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giovedì 30 settembre 2021

Indici mese di settembre 2021

 

SOMMARIO

ANNO MMXXI, Supplemento on line, VIII, n.68

Settembre 2021

www.valoremilitare.blogspot.com

Massimo Coltrinari, Editoriale, Settembre  2021

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        29.09.2021

Massimo Coltrinari, Copertina, Settembre 2021

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        28.09.2021

 

DIBATTITI

 

RedazionaleDizionario minimo della Guerra di Liberazione. Le Divisioni Ausiliarie

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 2.09.2021

Redazionale11 SETTEMBRE 2001 11 SETTEMBRE 2021 - Venti anni in cifre

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.09.2021

Maria Luisa Suprani Querzoli2 giugno 1915. Una Nota

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.09.2021

Vladimir PochkoeCecenia. L'Islam conservatore come alternativa all'Islam moderato

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 17.09.2021

RedazionaleLa Parola Genocidio

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 19.09.2021

 

ARCHIVIO

 

Redazionale, Tarquinia. Alla scoperta degli Etruschi

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.09.2021

RedazionaleTarquinia Alla scoperta degli Etruschi

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.09.2021

Redazionale, L'Europa al centro della attenzione

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 18.09.2021

 

 

 CESVAM NOTIZIE

CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 

Redazionale, Comunicazione

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 1.09.2021

Redazionale, Rivista QUADERNI.. Modalità di Abbonamento

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 3.09.2021

RedazionaleAnnuncio. Convegno in data 16 ottobre 2021 Il Valore Militare nel centenario della traslazione del Milite Ignoto 1921 -2021

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 4.09.2021

RedazionaleProgetto Storia in Laboratorio Fasi di realizzazione

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.09.2021

RedazionaleProgetto Storia in Laboratorio. Nota per gli Insegnati

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 6.09.2021

RedazionaleBabyn Yar. Ottanta anni dopo.

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 7.09.2021

RedazionaleBalkan Film Festival 16 settembre 2021

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 8.09.2021

RedazionaleRivista QUADERNI N. 2 DEL 2021 - Aprile - Giugno 2021

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 21.09.2021

 

RedazionaleCentenario del Milite Ignoto. Convegno organizzato dal CESVAM. Programma  I Tornata Sabato 16 ottobre 2021 Mattina

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 26.09.2021

RedazionaleRivista QUADERNI n. 2 del 2021.   Aprile - Giugno 2021

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 27.09.2021

 

                                SCENARI, REGIONI, QUADRANTI

 

RedazionaleGermania in Movimento. Berlino e l'Europa.

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.09.2021

RedazionaleFrancia e Germania i motori dell'Europa.

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 20.09.2021

  

UNA FINESTRA SUL MONDO


Vladimir PachkovI Calmucchi: i buddisti d'Europa

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 14.09.2021

RedazionaleUniversità Unicusano. News

 www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.09.2021

 

 

 

SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

RedazionaleAtlante delle guerre e dei conflitti del Mondo

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 16.09.2021

RedazionaleL'Esercito Italiano in Sicilia. La difesa del territorio metropolitano luglio 1943

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.09.2021

RedazionaleLe 10 mappe che spiegano il mondo

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.09.2021

 

APPROFONDIMENTI

 

Massimo ColtrinariL'Afganistan e le guerre dell'800. La Storia

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 7.09.2021

Massimo ColtrinariLe Guerre in Afganistan dell'800.

