Ogni altra iniziativa fuori da questo livello indicato, pur nella doverosa attenzione, deve essere lasciata fuori dalle attività del CESVAM per il 2021, pena l'innesco dell'"apprendista stregone" che potrebbe compromettere quanto realizzato.

SOMMARIO

Anno LXXX, Supplemento XIII, 2019, n. 3,

13° della Rivista “Quaderni”

www.istitutodelnastroazzurro.it

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

www.cesvam.org

 

CESVAM REPORT.  SETTEMBRE 2014 – AGOSTO 2019

 

1.      INTRODUZIONE

La necessità di un Report, che deve diventare annuale

 

2.      STRUTTURA DEL CESVAM

a.       Istituto del Nastro Azzurro Ente Morale

Statuto; Regolamento

b.      Lo Statuto del CESVAM

c.       Il Regolamento del CESVAM

d.      Il Verbale del Consiglio Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro

 

3.      ATTIVITA’ DEL CESVAM

Editoria

a.       La Emeroteca del CESVAM

b.      L’Archivio-Biblioteca del CESVAM

c.       I Progetti di Ricerca. La realizzazione e la finalizzazione

Ricerca

d.      Le attività in essere.

e.       La Rivista “Quaderni del Nastro Azzurro”

f.        I “Quaderni On Line”

g.      I Blog di carattere storico, estensione di ricerca

h.      I Blog di carattere geografico, estensione di ricerca

i.        I Blog di carattere associativo e divulgativo

j.        I CESVAM Papers, collana “occasional” di pubblicazioni

k.      I Libri della Collana del Nastro Azzurro”

Didattica

l.        L’Attività didattica per Master di 1° e 2° Livello

m.    L’Attività didattica per Corsi di Formazione

Divulgazione

n.      Il Sito dell’Istituto del Nastro Azzurro. Concorso alla Gestione

o.      La Piattaforma del CESVAM. Lo strumento di divulgazione al passo con i tempi

p.      I Convegni e le Conferenze

q.      Gli “Incontri con l’Autore”

r.       Collaborazione con Enti, Istituti, Accademie, Università. Il Confronto

4.       

5.      CONCLUSIONE

. Lineamenti per il futuro

6.     

Nota redazionale:

Questo numero della Rivista “QUADERNI” come si può notare, pur mantenendo la struttura base, non porta la tradizionale suddivisione “Il mondo da cui veniamo: la memoria” e “Il mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi” e le relative rubriche. Questo per lasciare lo spazio al Report del CESVAM, mentre si riprende la normale struttura della rivista per la sua terza parte con le tradizionali rubriche. Questo Report, come ampiamente si è riportato nel Report stesso, vuole essere una documentazione fattiva della risposta che la Presidenza Nazionale ha voluto dare alla lenta crisi che aveva attanagliato l’Istituto culminata, in chiave di retrospettiva storica, con l’anno 1914, considerando il 2015 l’anno della svolta a cui tutti hanno dato un ampio contributo. Questo numero della Rivista vuole essere la documentazione di quella risposta che si è protratta per gli anni successivi ed ancora oggi prosegue. Si vogliono fornire elementi di riflessione sulle scelte fatte, sui successi ottenuti, sugli errori fatti, per proseguire, in vista degli anni futuri, verso una affermazione dell’Istituto sempre più ferma e decisa.

(massimo coltrinari)


A Breve, sotto la forma di e-report, sarà inviato a tutti i destinatari della Rivista QUADERNI o a chi ne fa richiesta.


lunedì 28 dicembre 2020

Progetto 2019/1. Il CIL dalle Mainarde al Metauro 1944.. Bibliografia raccolta II

 ARCHIVIO

 Bibliografia consultata nell'ambito del Progetto 2019/1 .II Elenco. Questa è anche una comunicazione dello stato avanzamento del progetto. 


