DIBATTITI
BOMBARDAMENTI IN LIGURIA
1942 - 1945
Prof. Sergio Benedetto Sabetta
( Parte seconda)
RIVIERA DI LEVANTE
RECCO
La sera del 10 novembre del 1943 vi fu il primo bombardamento quando, poco dopo le 22,00 una squadriglia di bombardieri della Royal Air Force, approfittando della luna piena, sganciarono sull’abitato 33 tonnellate di bombe nel tentativo di colpire il ponte ferroviario che passava sopra l’abitato, questi fu solo danneggiato e prontamente ripristinato, ma il 90% delle case furono coinvolte e vi furono 75 morti e oltre 50 feriti.
Il bombardamento fu ripetuto ben più pesante 15 giorni dopo da diverse squadriglie americane, il ponte è di nuovo danneggiato e ben presto ripristinato ma il resto della città ulteriormente distrutta.
Il 27 dicembre 20 bombardieri “Wellington” provenienti dalla North African Air Force investono la città con più di 40 tonnellate di bombe che finisce di devastare il centro compreso il Comune, le chiese e l’ospedale, ma in 15 giorni il ponte è riattivato.
La notte del 15 aprile 1944 un sommergibile alleato lanciò 3 siluri contro la costa abitata nel tentativo di colpire il naviglio vicino al porticciolo.
Nei 7 mesi successivi al novembre 1943 vi furono in totale 27 bombardamenti, fino a quello definitivo del 29 giugno quando il ponte fu definitivamente abbattuto da una squadriglia di 28 aerei, le vittime furono in totale 127, oltre 400 feriti, con il 95% degli edifici abbattuti.
CHIAVARI
Alla mattina del 12 maggio 1944 vi fu un bombardamento a tappeto che avrebbe dovuto distruggere il ponte ferroviario tra Chiavari e Lavagna, lo scalo merci ferroviario e i bacini di carenaggio. I 37 aerei alleati che parteciparono all’operazione appartenenti al 456° Gruppo Bombardieri, che partirono dalla base aerea in provincia di Foggia, avrebbero dovuto bombardare gli importanti nodi ferroviari nel territorio di Fidenza, ma essendo l’obiettivo coperto da nebbia vennero dirottati sul ponte ferroviario di Chiavari.
Furono sganciate 370 bombe per un totale di 93 tonnellate di esplosivo che colpirono l’area compresa da piazza Roma, corso Dante, corse Buenos Aires e via dei Devoto tra Chiavari e Lavagna.
Rimasero uccise 83 persone, i più giovani erano 3 bimbi di soli 3 anni il più anziano era di 83 anni.
La relazione della missione da parte alleata afferma la piena riuscita della stessa parlando della distruzione del ponte e dello scalo merci ferroviario, omettendo le distruzioni vicine al fiume considerandole semplici danni collaterali.
RAPALLO
Il 27 luglio 1944 fu bombardata anche per la prima volta Rapallo, a cui seguirono Portofino Mare, Paraggi, Santa Margherita con Sestri Levante.
ZOAGLI
Il 27 dicembre 1943 vi fu un bombardamento pianificato dalla RAF al fine di distruggere il ponte e la linea ferroviaria a cui seguirono nel 1944 altri 2 bombardamenti che rasero al suolo la restante parte del paese. Il 19 maggio 1944 verso le 9,00 vi fu il secondo bombardamento con 12 aerei che bombardarono nuovamente la cittadina, il 20 giugno 1944 il terzo bombardamento 18 bombardieri colpirono nuovamente il ponte ferroviario e il resto delle abitazioni.
Il bombardamento del 27 dicembre iniziò con l’allarme che suonò verso le 13,30, la popolazione non fece molta attenzione essendovi stati già vari allarmi che non avevano avuto conseguenze essendo gli stessi diretti verso altre località.
Quel giorno i residenti osservarono una strana nube accompagnata da un continuo boato proveniente dal mare, uno stormo di bombardieri giunto all’altezza di Portofino Vetta si divise in due formazioni una si diressero su Recco l’altra su Zoagli, solo all’ultimo momento si accorsero degli aerei da cui cadevano tanti puntini neri, in molti pensarono al lancio di volantini invece erano bombe che iniziarono a esplodere.