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.09.2021

Massimo ColtrinariAfganistan e le guerre dell'800

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 23.09.2021

Massimo ColtrinariL'Afganistan e le guerre dell'800.   3a Parte

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 25.09.2021

Massimo ColtrinariL'Afganistan e le guerre dell'800 . 11A Parte la documentazione cartografica

                              su www. valore militare.blogspot.com con post in data 27.09.2021

 

 

 

 

 

 AUTORI

 

Pecce Alessio, ricercatore

Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro

Coltrinari, Massimo direttore CESVAM

Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa

Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia

Carandente  Chiara, Istituto del Nastro Azzurro

Baldoni, Massimo, pseudonimo

Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato

Federico Levy, collaboratore

Elsa Bonacini, collaboratrice CESVAM

Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM

Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM

Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista

Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM

Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista

 

Numero chiuso in data 30.09.2021

 

mercoledì 29 settembre 2021

Editoriale settembre 2021

  Il mese di settembre ha visto il CESVAM impegnato nella iniziativa dedicata al Milite Ignoto, con il programma Storia in Laboratorio. Ha visto la edizione del numero speciale della rivista QUADERNI che è in distribuzione a tutte le scuole che hanno aderito alla iniziativa. Inoltre è in fase avanzata di organizzazione il Convegno dedicato al Milite Ignoto che si terrà a Roma, che ha anche lo scopo di riprendere un minimo di attività frontale dopo la pandemia, naturalmente nel rispetto e nella assoluta applicazione delle norme anticovid. E' partito come sessione il III Master, in patnerschip con la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma avente per tema  "Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale - Obiettivi, Piani e Mezzi", mentre  si è aperta la IV Edizione del Master in Storia Militare e la II Edizione del master in Politica Militare. In questi giorni è in distribuzione il n. 2 della Rivista QUADERNI (aprile - giugno 2021), mentre è nella  sua edizione definitiva il CESVAM Report agosto 2019 - settembre 2021, pubblicato sul n, 3 della rivista QUADERNI (luglio - settembre 2021). 

Una situazione che, almeno credo, di  buon livello che pone il CESVAM, nell'ambito del Nastro Azzurro e le sue attività in una posizione degna di nota. 

(massimo Coltrinari) 

martedì 28 settembre 2021

Copertina settembre 2021



QUADERNI ON LINE




                                                Anno LXXXII, Supplemento on line, IX 2021, n. 69
      Settembre 2021
valoremilitare.blogspot.com
www.cesvam.org

lunedì 27 settembre 2021

Rivista QUADERNI n. 2 del 2021. Aprile - Giugno 2021

 NOTIZIE CESVAM



e' IN CORSO DI DISTRIBUZIONE IL N. 12 DEL 2021 

DELLA RIVISTA QUADERNI

Info: segreteriagenerale@istituonastroazzurro.org

L'Afganistan e le guerre dell'800 . 11A Parte la documentazione cartografica

APPROFONDIMENTI





i POST PRECEDENTI SONO STATI PUBBLICATI IN DATA 22,23,25 SETTEMBRE, 2,3,5,23,24,20,21 OTTBRE 2021

 

domenica 26 settembre 2021

Centenario del Milite Ignoto. Convegno organizzato dal CESVAM. Programma I Tornata Sabato 16 ottobre 2021 Mattina

NOTIZIE CESVAM

Convegno su invito.


 Il 16 ottobre 2021 presso la sede Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro in Roma si terrà un convegno, organizzato dal CESVAM

Dal tema:

 Il Valore Militare nel centenario della Traslazione del Milite Ignoto 1921- 1922

 

Roma. Piazza Galeno 1. Sala Grande della Presidenza Nazionale.

Data 16-17 Ottobre 2021.

08.00. – 08, 30. Afflusso. degli Invitati. Operazioni in esecuzione sulle disposizioni in merito

                          alla esigenza covid-19

Presidenza.  Direttore del CESVAM.

08,30 – 08,45 – Saluto del Presidente Nazionale gen. Carlo Maria Magnani o suo delegato

08,45 - 09,00 -   Presentazione del Convegno.  Il Valore Militare nel centenario della

                         Traslazione del Milite Ignoto 1921- 1922

 

I Tornata    Mattutina - 16 ottobre  2021. Ore 09,00 – 13,00

09,00 – 09,15 – Giancarlo Ramaccia. Significato del Convegno. Il Valore Militare ed il Milite

                          Ignoto

09,15 – 09, 30 – Giovanni Cecini. Il Valore Militare e le Leggi Razziali del 1938

09, 30 – 09,45 – Luigi Marsibilio, Il Quadro di battaglia dell’Esercito Italiano nel 1940

09,45 – 10,00 -  Ciocca Cesare, Il Valore Militare e la formazione militare.