CHMIELEWSKI, Stanisław e Zygmunt

 Due fratelli nel gulag : cronache di avventure non eroiche nell’URSS di Stalin. Cuneo : L’arciere, 1993. — 274 p. ; 21 cm. (Resistenza)

 Il cimitero militare polacco di Bologna / A cura di Enzo Casadio e Massimo Valli. Imola : Bacchilega Editore, 2010. – 176 s. : fot. ; 24 cm. ISBN 978-88-96328-07-1

 Convegno “La liberazione di Ancona e la battaglia sul fronte Adriatico”, 2004 ; Ancona, La guerra nelle Marche (1943-1944). Atti del Convegno La liberazione di Ancona e la battaglia sul fronte Adriatico: (Ancona 21 maggio 2004) / A cura di Sergio Sparapani ; hanno collaborato Giuseppe Campana e Sergio Molinelli, Ancona : Il lavoro editoriale, 2005.

 CONTI, Giuseppe

 Il primo raggruppamento motorizzato. Roma: Ufficio Storico SME, 1984. – p. 329, ill. ; fot. – (Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico)

 Il Corpo d’Armata polacco a Jesi e nelle Marche 1944-1946 / a cura di Vittorio Cappannari e Roberto Trillini, stampa 2011 (Center Tecnica).

 Il 2° corpo d’armata polacco nelle Marche: 1944-’46: mostra fotografica / A cura di Giuseppe Campana, Beata Jackiewicz, Raimondo Orsetti ; catalogo a cura di Giuseppe Campana [S.l. : s.n., 2005?]

 L II Corpo Polacco: IL contributo dei soldati del generale Anders alla liberazione dell’Italia. In: “Il Nuovo areopago”, nr 3 (107) 2008. Forlì : La nuova agape, 2008. ISSN 03948846

Tra l’altro: Jan Władysław Woś: Un ritratto del generale Anders comandante del II Corpo Polacco, p.5-25, Maurizio Nowak: Quel lungo, lungo viaggio…, p. 26-32 ; Wojciech Narębski: Le scuole superiori polacche istituite in Italia nel dopoguerra, p. 33-37 ; Marian Burniak: I cimiteri militari polacchi in Italia, p.38-43; Rafał Jan Grzondziel: Quando a Bologna la bandiera polacca sventolò, p.44-51; Intervista a Edward Nowak: La mia avventura di soldato, p.52-61 ; Intervista a Wojciech Narębski: L’amicizia fra Polacchi e Italiani, p.62 ; La presenza del II Corpo Polacco in Romagna: Le celebrazioni del 64° anniversario della liberazione di Santa Sofia, p. 71-84 ; I segni della presenza dei Polacchi a Santa Sofia: scritte e graffiti, p.85-88 ; Il libro delle Edizioni Cseo sul II Corpo Polacco da “I giorni della Liberazione”, p. 89-94 ; Papaveri rossi a Montecassino, p. 95.


Da prigionieri a uomini liberi: la formazione dell’armata polacca al campo della Mandria di Chivasso : 1918-1919 / A cura di Krystyna Jaworska, Fabrizio Spegis, Alberto Turinetti di Priero Savigliano : L’artistica di Savigliano, 2008).

 L’Esercito polacco in Italia, da Monte Cassino a Bologna, Roma, 1945.

 L’Esercito polacco e la liberazione d’Italia. Catalogo della mostra a cura di K. Jaworska, U. Leiss de Leimburg, G. Posetti, M. Rasiej, Nichelino: Comune di Nichelino; Comunità Polacca di Torino, 1994. — 24 p. : 18 il.; 21 cm.

 Tra l’altro: Storia: L’Armata polacca in Unione Sovietica; La partecipazione del 2. Corpo d’Armata polacco alla Liberazione dell’Italia; Il 2. Corpo polacco nell’immediato dopoguerra; Cimiteri polacchi di guerra dopo la battaglia di Monte Cassino; Ricordi. Testimonianze. Bibliografia.

FANTINI, Annalisa

 

L’istinto del pane. Roma : Giulio Perone Editore, 2010. – 151 p. ; 20 cm. – (Gli Ulivi / collana diretta da Teresa Romano) ISBN978-88-6316-201-1.

 

FOGLIETTA, Luciano

La liberazione di Santa Sofia : 18 ottobre 1944. Santa Sofia : Comune di Santa Sofia ; Associazione Famiglie Combattenti Polacchi in Italia, 2008. — 51 p. : fot. ; 24 cm.

