Considerazioni conclusive
Dall’analisi
degli avvenimenti si possono trarre degli ammaestramenti utili anche ai giorni
nostri. Il primo (più evidente) è la necessità assoluta di impartire ordini
chiari che non presentino alcun elemento di dubbio, soprattutto se emessi nella
c.d. “nebbia della guerra”. Nel dare ordini è importante assicurasi che chi
deve eseguirli disponga di un sufficiente quadro di informazioni.
Non
meno importante è la scelta del mezzo di comunicazione, che nel caso specifico
è consistito nell’affidarlo alla capitano Nolan, che era forse la persona meno
indicata. Tale aspetto va tenuto presente anche oggi dove si dispone di un
ampio ventaglio di sistemi e metodi di comunicazione.
Anche
se ci apprestiamo ad agire con i criteri e le strutture di quella che viene
definita
Inoltre,
di fronte ad un significativo mutamento della situazione, l’agire d’iniziativa
assume valore imperativo per l’assolvimento della missione ricevuta e riflette
la necessità di non doversi limitare all’esecuzione letterale degli ordini.
Infine,
per ciò che riguarda gli eventi di Balaclava è innegabile, che l’esito dello
scontro sia anche il risultato di singoli episodi apparentemente insignificanti
o attribuibili al caso fortuito, come ad esempio la mancata cognizione circa le
reali consistenze delle forze russe durante le cariche della cavalleria. La non
conoscenza può dunque portare ad intraprendere azioni tanto inconcepibili in
situazioni normali quanto sorprendenti e di successo.
Fonte:
Eserciti
e battaglie 15: BALACLAVA 1854, John Sweetman, Edizioni del Prado, 1998.
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