10,00 – 10,15 – Massimo Squillaci, Padre Minozzi ed il primo dopoguerra

10,15 – 10,30 -  Massimo Coltrinari, La promessa del Re, l’idea di Giulio Douhet e il primo

                          dopoguerra

10,30 – 10,45    10,45 – 11, 00   Valentina Trogu, Milite Ignoto. La Dignità e gli Onori dei soldati

                         Caduti in guerra

11,00 – 11,15    Chiara Mastrantonio. La Piattaforma CESVAM e la divulgazione

11.15 – 11,30    Antonio Daniele, Il calendario Azzurro 2021. Il Milite Ignoto

11,30 – 11,45    Giampaolo Serone, Il Valore Miitare e le edizioni di ArcheoAres

11,45 – 12,00    Mario Rino Me, La Maddalena e il Valore Militare

12,00 – 12,15    Roberto Olevano, I Soldati del Primo Tricolore ed il Valore Militare

12,15 – 12,30    Antonio Trogu, Il Milite Ignoto. Per non dimenticare che cosa è stata la

                          Prima Guerra Mondiale

12,30 – 12,45    Osvaldo Biribicchi, Il Dizionario minimo della Guerra di Liberazione.

                           Il Retaggio del Milite Ignoto

12,45 – 13.00    Direttore del Cesvam. Conclusione della Prima Tornata

 

Presidenza: Direttore del CESVAM o suo Delegato


(segue.Programma II Tornata. Pomeriggio)

sabato 25 settembre 2021

L'Afganistan e le guerre dell'800. 3a Parte

 APPROFONDIMENTI

La prima guerra afgana - 1838 -1842

L'ambiente Operativo - I piani operativi e le forze in campo e la loro dislocazione iniziale

Massimo Coltrinari

L’ambiente Operativo

La guerra si svolse  Nord Est dell’Afganistan Paese. L’ambiente operativo è delimitato ad ovest dalla città di Kabul e ad est da quella di Jalalabad. Si tratta di una striscia di terreno che collega le due città, compresa tra il 34° ed il 35° parallelo Nord. Un’unica strada sormontata da montagne alte e scoscese attraversava il passo di Khoord-Cabool per arrivare  alla città di Jalalabad.

Meritano un cenno le caratteristiche antropomorfiche. Nell’area in cui si svolsero i combattimenti non esistevano città o agglomerati stabili. I guerrieri afgani vivevano in modo non stanziale in accampamenti posti tra le montagne. In generale, la popolazione dell’Afghanistan era suddivisa in grandi clan tribali, i Durrani, i Ghilzai, i Barakzai, a loro volta suddivisi in innumerevoli sotto clan ciascuno con i propri usi e costumi. Spesso i clan erano in lotta tra di loro ma la loro inimicizia poteva trasformarsi in alleanza secondo le modalità proprie delle società tribali. Gli Afghani nel loro complesso avevano una quasi naturale predisposizione a cercare e a trovare nel combattimento la soluzione di tutti i problemi. Per questo motivo una tradizione consolidata già ai primi dell’Ottocento “li presentava come di animo estremamente mutevole, pronti a trasformarsi in bande assai temibili di traditori e assassini”1. Tuttavia, alla fine del 1841 Mohammed Akbar, figlio del re deposto dagli Inglesi, Dost, aveva coagulato intorno alla sua persona un vasto movimento antibritannico trasversale ai vari clan tribali.