Vennero utilizzati nel bombardamento 26 bombardieri ( B25) che sganciarono decine di ordigni del peso di 450 kg ognuno, l’attacco durò circa mezz’ora tra l’avvistamento e le esplosioni, furono distrutti: il Municipio, la Chiesa parrocchiale di San Martino, l’Ospedale civico e numerose case. Furono uccisi in totale 60 civili di cui 44 residenti tra cui l’arciprete di Zoagli Don Agostino Cuneo.
Anche nella Prima Guerra Mondiale vi furono bombardamenti lungo la costa, al fine di eliminare i collegamenti tra Genova e La Spezia da parte di navi cannoniere e sommergibili austriaci che colpivano col cannone di bordo.
SESTRI LEVANTE
Il primo bombardamento aereo avvenne il 1 dicembre 1943 esso fu condotto dal 42° Bomb Wing con bombardieri Marauders che presero di mira lo stabilimento della FIT e il litorale dove era collocato un distaccamento tedesco, ci furono circa 30 morti e oltre 50 feriti, furono inoltre parzialmente danneggiati lo scalo di smistamento e la stazione ferroviaria.
Il 15 marzo 1944 vi fu il primo bombardamento del cantiere navale di Riva Trigoso quando 10 Spitfire inglesi pilotati da aviatori americani e provenienti dalla base di Borgo in Corsica sganciarono 20 bombe da 125 kg l’una, avendo volato in cerchio lontani sul mare prima di procedere all’attacco gli operai e gli abitanti pensarono ad una semplice azione dimostrativa, vennero quindi colti di sorpresa e al termine dell’incursione si contarono 18 morti, di cui 15 del solo cantiere, 40 i feriti, 5 case distrutte e 8 danneggiate.
Il 1 aprile 1944, 12 B26 sganciarono sul cantiere e le officine di Riva Trigoso 86 bombe da 500 libre da un’altezza di 10.000 piedi, di queste 8 bombe cadono in ritardo a causa di un’avaria al congegno di sgancio, rimangono danneggiati sugli scali 9 scafi, di cui 2 grosse navi in costruzione, oltre le officine.
Nella notte tra il 3 e il 4 settembre 1944 i Beauftghter del 272° Squadrone attaccarono i trasporti truppe costruiti nei Cantieri del Tirreno su progetto tedesco utilizzati per il trasporto lungo la costa di rifornimenti e uomini verso Genova.
Infine il 6 gennaio 1945, 6 cacciabombardieri P-47 appartenenti all’86° Gruppo, bombardarono il porto di Sestri Levante.
Accanto a Sestri Levante fu bombardata anche Moneglia per il suo ponte ferroviario, i bombardamenti avvennero il 14 e 29 giugno 1944, si ripeterono il 1 novembre 1944, fu distrutto parte del centro storico attorno all’obiettivo.
INCURSIONI DEI COMMANDO
L’O.S.S. (Servizi Segreti) istituiti nel giugno del 1942 organizzarono nel primo semestre del ’44 due operazioni di commando al fine di far saltare le gallerie ferroviarie tra Genova e La Spezia.
La prima missione denominata in codice Ginny 1 fu tentata nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 1944 quando 15 commando sbarcarono sulle spiagge del comune di Framura, non riuscendo a individuare il tunnel ed essendosi accorti di essere sbarcati nel punto sbagliato annullarono la missione.
La seconda missione denominata Ginny 2 avvenne il 22 marzo 1944, lo sbarco avvenne lontano dall’obiettivo pertanto la missione fallì dopo due giorni dallo sbarco il commando venne catturato e tutti furono fucilati a La Spezia il 26 marzo per ordine del comandante del LXXV Armee – Korps , generale Anton Dostler.
LA SPEZIA
Già nel settembre 1941 vi furono dei bombardamenti ma solo nel 1943 crebbero di intensità, concentrandosi.