 FORD, Ken

 Le Quattro battaglie di Cassino: Lo sfondamento della Linea Gustav : Cassino, gennaio-maggio 1944 / con illustrazioni di Howard Gerrard. Milano : RBA Italia : Osprey Publishing, 2008. — 96 p. : fot., il. ; 25 cm.(Le grandi battaglie della seconda guerra mondiale) Tit. orig.: Cassino 1944 : Breaking the Gustav Line

 

I giorni della liberazione : Il II Corpo d’Armata polacco in Romagna e a Bologna / a cura di Riccardo Casimiro Lewański ; present. di Benigno Zaccagnini. Bologna : CSEO, 1985. — 254 p. : ill. ; 21 cm. (CSEO saggi). ISBN 88-7293-081-2.

 

HAPGOOD, David

 Montecassino / David Hapgood, David Richardson ; Traduzione di Enzo Peru. Milano : Rizzoli Editore, 1985. — 276 p. : fot. ; m. ; 22 cm. (Collana storica Rizzoli). Tit. orig.: Monte Cassino ISBN 88-17-33377-8.

HENDRYKOWSKA, Małgorzata

 

La seconda guerra mondiale nel cinema polacco / traduzione Francesco Groggia. Rzym-Poznań : Uniwersytet im. Adama Mickiewicza ; Instytut Polski w Rzymie, 2009. — 129 p. : fot. ; 20 cm.

 ISBN 978 83 232 2051 0

 

HERLING-GRUDZIŃSKI, Gustaw

 Breve racconto di me stesso / A cura di Marta Herling. Napoli : L’Ancora del Mediterraneo, 2001.


HERLING-GRUDZIŃSKI, Gustaw

 Il pellegrino della libertà : Saggi e racconti / a cura di Marta Herling. L’ancora del mediterraneo, 2006.

 

domenica 27 dicembre 2020

Fiamme Verdi. Figure di Partigiani Combattenti 2

                                                                                                                                         ARCHIVIO


di Alessia Biasiolo




Gastone Franchetti (Garfagnana 1920, Bolzano 1944). Arrivato sul Garda con il padre impegnato nella costruzione della Strada Gardesana Occidentale, fu tenente degli Alpini. Dopo l’8 settembre entrò nella Resistenza, tra le Fiamme Verdi, con il nome di battaglia di Fieramosca dove si dimostrò un abile organizzatore dei reparti. Arrestato il 28 giugno 1944, venne processato dal Tribunale militare tedesco di Bolzano e condannato alla fucilazione il seguente 29 agosto.

 

Luigi Masini (Firenze 1889, Bergamo 1959). Medaglia d’Argento al Valor Militare durante la prima guerra mondiale, nel 1926 viene trasferito dalla Fanteria al 5° Reggimento Alpini per poi avere l’incarico di direttore della Scuola di Specializzazione alpina di Aosta. Tenente colonnello, non essendo allineato con il regime fascista, viene trasferito al lavoro d’ufficio. Promosso generale, già nel 1942 entra in contatto con la Resistenza nella quale si trasferisce definitivamente dopo l’8 settembre 1943. Nelle Fiamme Verdi assume il nome di battaglia di A. Fiore o Fiore, comandando circa 7mila uomini soprattutto nelle Valli bergamasche, brianzole e della Val d’Ossola.

 

 


sabato 26 dicembre 2020

I Soldati Italiani sulla testa di ponte di Anzio Bibliografia II

 ARCHIVIO

Progetto 2017/6 Anzio


Seconda parte della bibliografia consultata per la preparazione del volume dedicato alla presenza dei militari itaiani sulla testa di ponte di Anzio. La prima parte è stata pubblicata 19 dicembre us.


Lamb R., La guerra in Italia 1943-1945, Milano, Corbaccio Editore, 1996

Liddell Hart, B.H. Storia Militare della Seconda Guerra Mondiale, Arnoldo Mondadori Editore Ed. 1970. Vol. II

Liddell Hart, B.H. The other side of the hill, Cassel, London 1951.