I piani operativi e le forze in campo e la loro dislocazione iniziale

L’intera operazione dei britannici si caratterizzò per la mancanza di qualsiasi piano. Militari e civili marciarono su un’unica colonna lunga una quindicina di chilometri. Nelle fila dell’esercito la disciplina e l’ordine non esistevano più. Del resto il presupposto operativo assunto dal generale Elphinstone era che i ribelli avrebbero consentito la ritirata, come promesso dal loro capo Akbar. Nessun piano fu adottato neppure quando fu chiaro, dopo i primi attacchi, che la promessa non sarebbe stata mantenuta.  La tattica dei ribelli fu invece chiara: l’annientamento dell’intera colonna britannica. Ciò che invece non siamo in grado di stabilire è se tale tattica fosse stata pianificata da Akbar o se invece scaturì dalla mancanza di un pieno controllo del capo su tutte le componenti del suo esercito. Una serie di indizi che si concretizzano nell’alternarsi “randomico” nel corso della ritirata di feroci e gratuite esecuzioni di civili e militari e il trattamento “umano” di prigionieri fanno propendere per questa seconda ipotesi cioè per un non completo controllo da parte del capo in ogni circostanza del comportamento delle truppe.

L’Esercito anglo-indiano.  All’atto del superamento dell’Indo, il 20 febbraio 1839, l’esercito britannico era composto da circa 25.000 uomini operativi (14.000 costituivano il contingente bengalese al comando di Sir Harry Fane, 6.000 le forze rapidamente reclutate dallo Shah Soojah e 5.000 la forza messa a disposizione dalla presidenza di Bombay) al comando dell’esercito di Bombay, il generale Sir. John Keane, con un seguito di oltre 40.000 persone.

L’Esercito afgano. Il numero dei combattenti è indeterminato. E’ stato stimato in circa 30.000 unità con un rapporto di 6 a 1 rispetto ai britannici. Alla loro testa, come già detto, Mohammed Akbar.

 

venerdì 24 settembre 2021

Le 10 mappe che spiegano il mondo

 SEGNALAZIONI LIBRARIE

Secondo The evening standard, uno dei più bei libri di geopolitica



Tim Marshall ha preparato questo volume che The evening Star lo ha definito uno dei più bei libri di geopolitica, con prefazione di Sir John Scarlett e traduzione di Roberto Merlini, ha i tipi di Garzanti, Miano  2015. Il volume non dedica un capitolo all'Asia ma tratta separatamente  L'India ed Pakistan e la Corea ed il Giappone, cosi come all'Antartide, mentre tratta delle Mappe geoplitiche ampiamente commentate di tutti gli altri contineti

 Il Volume è presente nella Biblioteca/Emeroteca del CESVAM  ed informazioni ulteriori si possono trovare su www.il libraio.it

giovedì 23 settembre 2021

Afganistan e le guerre dell'800

 APPROFONDIMENTI

La Prima Guerra Afgana 1838-1842

I Precedenti

Massimo Coltrinari 

Nel 1809, si erano avuti i primi contati diretti tra Londra e il governo afghano, quando la Gran Bretagna impegnò tutte le sue forze nel Medio Oriente, dalla Persia ad Aden, al fine di contrastare da ogni parte possibile i progetti di Napoleone sull'India, aiutato dalla Russia e dalla Persia. L'accordo anglo-afghano contro la Francia prevedeva anche l'opposizione afghana a un'eventuale invasione persiana dell'India, ciò nel caso che la Persia avesse accettato di appoggiare in qualche modo la Francia, in seguito al trattato franco-persiano del 1807. Gli interessi strategici inglesi nel settore fecero costantemente oscillare la politica britannica tra l'occupazione di tutto il territorio afghano, e non dei soli monti di frontiera oltre la valle dell’Indo (che avrebbero rafforzato il confine Nord-Occidentale dell’Impero), per garantirsi completamente, o limitarsi a dominare con la propria egemonia economico-militare l'intera zona, lasciando però all'Afghanistan la propria sovranità e trattandolo sostanzialmente come uno Stato satellite. Queste incertezze britanniche perdurarono per quasi tutto il XIX secolo.

Con un altro trattato, concluso tra l’Inghilterra e la Persia nel 1814, in caso di invasione della Persia da parte di ogni altra nazione europea, l’Inghilterra avrebbe soccorso lo Shah o mediante l’invio di truppe dall’India o attraverso il pagamento di un sussidio annuale a copertura delle spese sostenute per la guerra.

