Cerca nel blog

mercoledì 4 novembre 2020

IV Novembre 1918 Ricordando la Vittoria IV

ARCHIVIO

Nella Battaglia di Vittorio Veneto

La ferrea 12a Armata. — Vanno ricordate, per l’ardimento e il valore dimostrato nella gagliarda lotta vittoriosamente sostenuta, superando gravi difficoltà ed aspre resistenze, la 23a Divisione francese che coi suoi reggimenti 78°, 107°, 138°, conquistò le alture a nord ovest di Valdobbiadene ; la 70a divisione italiana con le brigate Re (1°-2°) e Trapani (149°-150°), che in sette giorni di aspri, cruenti combattimenti espugnarono sulla destra del Piave il sistema fortificatorio costruito a difesa della stretta di Quero, catturando numerosi prigionieri, molti cannoni e mitragliatrici e infliggendo al nemico perdite gravissime; la 52a divisione, e segnatamente i battaglioni Bassano, Verona, Stelvio, Tirano, Morbegno, M. Baldo, Sette Comuni del I Raggruppamento ; i battaglioni Vestone, Spluga, Valtellina del II Raggruppamento; la 742a compagnia mitragliatrici, che, fianco a fianco con la 23a divisione francese, varcarono il Piave, respinsero il nemico dalle fortissime posizioni di riva sinistra, espugnarono M. Cesen, difeso da ostinate retroguardie, ridiscesero al Piave a monte di Feltre, e, trovato il ponte di Busche distrutto, varcarono il fiume con passerelle improvvisate, continuando instancabili a incalzare il nemico.

Il vigile e fiero Corpo di cavalleria. — Tutte le truppe componenti il corpo di cavalleria meritano essere segnalate. Degni di particolare menzione sono i seguenti reparti:

II° brigata, coi suoi reggimenti Genova Cavalleria (4°) e Lancieri di Novara (5°);

i reggimenti: Savoia Cavalleria (3°), Lancieri Vittorio Emanuele (10°), Cavalleggeri di Sa-luzzo (12°), di Monferrato (13°) e Guide (19°); Lancieri di Mantova (25°) e di Vercelli (26°);

le batterie a cavallo, e segnatamente la 2a e la 4a batteria, il I° gruppo bersaglieri ciclisti (battaglioni IV, V e XII);

la 7a e l’8a squadriglia autoblindomitragliatrici;

la 1a, 2a e 3 a Sezione da ponte per cavalleria.

 

I fedeli e saldi Carabinieri Reali. — Impavidi, come sempre, al loro posto di dovere, nell’ infuriare della battaglia, forti delle loro eroiche tradizioni i carabinieri reali furono costante esempio di alto senso di abnegazione e, cogliendo con entusiasmo l’occasione di partecipare direttamente al combattimento, diedero prove di fulgido valore.

 

I gloriosi rappresentanti dei popoli oppressi. — Il reggimento Esploratori Czeco-slovacchi (39°), fin dal Marzo impiegato in prima linea a nuclei dalle varie armate italiane, combattè valorosamente anche in questa battaglia.

La Compagnia volontari romeni, aggregata alla 8a Armata, meritò encomio solenne per le magnifiche prove di bravura date, concorrendo alla rotta del comune nemico.

 

Nessun commento:

Posta un commento