Lovatelli, G., Inferno sulle spiagge, Istituto editoriale Cisalpino, Ed. 1964.

Macmillan H., Diari di guerra 1943-1945, Bologna, il Mulino, 1987

Monelli P., Roma 1943, Milano, Longanesi Editore, 1963

Montgomery B., Da El Alamein al fiume Sangro, Milano, Garzanti, 1964

Montgomery B., Memorie, Milano, A. Mondadori Editore, 1959

Morison, S.E., History of United States Naval Operations in World War II, Sicily, Salerno, Anzio, Boston Vol. IX. Boston 1954.

Morris E., La guerra inutile, Milano, Longanesi Editore, 1993

Murphy R., Un diplomatico in prima linea, Milano, Garzanti editore, 1970

Petacco, A., La seconda guerra mondiale, Roma, Armando Curcio Editore, 1992

Oliva G., I vinti ed i liberati, Milano, A. Mondadori Editore 1994

Patton G., War As I Knew It, New- Yorg- Londra, 1946

Rocca G, Italia invasa. 1943 -1945, Milano, Mondadori, 2000.

Senger und Etterlin, von, F., Combattere senza paura e senza speranza, Milano, Longanesi Editore, 1968

Senger und Etterlin, von, F.  La guerra in Europa, Milano, Ed. Longanesi, 2002.

Stefani F., Storia della Dottrina e degli Ordinamenti dell’Esercito Italiano, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito. Ufficio Storico; 1985, Tomo II, Vol. I

Spinosa, A., Mussolini il fascino di un dittatore – Hitler il figlio della Germania, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1991.

 

 

 

 


venerdì 25 dicembre 2020

giovedì 24 dicembre 2020

Massimo Coltrinari: a proposito di dignità. Il Galata morente

 DIBATTITI

I Valori quale distinzione di popoli

collettività ed uomini.


Galata Morente

 (Replica marmorea da originale bronzeo) 

(Musei Capitolini Roma)

 

La statua è testimonianza di come i Romani replicando gli originali rendono omaggio a chi sa morire per la patria: il Galata infatti ha perso una battaglia ma non la dignità.

Vediamone la storia:

Nel III sec. A. C.   Attalo I di Pergamo (v. nota 1) si proclama re dopo  la grande vittoria riportata  nel 229-228 sulla tribù celtica dei barbari Galati, invasori dell’ Asia Minore. In tale occasione alla sua corte si costituisce una scuola di scultura il cui principale scopo è quello di glorificare le imprese degli Attalidi.

Plinio il Vecchio cita i nomi degli artisti di maggior grido (Naturalis Historia XXIV, 84) ai quali vanno aggiunti quelli incisi sulle basi di supporto alle statue, venute alla luce durante gli scavi del tempio di Atena Nikephòros, protettrice della città e dispensatrice di vittoria): Epigono, Antigono,Piromaco,Stratonico ecc.ecc.

Riconducibile al grande monumento commemorativo della suddetta vittoria, il tempio di Zeus, è la copia romana in marmo asiatico, del Galata morente. Essa è proveniente dalla villa Ludovisi a Roma, edificata sugli Horti antichi di Cesare in parte coincidenti con l’area degli Horti di Sallustio. Alcuni studiosi ritengono che l’ opera scultorea sia stata commissionata da Giulio Cesare stesso per celebrare la sua vittoria sui Galli, spostandone  di alcuni secoli, con tale ipotesi, la data  di esecuzione ( dal III sec al I sec a. c.)

Descrizione: Il Gallo è rappresentato caduto al suolo per una grave ferita al fianco destro, riportata durante il combattimento contro le truppe di Attalo I.

Completamente nudo egli possiede tutti quei caratteri etnici di cui ci informa Diodoro Siculo (Bibliotheca Histhorica V,28): la figura alta , muscolosa; i capelli corti ed ispidi sono divisi in dritte ciocche rese rigide dall’ uso del sapone; i baffi lunghi non sono accompagnati dalla barba. Intorno al collo si nota un “torquis”, collana a tortiglione tipica della nobiltà celtica.