 

Si trattava di un accordo oneroso, anche se era stato posto il caveat che tale impegno sarebbe venuto meno nel caso in cui l’attaccante fosse stata la Persia. Venuta meno la possibilità di una invasione francese dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo, provocò inevitabilmente la perdita di influenza nei confronti della Persia ed il rapido declino dei rapporti anglo-persiani, con la inevitabile conseguenza che la Persia potesse cadere sotto l’influenza russa. La Russia era infatti l’altro avversario potente che lavorava nel Medio Oriente contro la Gran Bretagna, per scalzarne almeno in parte il dominio. E fu proprio la Russia che convinse il governo persiano, durante la fase filorussa della continua politica pendolare persiana, incerta tra la Gran Bretagna e lo zar, a invadere l'Afghanistan; ciò ebbe come immediata conseguenza l'intervento inglese[1].

 

Dost Mohamet[2] cingeva  la corona di Kabul e tenta di riunire con la forza delle armi, usando le sue doti diplomatiche e politiche e con l’aiuto della Persia e della Russia le sparse membra dell’Afghanistan. Per raggiungere i suoi fini l’Inghilterra decise di sbalzarlo dal trono e di porvi in sua vece Shah Soojah, rampollo della dinastia decaduta e precedente governatore di Kabul dal 1803 al 1809.

 

Nella dichiarazione di guerra dell’Inghilterra all’Afghanistan si legge: “Dost Mohamet ha mostrato chiaramente con il suo contegno che gli interessi dell’impero indiano corrono pericolo fino a che Kabul rimane in suo potere. Noi facciamo la guerra l Kabul per allontanarne un capo troppo intelligente”.  La logica che sottende alla I guerra afgana è semplice. poichè la Persia era governata da una leaderschip filo-russo, l’Inghilterra voleva instaurare in Afghanistan un re filo-britannico al fine di prevenire che la Russia divenisse la potenza dominante nell’area e che minacciasse la frontiera Nord-Occidentale dell’Impero Britannico.

 

I due obiettivi di Lord Auckland[3], nella temeraria impresa afghana, erano pertanto due:

. sollevare l’assedio persiano di Herat (obiettivo più pressante e per il quale il tempo era un fattore critico);

. la salita di Shah Soojah sul trono afghano.

 

Il piano operativo di Lord Auckland prese corpo all’inizio dell’estate del 1838, quando concluse un accordo tra il governo anglo-indiano, Runjeet Singh e Shah Soojah, lo stesso Sahh Soojah che con una forza comandata dall’esercito indiano e pagato con denaro britannico (nonché con il supporto del Maraja del Punjab) aveva tentato di riprendere il trono di Kabul.

 

Qualunque azione dell’esercito anglo-indiano doveva, secondo le abitudini del tempo, essere giustificata con un manifesto e quindi per giustificare il suo piano Lord Aucland, rilasciò il manifesto di Simla (la capitale del regno britannico in India) il 1°ottobre 1838 spiegando le ragioni per l’intervento inglese in Afghanistan. Nel manifesto si stabiliva che al fine di assicurare il benessere e la sicurezza dell’India, i Britannici avrebbero dovuto avere sicurezza alla frontiera occidentale.

 



[1] Vedasi Post in data 22 settembre 2021 di questo blog www.valoremilitare.blogspot.com

[2] Amir Dost Mohamad Khan: Governatore di Kabul dal 1826 al 1863 ( ad esclusione dei tre anni dell’occupazione britannica). Arresosi ai britannici nell’assedio a Kabul, fu inviato come prigioniero in India, per poi ritornare sul trono di Kabul una volta che il figlio Sardar Mohammad Akbar Khan sconfisse gli inglesi. Consolidato il suo potere conquistò Candahar nel 1855 ed Herat nel 1863.  L’altra figura di spicco afgana in questa guerra fu Wazir Mohammad Akbar Khan; figlio di Amir Dost Mmohammed Khan, ricondusse gli afghani alla conquista di Kabul e vi fece rientrare il padre come governatore. Ricostruì un impero simile a quello di Ahmad Shah Abdali. Tutt’oggi viene visto come uno dei più grandi eroi afghani. La leggenda narra che fu avvelenato dal padre all’età di 29 anni.

