DIBATTITI
Redazionale
Documento redatto in data 17 agosto 1945,
dal
maggiore medico prof. Luigi Cabitto, sanitario del Compound 4 del Campo di
Hereford (Texas),
e
dal gen. Nazzareno Scattaglia, intermediario dello stesso
Campo,
inviato il 25 dello stesso mese
all'Ambasciatore d'ltalia a Washington,
Alberto Tarchiani,
e per conoscenza alla Delegazione americana della Croce
Rossa Internazionale.
Nella mia qualità di sanitario di questo
Compound è mio dovere riferire alla S. V. la scarsa alimentazione dei
prigionieri e sui pericoli che ne possono derivare, affinché la S.V. nella sua qualità di
Fiduciario rivolga adeguato reclamo alle Autorità competenti. In linea generale, tutti indistintamente i
prigionieri del Compound 4 sono diminuiti notevolmente di peso,
diminuzione che varia da 15 a
5 chilogrammi
per persona. E' da ritenere che tale diminuzione sia, quale media, di 10 chilogrammi . La scarsità e quasi assenza totale dei grassi
(un grammo di olio ed una decina di grammi al giorno di strutto per persona)
rende difficoltata la funzione intestinale. Le stitichezze sono molto frequenti ed
ostinate, ed il ristagno di feci nell'intestino causa l'assorbimento di
sostanze tossiche del tipo delle ptomaine, e conseguenti fatti di
intossicazione. Le funzioni cardiache sono in molti prigionieri assai
precarie (toni prolungati - toni ottusi - soffi anemici - tachicardie
parossistiche - frequenti svenimenti - fatti di astenia) tanto che se
sopravvenisse qualche malattia endemica od epidemica anche non di grave entità,
potrebbe esservi insufficienza di resistenza organica da dare una mortalità
notevole. Non pochi prigionieri di età giovanile presentano disturbi
polmonari che, se fino ad oggi non possono classificarsi quali specifici, devono
tuttavia ritenersi del tipo "pretubercolare". E non si tratta qui di predisposizione
"congenita" o da vecchia data "acquisita" ma di una
predisposizione specificatamente determinata da una protratta denutrizione, e
quindi da una diminuzione generale di resistenza dell'organismo a qualsiasi
genere di malattia, a qualsiasi tipo di bacillo e specialmente al bacillo di
Koch per la sua diffusione e per la sua caratteristica resistenza quando si
trovi in un organismo, è uno dei bacilli che più facilmente possono determinare
una situazione nettamente patologica. Né è possibile tentare con
opportuni medicamenti di migliorare le situazioni organiche, poiché
all'infermeria del Compound vengono assegnate settimanalmente di medicine
adatte contro queste forme di malattia, solo sei fiale di gluconato di calcio
per quasi 900 prigionieri del Campo 4. La scarsità e la monotonia di viveri
causano anche numerosi disturbi a tipo neuritico che potrebbero, almeno
parzialmente, venire curati con vitamina B1. Ma anche questo medicamento viene
assegnato all'infermeria in scarsissima quantità. In altri tempi era
concesso comperare alla "cantina" del campo preparati vitaminici; ora
tale concessione venne abolita. Ho presentato diversi
"predisposti" all'ufficiale medico dell'ospedale americano perché
almeno a costoro venisse assegnato un vitto migliore, ma mi fu risposto che
nulla si poteva fare in loro favore. II colonnello americano Comandante del
Campo avrebbe dichiarato che, secondo gli ordini ricevuti da Washington, dovrebbero
venire assegnati ai prigionieri non lavoratori viveri di almeno 2.500 caIorie
quotidiane. Un tenente colonnello che il giorno 15 agosto 1945 ispezionò
il nostro campo, mi confermò questo nostro diritto, diritto del resto che la
nostra Patria paga in moneta sonante. Ora, questa cifra di 2.500 calorie
è stata in due mesi e mezzo solo rare volte raggiunta, mentre spesso si scese
anche a 1.500 - 1.600 calorie. Dalle cifre da me dedotte a
seconda della tabella di Messini (Trattato di terapia clinica - U.T.E.T. 1942)
basata su ricerche del Messini stesso e di altri autori, quali Mottazzi -
Pugliese - Rondoni - Greppi - Zoia - Atwater and Woods - W. Noorden - Koering,
la media delle calorie giornaliere assegnateci nel mese di giugno 1945 è di
2.142,33; mentre quella di luglio è di 2.096. Senza tenere conto che una
parte delle verdure (cavoli-patate) è spesso guasta e deve venire quindi
gettata, e che ciò che ci viene somministrato quale carne consiste in ossa
sapientemente spolpate (estrema parte del piede di maiale - colonna vertebrale)
che non possono assolutamente più dare che pochissime calorie quando le si
faccia bollire a lungo. II loro contenuto di albumine e di grassi è quindi
minimo e praticamente trascurabile. Per maggiore precisione, allego una
tabella dei viveri assegnati nella prima quindicina di agosto 1945, la cui
media è di calorie 2.107,2 giornaliere. E' pertanto evidente che la
media va continuamente abbassandosi, ed è altrettanto evidente che il Comando
americano del Campo ci sottrae abusivamente una non piccola quantità di viveri.