Questo guerriero, incitando i suoi commilitoni, suonava la tromba che ora giace spezzata; adesso, mortalmente colpito, è caduto a terra sul suo scudo ovale: la fronte corrugata, la bocca leggermente socchiusa e lo sguardo fisso al suolo denotano il tentativo di trattenere la sofferenza, di controllare il dolore. Mentre i tratti del volto sembrano irrigidirsi nella morte imminente, egli tuttavia ancora si sforza di star ritto puntellandosi con il braccio, ben deciso ad affrontare la morte con grande dignità, rivelando la sua natura indomita resa qui con sorprendente verismo.   

 Massimo Coltrinari

Note: 1) Attalo I Sotere (sec. III-II a.c.) re dal 241 al 197 a Pergamo, riportò una grande vittoria sui Galati nel 229-228; ma fu poi ripetutamente sconfitto dai Seleucidi perdendo vasti territori.  Diede inizio alla politica filoromana della dinastia e fondò la biblioteca di Pergamo.

2) Pergamo: città dell’Asia Minore non lontana dal Mar Egeo, 100 Km. Circa a nord di Smirne

3) Galati: così i Greci chiamavano i celti in generale (detti Galli dai Romani) e più specificamente le tribù stanziate nella Galazia ( regione dell’ altopiano anatolico comprendente la steppa centrale e la catena del Tauro)


martedì 22 dicembre 2020

Stancountries e prospettive future

GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE


 Maurizio Vezzosi

Duemila militari russi si interpongono tra le forze armene dell'Artsakh e le forze azere: queste ultime hanno riconquistato porzioni consistenti del territorio del Karabakh, rivendicato sin dallo sgretolamento dell'Unione Sovietica (Figura 1). Privi del deterrente della forza d'interposizione russa o di un'alternativa altrettanto consistente, i precedenti accordi mediati tra le parti non erano riusciti in alcun modo a fermare i combattimenti tra le due fazioni, protrattisi per circa un mese e mezzo, al prezzo di oltre cinquemila morti.

I presupposti ideologici della guerra del Karabakh (Figura 2) collimano con i presupposti che hanno innescato - pur avendo ognuna di queste guerre delle specifiche peculiarità - le guerre cecene, la guerra tagica, le guerre d'Abcasia e d'Ossezia, la guerra di Transnistria e la guerra d'Ucraina. Sarebbe infatti assai difficile immaginare ognuna di queste guerre senza l'esasperazione ideologica ed identitaria che ne ha reso possibile la detonazione. Tra le conseguenze del crollo dell'Unione Sovietica si annovera la condizione di incertezza e di conflittualità permanente che interessa gran parte dei confini dell'odierna Federazione Russa e la sua instabile sfera d'influenza post-sovietica .
In Armenia la firma dell'accordo di pace del novembre 2020 viene considerata un tradimento del primo ministro Nikol Pashinian - che si è assunto la piena responsabilità delle implicazioni dell'accordo mediato dalla Federazione Russa - e la ratifica di una disfatta. L'opposizione chiede compatta le dimissioni del governo – da cui si sono già dimessi alcuni ministri -, alcuni invocano addirittura un governo di militari.

Posando forme e misure del proprio intervento, Mosca non ha mancato di fare i propri calcoli, non disdegnando l'indebolimento politico del filo-occidentale Pashinian : tuttavia, senza accordo e senza militari russi nel Karabakh, per l'Armenia la disfatta sarebbe stata verosimilmente totale. Militarmente, la superiorità azera è stata netta, resa tale soprattutto dai sistemi di puntamento elettronico e dai droni di fabbricazione turca e israeliana. Questi ultimi sono stati abbattuti in varie circostanze dai sistemi antidrone della Federazione Russa impiegati a ridosso del confine armeno-turco ma non nel territorio conteso tra Armenia e Azerbaigian.
Oltre a quelle tra Federazione Russa e Turchia, nel conflitto del Karabakh si sono inserite anche le crescenti tensioni tra quest'ultima e la Francia: in ragione di ciò quella dell'Eliseo è apparsa la diplomazia più propensa a dare sostegno, anche militare, all'Armenia. Nella contrapposizione ormai frontale con Parigi il presidente turco Erdogan si è addirittura appellato a tutto il mondo islamico chiedendo di boicottare i prodotti francesi.