 

 

[3] Sir Frederick Lord Auckland:  sebbene non fosse un capo militare, era colui che poteva decidere l’impiego delle forze britanniche. Dopo aver studiato ad Eaton e ad Oxford nominato primo ammiraglio, divenne Governatore generale dell’India dal 1836-1842. Dopo la rovinosa fine della campagna afghana, gli succedette Lord Ellenborough. Altre figure di spicco inglesi erano William Hay Macnaghten , capo missione a Kabul, John Keane, comandante del corpo di spedizione anglo indiano e William Elphinstone, Comandante del contingente inglese di presidio a Kabul

 

 

mercoledì 22 settembre 2021

Le Guerre in AFganistan dell'800.

 APPROFONDIMENTI

Il teatro operativo afgano dal punto di vista geografico


Massimo Coltrinari


L’Afghanistan (sede degli Afgani) ondeggia come appendice montuosa della grande catena che fascia l’Asia, “una immensa Svizzera asiatica[1]” collocata tra i deserti della Persia e quelli dell’India, tra i deserti della Turcomania e quelli del Belutcistan. Compreso tra i gradi 60°, 55’ e 74°,45’ di longitudine orientale da Greenwich e tra i gradi 28°,48’ e 37°,15’ di latitudine settentrionale, (cioè fra i paralleli comprendenti la zona di territorio che corre tra la frontiera meridionale di Tripoli e la Sicilia), l’Afghanistan era delimitato a Nord dalle terre dei Turcomanni, da quelle degli Usbecchi e dai Tagiki, ad ovest con la Perisa, a Est e a Sud con il Kasmir, col territorio delle tribù indipendenti del confine indiano, con la Provincia della Frontiera nord-occidentale e col Belutcistan. Soltanto a Sud-Est e a Nord (con il fiume Amu-Daria) l’Afghanistan possiede confini ben definiti, mentre ad Ovest, Nord-Ovest e a Sud il territorio si confondeva con le regioni circostanti, da cui i frequenti conflitti con i vicini. La superficie è di circa 721.000 km2. L’Afghanistan, veniva descritto nel 1880 da Oreste Baltieri[2], come “un enorme uccello accoccolato e rivolto verso l’India, con il becco immenso posato sull’altipiano di Pamira, o Tetto del mondo – quell’immenso altipiano verso cui si accavalcavano i più alti monti della terra – il collo tracciato dalla catena dell’Indocush, il petto dalla catena di Solimano, che si arrotondava a ventre verso il Belutcistan. Le ali, chiuse dai monti e dai fiumi che scendevano trasversalmente nella vasta pianura del Punjab.  L’altipiano, attraversato dal 38° parallelo, sorge ad un’altezza media superiore alle cime più elevate d’Europa e comprende parecchi laghetti che nutrono i grandi fiumi. Le posizioni strategiche per l’Afghanistan erano Merw, Herat, Candahar, a cavallo della grande catena montuosa che taglia in due l’Asia, sulle sponde di fiumi scorrenti verso occidente dalla barriera delle Indie.

 

Merw si trovava all’angolo nord-ovest della vasta regione, proprio sulla strada che aggirandosi per le sinuosità del Cuhi Caitù mette nel cuore dell’Afghanistan. Da Merw passa pure la strada che dalla Persia settentrionale e attraversa il deserto dei Turcomani, taglia l’Amu-Daria (fiume) e va in Bucaria (regione della Tartara abitata dagli Usbecchi). Si tratta di una posizione favorevole ai Russi, sia per assicurare la via al Marc Caspio, sia per guardare i deserti della Perisa, sia per tenere a freno i Turcomani, sia per avere un posto avanzato tra le due poderose potenze che si affacciano l’una sulla terra e l’altra sull’acqua. Merw è quindi una base offensiva di possibili operazioni russe verso l’Afghanistan perché ivi si concentrano le strade che vengono dal Caspio e dalle due rive dell’Aral, perché ivi il corso dell’Amu-Daria si accosta più che altrove alla frontiera afghana, perché ivi v’è mezzo di approvvigionare le truppe, infine perché di là parte la via più diretta e meno difficile che va ad Herat.

