APPROFONDIMENTI
Fase 3: La carica
della Brigata di Cavalleria Pesante
L’incombenza
dell’avanzata dei Russi verso le difese allestite dal Campbell (appunto la c.d.
“sottile linea rossa”) aveva spinto Lord Raglan, pur nella confusione e con un
certo ritardo dovuto alla non chiarezza della situazione, ad inviare la Divisione di Cavalleria
in supporto a tali difese, attraverso la valle a sud delle alture del Causeway.
Tale movimento, tuttavia, non si concretizzò in un ricongiungimento tempestivo
alle fanterie delle difese esterne di Balaclava, bensì in azioni tipiche di un
combattimento d’incontro. Infatti, il Comandante della Brigata di cavalleria
pesante, James Scarlett, avendo avvistato forze nemiche sulle citate alture
ordinò d’iniziativa una conversione a sinistra per attaccare in salita forze
che avevano già iniziato il movimento in discesa per sorprenderlo sul fianco.
In pratica, l’urgenza della situazione aveva cambiato la priorità della
Brigata. Particolare non trascurabile era il fatto che lo Scarlett non era
affatto a conoscenza della reale consistenza delle forze nemiche che si
apprestavano ad affrontarlo. Ciò probabilmente fu cruciale nella decisione di
lanciare la carica su di esse. Il terreno particolarmente accidentato, che rallentava
l’avanzata e rendeva difficile il coordinamento, portò alla situazione in cui
solo parte della prima linea (i c.d. “300” di Scarlett, in testa allo schieramento)
impattò in prima battuta sugli oltre 2000 uomini avversari. Il fattore cruciale
fu rappresentato dall’intuito dello Scarlett di dover colpire l’avversario
arrestatosi temporaneamente (e probabilmente stupito dall’azzardata manovra dei
Britannici) prima di essere a sua volta investito dall’attacco nemico. A ciò si
abbinò la capacità di sincronizzare la carica in maniera esemplare, che si
abbatté in un improbabile corpo a corpo a colpi di sciabola contro le
soverchianti forze nemiche ferme e a ranghi piuttosto serrati. L’impeto, la
coordinazione e il coraggio ebbero incredibilmente la meglio sugli avversari,
pur senza poter contare su rinforzi immediatamente in afflusso dalla seconda
linea o dalla Brigata Leggera (rimasta arretrata a presidiare posizioni mai
seriamente impegnate).
Si
ritiene, ancora una volta, che la non conoscenza della reale situazione ha
portato alla predisposizione di una carica con una razionalità e precisione
altrimenti inconcepibile. Il caso e, in un certo senso la fortuna decretarono
il successo locale incredibile della Brigata di cavalleria pesante. Il Comando
delle forze britanniche, arretrato in posizione di dominio di quota (sui monti
Sapoune) assistette incredulo (e impotente) a ciò che accadeva, ma aveva una
visione più chiara della situazione, potendo scorgere le reali consistenze
delle forze russe che discendevano in valle per andare incontro a Scarlett.
Lungi
dal voler negare l’eroica ed efficace carica della Brigata di cavalleria
pesante, si osserva come l’iniziativa dello Scarlett sia stata di fatto
innescata da supposizioni false circa la forza nemica sui cui sarebbe
impattato. Ma l’intuito e l’esecuzione sincronizzata e rapida della carica su
un nemico in preparazione hanno ribaltato l’altrimenti prevedibile esito
negativo dell’azione. In questo caso non è azzardato ipotizzare che una chiara
situational awareness non avrebbe consentito un risultato del genere, in quanto
la conoscenza dei reali rapporti di forza avrebbe probabilmente portato lo
Scarlett a desistere e ad attendere rinforzi.
(CONTINUA)
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