Il nuovo congelamento del conflitto del Karabakh ha per il momento scongiurato una guerra caucasica di proporzioni più ampie. Rispetto a questa possibilità il presidente iraniano Hassan Rouhani si è espresso in modo molto netto, sostenendo la necessità di “prestare attenzione a che la guerra tra Armenia e Azerbaigian non si trasformi in una guerra regionale”. In generale, il posizionamento dei paesi ex sovietici orientati all'Alleanza Atlantica è apparso volto al sostegno dell'Azerbaijan ed in sintonia con la politica turca. Malgrado ciò che potrebbe suggerire il retaggio religioso, la Georgia - guardando con sospetto la comunità armena che vive all'interno dei suoi confini - ha espresso una posizione di sostegno all'Azerbaijan, mentre l'Iran - innervosito dalle intese tra Baku e Tel Aviv - seppur con un tentativo di equidistanza tra le parti è apparso come da tempo più vicino a Erevan.
Teheran certamente non apprezza il fatto che Israele abbia un rapporto stretto con un paese confinante, a cui oltretutto l'Iran è legato dal retaggio sciita e da circa venti milioni di cittadini iraniani turcofoni di etnia azeralocalizzati in gran parte nell’area settentrionale del paese.

L'Azerbaijan è un paese-cerniera tra il Caucaso e l'Asia Centrale: tra i sogni nel cassetto di Baku e di Ankara c'è il ricongiungimento del territorio azero sia con la porzione di Karabakh ancora formalmente armena - russa nella sostanza - sia con l'exclave azera del Nakhcivan - stretta tra Armenia, Turchia ed Iran - che Ankara conta di poter a breve rifornire di gas turco, alternativo, almeno in parte, a quello iraniano.
Ricongiungere il proprio territorio con quello azero, senza l'ostacolo armeno, ma soprattutto senza quello russo, metterebbe la Turchia nella condizione di proiettarsi direttamente sul Caspio e di poter egemonizzare con più facilità il centro-Asia postsovietico. Come confermato dall'ambasciatore turkmeno ad Ankara già da tempo esistono progetti per sviluppare corridoi di trasporto volti a facilitare i collegamenti tra la Turchia e l'Asia Centrale, escludendo almeno in parte le rotte che attraversano l'Iran. Turchia e Iran si trovano infatti contrapposte da un'importante competizione commerciale per i mercati dell'area in questione, una regione che Ankara considera prioritaria nella propria strategia. Una strategia ben poco compatibile con il ruolo di Mosca nello spazio post-sovietico meridionale.
Quello del Karabakh è solo l'ultimo dei fronti aperti dalla Turchia. Ankara si trova infatti coinvolta militarmente in numerosi fronti caldi o aree altamente instabili: Mar Egeo (Cipro e isole greche), Libia, Sudan, Siria settentrionale (Figura 4), Iraq settentrionale, Somalia. L'ipertrofia militare del proprio interventismo (Figura 5) potrebbe procurare alla Turchia consistenti problemi sul fronte politico interno. Benché sostenuta economicamente dall'estero – in particolare dal Qatar – la Turchia si trova a fare i conti con una seria crisi economica - per giunta aggravata dagli effetti della pandemia in corso – che ha costretto Ankara a svalutare notevolmente la lira turca e far crescere le proprie riserve di valuta estera e di oro.
Il mito di una Grande Turchia - egemone dall'Adriatico ai deserti della Cina occidentale e padrona del Corno d'Africa - è certamente la narrazione con cui le autorità turche intendono dissimulare il calo del consenso interno e le incertezze che si scorgono all'orizzonte (Figura 6).