L’unico passaggio tra lungo la catena montuosa che va dalle rive del Mar Nero al mar di Cine è rappresentato dall’angolo nor-ovest dell’Afghanistan tra le posizioni strategiche di Herat e Merw.




Herat, allora fiorentissima città, si trova a 450km da Candahar e 500km da Cabul. Si poteva andare a Cabul direttamente percorrendo una strada difficile e montuosa lungo i meandri dell’Erirud, mentre strada più lunga ma assai comoda era invece quella che passava per Candahar. Da Cabul poi la strada lungo il fiume Cabul, per il passo di Cheiber immetteva all’India. Da Candahar altre strade immettevano all’India: principale quella di Quetta (per il passo di Bolan a Sicarpur).

Herat, situata in una vallata in grado di offrire largo campo di approvvigionamento ad un grande esercito, collegata alla Persia, con il Marc Caspio, con Buchara, adagiata a Merw, era detta a ragione la chiave strategica dell’India. E gli Inglesi la considerarono tale, quando nel 1839 mossero guerra a Dost Mohamet, emiro di Cabul, per il timore che la Russia – da lui favorita – occupasse il passo. Nel 1836 mossero guerra alla Persia per impedirle l’annessione di Herat.

La città consisteva in un quadrilatero i cui lati erano formati da un terrapieno largo alla base circa 250 piedi (76mt), alto da 50 a 60 piedi (15-18mt), con un fossato largo 45 (13 mt) e profondo 16 (5mt). La fortezza avrebbe potuto, nelle mani di una potenza europea, divenire – anche in ragione della sua posizione tattica – una piazza d’armi di primissimo d’ordine.

Il terzo punto strategico dell’Afghanistan era Candahar, situata a 3500 piedi s.l.m. (1066 mt), sulle ultime pendici della catena dei Gul-Cu, la quale, sopra Cabul, abbassandosi dal massiccio dell’Indocush scende trasversalmente verso sud-ovest e separa le acque dell’Argandab da quelle del Tarnac, con altezze che arrivano a 8400 piedi (2600mt). I due fiumi si raccolgono sotto Candahar dopo aver raccolto fiumi minori. Il Tarnac e l’Argandab, riuniti nella pianura in un unico fiume (l’argandadb), contribuisce ad ingrossare le acque dell’Hilmend (il fiume più importante del paese), che scorre attraverso tutta la regione e che – se sono consentiti paragoni geografico/strategici – sarebbe ciò che è il Po rispetto a Bologna. Nell’inverno e nella primavera il fiume ha poca acqua e raggiunge i 300 piedi di larghezza (90 mt), ma in giugno allo sciogliersi delle nevi, la sua ampiezza poteva arrivare anche ad un chilometro e mezzo. Candahar è la seconda città dell’Afghanistan, ma la più nobile dell’Afghanistan. Vi fioriva il commercio delle carovane che lentamente andavano e venivano dall’India con le ricchezze che da quel paese si riversavano sull’Asia centrale. Nodo commerci, dunque, ma anche luogo di imprese militari: la vita e la forza vi affluivano formando obiettivi di attacco, basi di operazioni, perni di resistenze. E gli inglesi riconoscevano assai bene l’importanza di questo posto avanzato oltre l’Indo e i monti di Solimano, che ne proteggeva i passi, sbarrava direttamente il più importante e più diretto di essi – quello di Bolan – era centro d’approvvigionamenti e perno di manovra contro Cabul, Herat e la Persia.

 



[1] “L’Afghanistan e le Campagne di Alessandro nel Caucaso Indiano” di Oreste Baratieri – Estratto dalla Nuova Antologia Italiana, 15 dicembre 1879 – Tipografia Barbera – Roma. 1880.