Un primo bombardamento avvenne il 4 febbraio, ripetendosi il 14 – 15 febbraio con la prima vittima, ben più pesanti furono i bombardamenti del 13 – 14 aprile e del 18 – 19 aprile.
Furono distrutti o gravemente danneggiati il Municipio in piazza Beverini, l’ospedale civile e la Cattedrale, oltre l’Arsenale, il porto, le fabbriche e buona parte della città, venne anche affondato il cacciatorpediniere Ardito.
Seguirono i bombardamenti del 6 giugno e del 23 – 24 giugno, quest’ultimo fu il primo bombardamento pendolare della Seconda Guerra Mondiale che partito dall’Inghilterra colpì il 16 giugno la fabbrica Zeppelin a Friedrichshafen in Germania per atterrare in Algeria, rifornirsi e ripartire in 52, lasciati 8 aerei a terra per riparazioni, per La Spezia dove danneggiarono il deposito di carburanti e di armi, ritornando in Inghilterra senza perdite.
Con l’8 settembre i bombardamenti non cessarono e la città venne nuovamente colpita in aprile e maggio 1944, alla fine della guerra il bilancio totale delle vittime risultò essere di 182 persone, un numero ben più alto avrebbe potuto essere se non vi fossero stati una serie di rifugi antiaerei che accolse la popolazione.
BOMBARDAMENTI NELL’ENTROTERRA
Anche l’entroterra subì bombardamenti con riferimento allo stazionamento di reparti militari con particolare riferimento alla Div. Monterosa della RSI su indicazione di informatori, missioni dell’OSS e partigiani, si ricordano al riguardo il bombardamento di Borzonasca (Genova) del 1 settembre 1944 e di Borghetto di Vara ( La Spezia) nel gennaio 1945, ma anche Ronco Scrivia e Busalla furono attaccate varie volte tra il luglio 1944 e il marzo 1945 dai cacciabombardieri Thumderbold
RIVIERA DI PONENTE
VARAZZE
Varazze fu bombardata 5 volte, il 10 novembre 1943, il 13 giugno 1944, il 19 agosto 1944 e il 22-23 marzo 1945, ma è quello del 13 giugno 1944 che è rimasto nella memoria collettiva per gli effetti disastrosi sulla popolazione.
I bombardamenti del giugno e agosto avevano il fine di impedire il trasferimento dei reparti tedeschi verso la Provenza e di confondere sul punto di sbarco tra la Francia meridionale e la Liguria.
Alle 7,10 circa della mattina del 13 giugno 1944 una squadriglia di cacciabombardieri alleati, volando a bassa quota, arrivarono dal mare e sorvolata la vallata del Teiro verso nord ripiegarono verso il ponte della ferrovia iniziando a bombardare.
Solo una bomba prese il terrapieno della strada ferrata, le altre bombe centrarono l’abitato causando 51 morti, si parla anche di 70 morti contando i decessi successivi, e furono centrate 38 abitazioni.
SAVONA
Il bombardamento più importante fu quello del 30 ottobre 1943 in cui 156 aerei angloamericani si presentarono sul cielo di Savona e tra le 11,47 e le 13,32 bombardarono il porto distruggendo lo stabilimento dell’ILVA, alcune altre officine e rendendo inservibile parte del porto.
I danni sulle abitazioni non furono estese come in altre occasioni, tuttavia al termine del bombardamento risultarono 116 morti, centinaia di feriti e circa 3.000 senza tetto.
SANREMO
La città fu bombardata circa 70 volte, il primo avvenne il 13 giugno 1940 da parte della flotta francese e l’ultimo avvenne da parte alleata il 25 aprile 1945.
Fino all’estate del 1943 non vi furono altri bombardamenti, la situazione peggiorò nel 1944 con un primo bombardamento l’8 gennaio 1944 a cui seguirono quelli del 21 aprile 1944, 28 luglio 1944, 31 luglio, dell’11 agosto, del 10 settembre, del 6 ottobre e del 31 dicembre 1944.
In data 20 ottobre 1944 vi fu un bombardamento navale particolarmente violento che fece esplodere un deposito di munizioni tedesco al mercato dei fiori dentro la città.
