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venerdì 26 gennaio 2024

La battaglia di Balaclava (1954) La Carica della Brigata di cavalleria Pesante V Parte

 APPROFONDIMENTI



Fase 3: La carica della Brigata di Cavalleria Pesante

L’incombenza dell’avanzata dei Russi verso le difese allestite dal Campbell (appunto la c.d. “sottile linea rossa”) aveva spinto Lord Raglan, pur nella confusione e con un certo ritardo dovuto alla non chiarezza della situazione, ad inviare la Divisione di Cavalleria in supporto a tali difese, attraverso la valle a sud delle alture del Causeway. Tale movimento, tuttavia, non si concretizzò in un ricongiungimento tempestivo alle fanterie delle difese esterne di Balaclava, bensì in azioni tipiche di un combattimento d’incontro. Infatti, il Comandante della Brigata di cavalleria pesante, James Scarlett, avendo avvistato forze nemiche sulle citate alture ordinò d’iniziativa una conversione a sinistra per attaccare in salita forze che avevano già iniziato il movimento in discesa per sorprenderlo sul fianco. In pratica, l’urgenza della situazione aveva cambiato la priorità della Brigata. Particolare non trascurabile era il fatto che lo Scarlett non era affatto a conoscenza della reale consistenza delle forze nemiche che si apprestavano ad affrontarlo. Ciò probabilmente fu cruciale nella decisione di lanciare la carica su di esse. Il terreno particolarmente accidentato, che rallentava l’avanzata e rendeva difficile il coordinamento, portò alla situazione in cui solo parte della prima linea (i c.d. “300” di Scarlett, in testa allo schieramento) impattò in prima battuta sugli oltre 2000 uomini avversari. Il fattore cruciale fu rappresentato dall’intuito dello Scarlett di dover colpire l’avversario arrestatosi temporaneamente (e probabilmente stupito dall’azzardata manovra dei Britannici) prima di essere a sua volta investito dall’attacco nemico. A ciò si abbinò la capacità di sincronizzare la carica in maniera esemplare, che si abbatté in un improbabile corpo a corpo a colpi di sciabola contro le soverchianti forze nemiche ferme e a ranghi piuttosto serrati. L’impeto, la coordinazione e il coraggio ebbero incredibilmente la meglio sugli avversari, pur senza poter contare su rinforzi immediatamente in afflusso dalla seconda linea o dalla Brigata Leggera (rimasta arretrata a presidiare posizioni mai seriamente impegnate).

Si ritiene, ancora una volta, che la non conoscenza della reale situazione ha portato alla predisposizione di una carica con una razionalità e precisione altrimenti inconcepibile. Il caso e, in un certo senso la fortuna decretarono il successo locale incredibile della Brigata di cavalleria pesante. Il Comando delle forze britanniche, arretrato in posizione di dominio di quota (sui monti Sapoune) assistette incredulo (e impotente) a ciò che accadeva, ma aveva una visione più chiara della situazione, potendo scorgere le reali consistenze delle forze russe che discendevano in valle per andare incontro a Scarlett.

Lungi dal voler negare l’eroica ed efficace carica della Brigata di cavalleria pesante, si osserva come l’iniziativa dello Scarlett sia stata di fatto innescata da supposizioni false circa la forza nemica sui cui sarebbe impattato. Ma l’intuito e l’esecuzione sincronizzata e rapida della carica su un nemico in preparazione hanno ribaltato l’altrimenti prevedibile esito negativo dell’azione. In questo caso non è azzardato ipotizzare che una chiara situational awareness non avrebbe consentito un risultato del genere, in quanto la conoscenza dei reali rapporti di forza avrebbe probabilmente portato lo Scarlett a desistere e ad attendere rinforzi.

(CONTINUA) 




[1]John Sweetman, Eserciti e battaglie 15: BALACLAVA 1854, Edizioni del Prado, 1998, pag. 68

[2] Ibidem.


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