Insieme a Grecia e Cipro, la Francia appare il paese dell'Unione Europea più favorevole ad imporre sanzioni alla Turchia. Sostanzialmente simile, sostenuta dalla cancelliera Angela Merkel, la posizione della Germania. Conscio di questo rischio - aggravato dalla vulnerabilità dell'economia turca - Erdogan ha cercato di stemperare gli animi, evocando la chimera di una Turchia membro dell'Unione Europea e sospendendo le esplorazioni geologiche in acque greche alla vigilia del Consiglio d'Europa.
Una possibile affermazione dell'egemonia turca sul Mediterraneo orientale, su larghi settori del Vicino Oriente, del Caucaso e dell'Asia Centrale, assumerebbe un significato antitetico agli interessi cinesi, russi, iraniani: ma contrapposto anche agli interessi dell'Europa mediterranea. Non a caso Zbigniew Brzezinski, mente raffinata della politica estera statunitense, attribuiva una grande importanza al ruolo turco nel Vicino Oriente cosi come nel Caucaso e nell'Asia Centrale postsovietici, definendo gli interessi di Ankara “coerenti” con quelli degli Stati Uniti.
Analoga sembra essere la concezione della Turchia da parte della Gran Bretagna post-Brexit: a pochi giorni dall'annuncio di un consistente aumento delle proprie spese militari, la Gran Bretagna ha organizzato insieme ad Ankara le prime esercitazioni aeree congiunte della propria storia ed è prossima a rendere operativo un regime doganale di libero scambio con quest'ultima. Appena qualche giorno prima, il neodirettore dell'MI6 Richard Moore – già ambasciatore britannico ad Ankara - aveva fatto visita al consigliere di Erdogan İbrahim Kalin “per sviluppare la cooperazione tra Gran Bretagna e Turchia”. In sostanza anche Londra sembra guardare ad Ankara come un valido strumento in chiave antirussa e anticinese.

Se Cina e Turchia sono certamente legate da importanti accordi economici, è altrettanto vero che la proiezione dei rispettivi interessi nell'area centroasiatica appare difficilmente conciliabile. Qualcosa di analogo si può dire anche a proposito del rapporto tra la Federazione Russa e la Turchia, legate da importanti vincoli economici ed energetici, ma già ai ferri corti in Libia, in Siria, nel Mediterraneo orientale e nel Caucaso. Nonostante i legami economici, Mosca rappresenta per la Turchia il principale antagonista della propria strategia militare, praticamente in tutti gli scenari che questa contempla.
La presenza – accertata – di centinaia di combattenti jihadisti sul lato azero del fronte del Karabakh - insieme a quella di un certo numero di forze speciali dell'esercito turco - è valsa alla Turchia le accuse da parte dell'Armenia, della stessa Siria e l'irritazione della Federazione Russa. A rappresentare una minaccia per Mosca è anzitutto l'ideologia delle formazioni jihadiste, tanto più a pochi chilometri dalle proprie frontiere. “Non possiamo non essere preoccupati del fatto che il Caucaso meridionale possa diventare una nuova rampa di lancio per le organizzazioni terroristiche internazionali. [Dal Karabakh] i terroristi potrebbero muoversi in secondo momento nei paesi limitrofi ad Armenia ed Azerbaijan, incluso la Federazione Russa.” ha commentato il direttore dell'intelligence russa per l'estero (SVR) Sergej Naryshkin,

Nel frattempo si attende che Joe Biden riveli al mondo le nuove mosse degli Stati Uniti verso l'Eurasia. Intervistato lo scorso gennaio 2020 dal New York Times, Joe Biden definiva Erdogan “un autocrate”, affermando la necessità di sostenere l'opposizione turca-curda e di “un approccio molto diverso” che faccia “pagare un prezzo” ad Erdogan. Nel 2014, allora vicepresidente degli Stati Uniti, si era scusato telefonicamente proprio con Erdogan, per aver affermato nel corso di una conferenza che la Turchia avesse sostenuto Daesh o altri gruppi di ispirazione jihadista coinvolti nella guerra di Siria.
La coppia Biden-Harris potrebbe rendersi protagonista di una revisione della strategia euroasiatica degli Stati Uniti: ciò, almeno potenzialmente, potrebbe tradursi in una maggiore aggressività antirussa e anticinese. Se così fosse, le ricadute sui fragili equilibri caucasici e dello spazio continentale potrebbero essere tutt'altro che auspicabili.