Anche 1945, negli ultimi 4 mesi videro una serie impressionante di bombardamenti: 5 a gennaio, 16 a febbraio, 7 a marzo, 6 ad aprile.
IMPERIA - VENTIMIGLIA e il retroterra del Ponente
Vi furono su Imperia 14 bombardamenti che coinvolsero i ponti, il porto e le industrie, altri 9 bombardamenti avvennero su VENTIMIGLIA in cui furono colpite la ferrovia e le strutture militari, infine altri 2 bombardamenti riguardarono TAGGIA ove furono presi di mira le strutture ferroviarie.
Le incursioni iniziarono il 23 dicembre 1943 furono colpite decine di case con circa 70 morti e 200 feriti.
Oltre i capoluoghi della costa furono colpite altre cittadine del litorale dell’entroterra tra cui VADO, VARIGOTTI, FINALE, TOIRANO, PIETRA LIGURE, ancora più a levante ALBISSOLA, CELLE e ARENZANO.
Particolarmente importante fu l’incursione si TOIRANO del 12 agosto del 1944 con il fine di impedire il passaggio verso la Provenza ai tedeschi in previsione dello sbarco alleato.
I bombardamenti avvenivano su aree più vaste per impedire ai tedeschi il reale obiettivo, bisogna tenere presente che TOIRANO fu bombardata per 5 volte.
Relativamente alla missione del 12.8.44, questa fu eseguita da 28 B17 del 463° Gruppo, questi decollarono da Foggia alle 8 della mattina, si disposero in 4 formazioni da 7 apparecchi ciascuna e si unirono allo sciame di 500 bombardieri che si dirigevano verso il Nord-Ovest, usarono bombe da 500 libbre composte da una miscela di T4 e tritolo atte a demolire difese in calcestruzzo armato, alla fine dell’incursione risultarono 44 morti.
Altro importante bombardamento avvenne a PIETRA LIGURE il 20 giugno 1944 in cui 18 bombardieri USA con bombe da 250 Kg. bombardarono la cittadina nel tentativo di distruggere i 3 ponti sul torrente Marenola, l’incursione causò 5 morti italiani più un soldato tedesco, con la distruzione di 350 vani del quartiere di Aietta che fu completamente distrutto. Questa incursione fu una delle 30 incursioni a cui fu sottoposta PITRA LIGURE.
GENOVA
La notte del 22 ottobre 1942 vi fu il primo attacco secondo le direttive elaborate il 14 febbraio 1942 dal capo di stato maggiore della RAF sir Charles, secondo le quali i bombardamenti dovevano estendersi dagli obiettivi militari a tutti gli agglomerati urbani, tesi propugnata dal maresciallo Arthur Harris dell’area “bombing”.
L’obiettivo era la città con epicentro il Palazzo Ducale, 107 bombardieri Lancaster con la luna piena per circa 1 ora lanciarono 91 tonnellate di bombe incendiarie e 89 tonnellate di bombe dirompenti, le perdite approssimative furono di almeno 39 morti e 200 feriti, furono danneggiati in modo grave tra l’altro S. Agostino, San Salvatore, S. Stefano, N.S. delle Vigne, Palazzo reale, Palazzo Spinola i Palazzi del ‘200 in piazza S. Matteo, Palazzo S. Giorgio, Palazzo Tursi, Palazzo che lanciarono oltre 100 tonnellate di esplosivo colpendo tra l’di Pammatone, Sarzano, Villetta De Negro, Sottoripa e l’Ospedale Galliera.
Nella successiva notte del 23 ottobre 1942, una formazione di 112 quadrimotori della RAF bombardarono nuovamente Genova, dove accadde la tragedia delle Galleria delle Grazie ove si contarono 354 vittime, fu colpita anche per la prima volta la Chiesa Dell’Annunziata, colpita nuovamente dalle fortezze volanti americane il 7 novembre 1942 e il 29 ottobre 1943.
Per errore a causa del cattivo tempo i bombardieri colpirono anche Vado e Savona scambiandola per Genova, dalle macerie furono estratti 27 corpi.
