DIBATTITI
Massimo Coltrinari
Ufficio Autonomo Reduci da prigionia di Guerra e
Rimpatriati nella sua fase
iniziale dovette superare notevoli difficoltà, soprattutto in relazione alla
grossa confusione esistente in tema di rimpatri.
Le autorità Alleate, che di
fatto comandavno in Italia, appellandosi alle Istruzioni Amministrative della
M.M.I.A., i quali testualemte recitavano:
“ Gli individui che sono stati mebri del passato
esercito italiano sono considerati sivili fino a che essi non siano stati
arruolati o richiamati secondo la procedura militare italiana attuale”.
Queste attestazioni applicative quindi non riconoscevano la qualità di
“militari” ai rimpatriandi, cosa in palese contrasto con la realtà. Di
conseguenza essendo i ripatriandi “civili”, le organizzazioni che li dovevano
accogliere non dovevano essere militari e ma organizzazioni con personale
civile.
Nella primavera del 1945 il compito principale
dellìUfficio Autonomo fu quello di sottrarsi da ogni influenza o competenza di enti non Militari e trattare
direttamente con
Nelle stesso tempo l’Ufficio Autonomo ha chiesto
aiuto ed assistenza ad altri Enti, quali
L’azione dell’Ufficio Autonomo sul campo si è
materializzata con la creazione di Centri Alloggio, che non erano altro che i
vecchi campi contumaciali, ma che per ragioni di opportunità e psicologiche
cambiarono nome, in corrispondenza dei
principali porti e passi di frontiera. L’Organizzazione dei Centri Alloggi
provvedeva a ricevere, assistere, vettovagliare, amministrare, immatricolare,
smistare i reduci. In particolare queste operazioni erano fatte tenendo in
evidenza la provenienza dei reduci, ovvero da campi di concentramenti; vi si
tentava di dare una calda accoglienza a chi aveva tanto sofferto, cercando di
smussare o eliminare quegli aspetti burocratici che spesso sono più deleteri di
ogni altra cosa.
Per lo smistamento si creavano ogni categoria
(civili, militari dell’esercito, marina, aeronautica, guardia di finanza,
carabinieri, ecc,) destinazioni “ad hoc, presso le organizzazioni di competenza.
L’Ufficio Autonomo, nell’aprile 1945, creò a Milano
un suo Distaccamento chiamato Delegazione di Milano, che nel suo massimo
sviluppo impiegò 2100 Militari e 1070 impiegati civili
I criteri che sotenne l’opera dell’Ufficio Autonomo
sono stati:
-
nessun ostacolo o remora al rimpatrio dei reduci
-
massima accelerazione ad ogni pratica per il rimpatrio
-
massima assistenza possibile in termini materiali
Questi criteri sono stati contrastati da oggettive
difficoltà, quali da esempio la carenza di mezzi di trasporto, la cui priorità
era assegnata ai rifornimenti ed ai avvicendamenti dei reparti e da fattori
contingenti, quale ad esempio la necessità, per l’Inghilterra. Di utilizzare
nei lavori di campagna nel regno Unito, la mano dìopera dei prigionieri italiani,
considerata pregiata, sino a che non è stato possibile sostituirla con aliquote
di prgionieri tedeschi.
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