ARCHIVIO
Cimiteri e Memoria
Piemonte
Sacrario Gran Madre di Dio, Torino
La bella chiesa dedicata alla Gran Madre di
Dio, realizzata tra il 1827 e il 1831 a Torino, fu scelta durante il regime
fascista come luogo per erigere un sacrario ai morti della Grande Guerra. Su
progetto dell’architetto Giovanni Ricci, venne realizzata una cripta dove
verranno posti i resti di 3.851 caduti, traslati dal cimitero monumentale il 27
giugno 1932 con una solenne cerimonia.
Il Sacrario venne inaugurato il 25 ottobre
successivo; “questo ossario che a glorificazione degli eroici figli di Torino
caduti nella Grande Guerra del MCMXV-MCMXVII accogliendo il voto
dell’associazione delle famiglie dei caduti il municipio di Torino fece
costruire monumento di gloria di pietà di riconoscenza ora e sempre”.
Cimitero comunale di Asti
Ivi sono sepolti 388 militari deceduti negli
ospedali di Asti dov’erano ricoverati durante la prima guerra mondiale, oppure
qui portati dai luoghi di battaglia dov’erano caduti.
Sacrario degli Alpini, Limone Piemonte
Il
Sacrario è stato realizzato nella cappella cinquecentesca ricostruita dedicata
a San Maurizio e tramutata in Sacrario degli Alpini caduti in guerra.
Toscana
Sacrario Santa Maria al Fortino, San Miniato
L’oratorio
risale al XV secolo e raccoglie i resti dei residenti morti durante la prima
guerra mondiale e la guerra di Liberazione. Visitabile su prenotazione, è
annuale luogo di commemorazione il 4 novembre.
Parco
della Rimembranza, Via delle Porte Sante, Firenze
Negli
anni Venti del Novecento, venne deciso di riunire in un parco unico i parchi
del ricordo sorti in città a seguito della Grande Guerra. Sorse allora sul
Colle di San Miniato, e venne inaugurato nel 1927, il Parco della Rimembranza:
consta di tremila cipressi e lecci piantumati a ricordo degli altrettanti
militari fiorentini caduti in guerra. Venne anche realizzato il monumento al
fante presso il quale fu costruito anche un altare.
Parco della Rimembranza della Croce Rossa
Italiana, Firenze
Anch’esso
si erge sul colle di San Miniato, in Via del Monte alle Croci, circondato da
una siepe, voluto al termine della prima guerra mondiale dal Comitato della
Croce Rossa di Firenze che intendeva onorare i suoi morti piantando dei
cipressi con la targa riportante il nome del caduto. Dapprima in Lungarno
Soderini, negli anni Quaranta del Novecento Niccolò Antinori chiese al Comune
l’uso di un’area più consona, dove sono posti cipressi riportanti i nomi di 54
membri del Corpo Militare e di Infermiere Volontarie del Centro di Mobilitazione
della Croce Rossa di Firenze deceduti nelle due guerre mondiali.
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