DIBATTITI
Al momento della dichiarazione di
neutralità dell’Italia nell’agosto 1914, in Austria crebbe n modo consistente
un atteggiamento ostile verso l’Italia e gli Italiani; questo ricadde sulle
popolazioni di lingua e cultura italiana dell’Impero, che produsse una serie di
misure cautelative verso queste popolazioni. Da una parte si sviluppò
l’Irredentismo, che ebbe testimoni come Cesare Battisti, Fabio Filzi, Damiano
Chiesa e tanti altri tra, dall’altra la diffidenza che Vienna manifestò in modo
concreto verso i sudditi Italiani; questa diffidenza si concretizzò nel
richiamo alle armi di tutti gli italiani soggetti alla mobilitazione generale,
che si tramutò nell’invio nel fronte orientale, contro i russi. I sentimenti di
questi soldati oscillava tra la
passività più accorta e la possibilità di uscire da quella che era una
situazione inaccettabile: combattere con una divisa che non sentivano la loro.
L’unica possibilità era quella di passare nelle fila dei russi, dandosi
prigionieri e poi cercare di ritornare in Italia. Queste vicende sono poco
studiate. La ricerca potrebbe essere condotta anche con la consultazione
dell’Archivio della Guerra di Vienna.
Riferimenti bibliografici: Annibale Moligoni, Avventurosa Odissea di Patrioti Irredenti in Russia, Torino,
Gambino S.A., 1939. Contatti: prigionia@libero.it
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