Ora, se si considera con i più quotati Autori che per un ammalato degente
continuamente a letto sono necessarie da 1.700 a 1.800 calorie
quotidiane, è facile dedurre che continuando con questa grave scarsità di viveri,
si avranno gravi depauperamenti organici, tali da portare a conseguenze spesso
irreparabili e talvolta anche letali. Inoltre, i prigionieri del campo devono
provvedere alla confezione dei viveri, alla lavatura biancheria, alla pulizia
degli alloggiamenti, per cui il loro consumo di calorie va elevandosi -e non di
poco - al di sopra delle 2.000 calorie. La Convenzione di Ginevra
raccomanda che i prigionieri vengano messi in condizioni di coltivare gli
sports. Ora, per questa estrema restrizione di viveri, ogni sport venne
abolito, si che il Comando americano stesso ha ritenuto inutile tenere ancora
aperto il campo sportivo. Ritengo che - anche per la elevata altitudine
del campo - il consumo minimo per persona salga a 2.300 grandi calorie al
giorno adeguatamente divise nel necessario fabbisogno di carboidrati, albumine,
grassi. Ora, finché l'organismo ha in sé delle riserve, si avranno solo
dei dimagramenti senza conseguenze, ma, finite le riserve, avrà inizio
un'autodigestione che colpirà il fegato, i muscoli, il cuore ed infine anche il
cervello. Si avranno allora i segni caratteristici della cachessia da fame, con
tutte le sue gravissime conseguenze. Noi siamo giunti ora a questo punto, come
è dimostrato dalle frequenti neuriti gastro-intestinali, dalle comuni
vertigini, dagli svenimenti, dai disturbi intellettuali che - sinora - si
rivelano con gravi debolezze della memoria ed eccessiva difficoltà ad
apprendere. E' pertanto mio preciso dovere insistere presso la S.V. perché nella Sua qualità
di "fiduciario" del campo n° 4, faccia conoscere la situazione di
questi italiani agli Alti Comandi Americani, all'Ambasciatore d'ltalia, alla
Croce Rossa Internazionale, al Nunzio Apostolico, facendo rilevare come fra
breve tempo non sarebbe più facile ricorrere ai ripari, ma si restituirebbero
alla Patria degli individui tarati e non più idonei al duro lavoro di
ricostruzione che ci attende. Che le condizioni di vita di questo Campo
n° 4 siano gravemente insufficienti, è comprovato dal fatto, constatato dal
sig. Colonnello americano che procedette all'ispezione del 15 agosto, che le
mense delle compagnie somministrano come cibo perfino le bucce di patate
confezionate a mo' di frittata, e dal fatto che molti ufficiali tra cui per
citare il nome, il conte Foscari, si cibano di grilli e cavallette che fanno
friggere nell'olio minerale che la "cantina" vende quale
"brillantina" per capelli.
Hereford, Texas, 17 agosto 1945.
II Sanitario del Compound
Luigi
Cabitto
Professore dottore maggiore medico.
Nessun commento:
Posta un commento