[2] “L’Afghanistan e le Campagne di Alessandro nel Caucaso Indiano” di Oreste Baratieri  – Estratto dalla Nuova Antologia Italiana, 15 dicembre 1879 – Tipografia Barbera – Roma. 1880.


L'Esercito Italiano in Sicilia. La difesa del territorio metropolitano luglio 1943

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Il volume è presso la Biblioteca/Emeroteca del CESVAM (centrostudicesva@istitutonastroazzurro.org)




martedì 21 settembre 2021

Rivista QUADERNI N. 2 DEL 2021 - Aprile - Giugno 2021

 NOTIZIE CESVAM



Nota redazionale

Come noto, questa rivista, espressione del sostegno ai master di primo livello attivati, per l’area forze armate, presso la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma, sui temi di storia militare e politica militare, è articolata, conseguentemente, su due versanti, il primo dedicato alla storia ed il secondo dedicato alla geografia, e, per estensione alla geografia politica economica e quindi alla geopolitica.

 

Questo numero, per la parte di storia, ospita contributi relativi alla data centenaria della traslazione del Milite Ignoto, sulla scia dei contributi pubblicati nei numeri precedenti. Da sottolineare la pubblicazione integrale del Calendario Azzurro del 2021 dedicato al Milite Ignoto, sintesi felice ed eccellente predisposta da Antonio Daniele. Seguono gli articoli di tre laureati al Master di Storia Militare, uno, di Augusto Angelini (epoca napoleonica) sulla ricostruzione della battaglia di Salamanca, l’altro di Sotorios E. Drokalos (seconda guerra mondiale) che ci dà la versione greca della nostra aggressione al suo paese nel 1940. Infine il terzo contributo di Romano Olevano dedicato ad un tema, il soldati del primo tricolore che la copertina del numero passato aveva preannunciato come tema di trattazione.

 

Per la parte geografica l’articolo Valentina Trogu che tratta del rapporto tra la sociologia e scienze strategiche, è rinviato al numero 4 del 2021 per ragioni di spazio, mentre in geopolitica delle prossime sfide si tratta dell’impatto del Governo Draghi nei rapporti internazionali dell’Italia. In Scenari una breve scheda della influenza che ancora oggi hanno i principi e dogmi dell’Impero romano e della sua eredità.

 

Nelle rubriche, quelle relative al CESVAM si riportano alcune peculiari attività del Centro, con la pubblicazione dei Bandi relativi alle due nuove iniziative, ovvero l’attivazione del Master dedicato al Terrorismo e all’Antiterrorismo Internazionale, e al Corso di Aggiornamento e Specializzazione sempre sullo stesso argomento riservato anche ai diplomati, mentre gli Indici della rivista QUADERNI ON LINE si riferiscono al I trimestre del 2021 Ulteriori notizie sulla attività del CESVA sono possibili trovarle sulla home page della piattaforma www.cesvam.org alla rubrica “Eventi” ed alla rubrica “Notizia CESVAM”, La rubrica di chiusura riporta la iconografia della Brigata “Caltanisetta”, della prima guerra mondiale, come tradizione di questa rivista.

Da ultimo, l’editoriale del Presidente Nazionale ed il Post editoriale del Direttore del Periodico anche per questo numero sono intonati al tema della celebrazione del Milite Ignoto, nel solco delle scelte sopra dette, e dei contenuti evidenziati nella pubblicazione consorella.

(massimo coltrinari)

Il prossimo numero 3 del 2021, 20° della Serie, sarà dedicato, come continuazione del n. 3 del 2019, 16° della Serie, al CESVAM Report. Settembre 2019- Agosto 2021 ove si illustreranno le attività e le realizzazioni dell’ultimo biennio.  (massimo Coltrinari)

 

In I di Copertina: Il Milite Ignoto Cerimonia del 4 Novembre 1921 all’Altare della Patria.

 

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 30 giugno 2021