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giovedì 31 dicembre 2015

Trofie Ezzeline, Ippopotami Morali, Parassiti Tronfi: dal 2015 al 2016

E’ prassi che in questo ultimo giorno dell’anno si faccia un bilancio delle attività dell’anno passato e un quadro accennato di quello che si desidera fare nell’anno che sta per nascere.

Incominciamo da questo: il 2016, secondo anno di vita del Centro Studi sul Valore Militare. Gli auguri che si possono fare sono semplici: continuare su quanto fatto nel 1915, cercare di attuare uno o due iniziative che sono già state programmate e, soprattutto, mirare a consolidare le novelle strutture messe in atto. Che si rafforzi, per l’ottavo anno consecutivo il Gruppo Studenti e Cultori con il suo spirito, con la sua passione con la sia giovanile fiducia nel futuro. Che continui ad operare con i presupposti con cui, nel 2009, è nato.  Il Gruppo continuerà a proteggere gli “studenti”  ovvero i giovani che si devono trovare una strada. Per loro cercheremo di rimuovere i soliti ostacoli, proteggendoli dagli sfruttatori occulti ed occasionali, combattendo soprattutto coloro che si beano di annunciare al mondo “che occorre andare verso i giovani, che sono la speranza ed il futuro”. Costoro sono i più feroci conservatori di loro stessi, ed ormai è chiaro, nel nostro gruppo, che sono i primi nemici che un giovane ha. Sono le “Trofie Ezzeline” dei nostri orizzonti.

Per i “cultori” continua la battaglia verso coloro che cercano di progredire nella carriera sfruttando, raccomandandosi, bleffando, passando sopra cadaveri ancora caldi, a tutto danno di chi si comporta con etica e morale ed impegno. Il panorama è,anche qui, noto e non vi sono novità al riguardo. Sono la stragrande maggioranza nella nostra società ed è per questo che la situazione generale è quella che sappiamo: a forza di truffare gli altri come noto, hanno truffato se stessi, creando il deserto per coloro che sono venuti dopo. Roma Capitale, con le vicende del Campidoglio e del Vaticano, sono la “summa” dell’assunto esposto.

Tracciato il quadro di chi abbiamo di fronte, occorre avere mezzi ed equipaggiamenti per passare indenni nelle trappole e nei trabocchetti che a piè sospinto vengono, sempre con nuova inventiva, predisposti. Ancora una volta attenzione al “falsi” MASTER, che in cambio di denaro danno carta straccia e solo promesse che non si manterranno mai. Oltre al denaro perso, il danno maggiore è la perdita di tempo che, come diceva Napoleone, è l’unica cosa che non si può recuperare.

Il quadro è fosco, pessimistico e con poca speranza: ma è la realtà che dobbiamo affrontare. Un augurio che ci vada bene è possibile farlo, ma che questo quadro nel 2016 cambi è impossibile.

E qui veniamo al bilancio 2015. La nostra società ha perso i valori fondanti, quelli che sono il mastice che unisce la società stessa e senza collante tutti sono contro tutti. Un Governo insediatosi un anno fa è responsabile del deterioramento del clima iniziato un anno fa: i toni sono sotto gli occhi di tutti per capire a che livello siamo. Più volte abbiamo discusso di questa aberrante situazione e non è cambiato nulla, se non peggiorato. La conseguenza e che siamo in un contesto che, appena creai qualche cosa di utile, positivo, interessante, diviene appetibile a chi non sa creare altro che deserti o non sa creare nulla.

Con i nostri criteri abbiamo creato qualche cosa, ma come in passato questo che stiamo creando fa gola, quindi, ai soliti noti ippopotami morali e parassiti tronfi. Quando accettammo di creare il CEsVAM mettemmo in bilancio anche questo: prima o poi, a realizzazioni effettuata, si presenteranno di nuovo questi ippopotami e questi parassiti oltre alle sempre presenzti Trofie Ezzeline.. Qualcuno di noi espresse delle perplessità a questa nuova avventura, ricordando il Centro Studi sulla Prigionia, avviato nel 1995 e cinque anni dopo, ben avviato e dopo convegni, congressi e libri, alla grande evaporò alla gloria dei cieli, e miseramente ritornato in breve al nulla di come l’avevano trovato grazie ad un noto, ben individuato esemplare di cui sopra. Per fortuna che poi qualcuno ci ha messo le mani ed è stato salvato.
Qualcun altro riportò le vicende note di Storia in Laboratorio osteggiata perché nella sua struttura impedisce di andare a fare la “Trofia Ezzelina” nelle scuole, ma vuole i ragazzi protagonisti. Altri le altre vicende ancora più note, che però ci hanno permesso di uscire da un pantano che ci faceva avanzare con difficoltà, liberandoci da Trofie, ippopotami e parassati. E’ sotto gli occhi di tutti per  questo esempio che senza di noi tutto è sprofondato: chi credeva di essere tutto e non era, e non è, nulla. Tranne i soliti pranzi a spese di altri non hanno saputo organizzare e realizzare. D’Andrè cantava che dal letame può nascere un fiore: in questa circostanza nemmeno questo.
Rimangono le perplessità che poco più di un anno fa nutrivamo, ma che siamo riusciti a contenere con il procedere cauto e circospetto. Però rimangono. Saranno le valutazioni “ in the middle” riguardo il 1 numero di “Quaderni” e gli altri sensori predisposti che ci diranno l’esatta dimensione di queste perplessità. Ma si è pessimisti. Gli ippopotami morali e i parassiti tronfi sono pronti: già hanno annunciato il loro arrivo con le rutilanti loro medaglie e medaglioni, con i loro roboanti titoli annunciantesi a chi non li conosce, con le loro opere sbandierate ai quattro venti frutto di schippi e furti come il noto libro “a cura di”, vaganti nel deserto della loro inconcludenza, tra le macerie delle nostre realizzazioni, splendide realizzazioni frutto del volontariato reale, che in loro mani, per invidia falsa competizione ed altro, sono diventate solo polvere.
Si annunciano con titoli roboanti, ma dietro vi è il nulla della loro incapacità

Noi realizziamo, loro distruggono; noi troviamo soluzioni, loro portano solo giustificazioni, noi troviamo risorse, loro piangano, pietiscono e questuano quatto soldi per finanziare la loro supponenza e vanità.

Ma questa volta li aspettiamo, come si conviene.
Li aspettiamo ed useremo tutte le armi, iniziando dal narrare la loro storia di ippopotami morali e parassiti tronfi, affinchè questa volta  i loro corni sbattano contro il granito del nostro senso di appartenenza, dei nostri valori, del nostro modo di rapportarci agli altri.

Il Valore Militare è un bene  a cui la nostra società non può fare a meno. E noi lo proteggeremo perché è sempre tempo di dare battaglia contro questi promettitori di niente, contro questa “ lordia”, come dice Montalbano, che incarnano.

L’augurio è questo: pur con poche speranze, auguriamoci che il 2016 sia anno che ci tolga qualche soddisfazione a danno di questi ippopotami morali e parassiti tronfi..


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