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venerdì 25 settembre 2020

Riflessioni sulla Grande Guerra. Il Primo anno di guerra

APPROFONDIMENTI
La prima guerra mondiale
Nota di sintesi

SINTESI DEL 1915
Cadorna, in questo periodo diede quattro grandi battaglie; nessuno da parte avversaria può, meglio del Krauss, precisarne le caratteristiche. «Le truppe del Carso, egli ricorda, nei combattimenti preliminari dal 6 al 22 giugno, dovettero respingere quarantuno attacchi; nei sedici giorni poi della grande battaglia (dal 23 giugno al 7 luglio) dovettero respingere ottantasei pericolosi attacchi. Molti di questi attacchi portarono, dopo il permanere di intere unità sotto il fuoco d'artiglieria pesante dietro cattivi ripari, a mischie a corpo a corpo. In frequenti lotte di ore ed ore, ovvero in contrattacchi notturni, fu necessario respingere il nemico penetrato nelle nostre linee. Questa battaglia sarà sempre, per le truppe che vi hanno partecipato, di massimo onore. Col loro sangue dovettero difendere ogni zolla e lo fecero. L'alto comando potè soltanto far arrivare il più presto possibile le riserve delle altre fronti e sostenere e lodare la fermezza delle truppe. Durante la 1° battaglia dell’Isonzo si combattè accanitamente anche al XV corpo d’armata (fronte monte Nero-Tolmino)».
Le truppe austriache meritarono certamente la lode del loro capo di stato maggiore, ma i dati di fatto esposti rendono degne di ugual lode le nostre truppe, quando si pensi alle già descritte condizioni del terreno e dei mezzi. L’«Osterreichisch-ungarische Kriegs-berichte» pubblicato a Vienna durante la guerra, circa le prime due battaglie dell’Isonzo dice tra l’altro: «molto preoccupanti erano i progressi della fanteria italiana nel settore meridionale del Podgora. Alla sera del 3 luglio il nemico aveva guadagnato una linea rafforzata la quale era distante appena 180 passi dai nostri reticolati  . . . .
« . . . di notte gli zappatori avanzavano strisciando con tubi ripieni di esplosivi per aprire varchi. Essi (questi eroi, direi io) pagarono per lo più con la vita il loro proposito e questo era il sistema corrente». La stessa relazione descrive altri esempi avvenuti anche in pieno giorno durante questa battaglia: «un ufficiale del genio si portò strisciando verso le ore 16 sino ai reticolati. Egli vi cacciò dentro un tubo pieno di ecrasite e riuscì a farlo esplodere. L’ardimento gli costò la vita, ma il risultato fu troppo limitato per consentire un nuovo attacco».

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