Altri bombardamenti seguirono nei giorni 6, 7 , 13 e 15 novembre 1942, il primo attacco fu condotto da 65 aerei della RAF che colpirono tra l’altro la Chiesa romanica di S. Donato, il Palazzo Cattaneo, Villa Pallavicini e la Villa Bombrini ad Albaro.
Nell’attacco del 7 novembre 1942, 143 aerei ripeterono l’attacco sganciando 114 tonnellate di bombe esplosive e 128 di bombe incendiarie, colpendo tra l’altro il Molo, Sottoripa, Via Garibaldi, Piazza dell’Annunziata, Albaro, Sturla e Carignano, gli incendi durarono per due giorni.
Il giorno 13 novembre 1942, 76 aerei arrivarono su Genova, di questi 20 si diressero sugli stabilimenti Ansaldo di Sestri, gli altri bombardarono il centro di Genova, sganciando in totale 120 tonnellate di bombe, nel successivo 15 novembre altri 70 aerei sganciarono 76 tonnellate di bombe esplosive e 30 tonnellate di bombe incendiarie, i bollettini di guerra parlarono di 28 aerei nemici abbattuti.
Le 7 incursioni aeree colpirono 7683 edifici e provocarono 500 vittime tra i civili, vi furono oltre 60.000 sinistrati, oltre 100.000 persone si erano ormai trasferite fuori dalla città.
Dal dicembre 1942 al dicembre 1943 la città non subì attacchi aerei i bombardamenti ripresero il 16 luglio 1943, il 7 agosto 1943, 70 bombardieri della RAF bombardarono l’area del porto con 170 tonnellate di bombe, mentre anche Torino e Milano anche quella notte venivano bombardate, sotto le macerie rimasero oltre 100 vittime.
Tra agosto e novembre 1943 la città subì 5 gravi bombardamenti in agosto, 3 a ottobre (21,29 e 30), e 1 l’8 novembre, gli edifici privati colpiti furono 3.678.
Tra gennaio e marzo 1944 vi furono 16 allarmi aerei , i bombardamenti si estero dal centro alla periferia della città, l’11 marzo il fuoco si concentrò su Cornigliano con 10 morti e 30 feriti.
Il 10, 12, 23 e 28 aprile vi furono vari bombardamenti con oltre 20 morti e 50 feriti, il 2, 9, 12 e 19 maggio la città fu nuovamente bombardata il 2 maggio insieme a La Spezia, il 12 maggio insieme a Lavagna e Chiavari, gli edifici colpiti arrivarono a 12.000.
Il 28 maggio fu bombardato il porto e i depositi della Marina tedesca, il 4 giugno furono bombardate le delegazioni di Ponente.
Nel mese di giugno furono bombardate: Sampierdarena, Voltri con 73 morti, Cornigliano con 93 morti e Sori, a queste 5 incursioni seguirono tre incursioni nel mese di luglio che colpirono in particolare Sampierdarena ed il Porto, ne seguirono 16 in agosto e 7 in settembre.
Nel mese di luglio vi furono 3 incursioni in particolare su Sampierdarena e il porto, ne seguirono 16 in agosto e 7 in settembre, l’affondamento del cacciatorpediniere Freccia in porto causò la morte di 180 uomini.
Il 4 settembre sulla città vennero sganciate 490 tonnellate di bombe che in porto colpirono 4 sommergibili, 2 cacciatorpediniere tedesche, 2 corvette e 2 rimorchiatori militari.
A gennaio del 1945 ripresero i bombardamenti sulla città con 11 attacchi nel mese di gennaio, 4 a febbraio, 3 a marzo e infine 7 ad aprile, furono usati prevalentemente i cacciabombardieri Thunderbolt più veloci e precisi.
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WikipediA, Operazione Bellicose - Bombardamento aereo su Savona del 30 ottobre 1943;
R. Cappato, Zoagli ricorda i bombardamenti della Seconda guerra mondiale dopo ottantuno anni : “In cielo tanti puntini neri”, www.piazzalevante.it ;
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M. Gioannini, I bombardamenti aerei sull’Italia. Politica, Stato e società (1939 -1945), Il Mulino 2012.
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