Cerca nel blog

domenica 28 gennaio 2024

La battaglia di Balaclava (1954) Conclusioni e Lezioni apprese VI Parte

APPROFONDIMENTI

Considerazioni conclusive

Dall’analisi degli avvenimenti si possono trarre degli ammaestramenti utili anche ai giorni nostri. Il primo (più evidente) è la necessità assoluta di impartire ordini chiari che non presentino alcun elemento di dubbio, soprattutto se emessi nella c.d. “nebbia della guerra”. Nel dare ordini è importante assicurasi che chi deve eseguirli disponga di un sufficiente quadro di informazioni.

Non meno importante è la scelta del mezzo di comunicazione, che nel caso specifico è consistito nell’affidarlo alla capitano Nolan, che era forse la persona meno indicata. Tale aspetto va tenuto presente anche oggi dove si dispone di un ampio ventaglio di sistemi e metodi di comunicazione.

Anche se ci apprestiamo ad agire con i criteri e le strutture di quella che viene definita la “Forza NEC”, l’uomo rimane comunque l’elemento fondamentale; le relazioni umane, di conseguenza, continueranno ad avere un ruolo rilevante cruciale (unitamente alla dimensione delle percezioni) tale da poter condizionare l’assolvimento della missione.

Inoltre, di fronte ad un significativo mutamento della situazione, l’agire d’iniziativa assume valore imperativo per l’assolvimento della missione ricevuta e riflette la necessità di non doversi limitare all’esecuzione letterale degli ordini.

Infine, per ciò che riguarda gli eventi di Balaclava è innegabile, che l’esito dello scontro sia anche il risultato di singoli episodi apparentemente insignificanti o attribuibili al caso fortuito, come ad esempio la mancata cognizione circa le reali consistenze delle forze russe durante le cariche della cavalleria. La non conoscenza può dunque portare ad intraprendere azioni tanto inconcepibili in situazioni normali quanto sorprendenti e di successo.

 

Fonte:

Eserciti e battaglie 15: BALACLAVA 1854, John Sweetman, Edizioni del Prado, 1998.

 

Nessun commento:

Posta un commento