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mercoledì 20 aprile 2022

Antonio Trogu. I fondamenti della geopolitica III

 GEOGRAFIA DELLE PROSSIME SFIDE




Scheda sintetica sulla NATO


 Antonio Trogu

La sigla NATO sta per North Atlantic Treaty Organization, ovvero Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord. Si tratta di un'organizzazione internazionale che ha lo scopo di creare una collaborazione fra i paesi membri sotto il punto di vista della difesa.

La NATO nasce dal Patto Atlantico, firmato a Washington il 4 aprile 1949, ed entrato in vigore il 24 agosto dello stesso anno. L'organizzazione ha sede a Bruxelles, in Belgio.

I paesi fondatori della NATO sono:

Belgio

 

Islanda

 

Paesi Bassi

 

Canada

 

Italia

 

Portogallo

 

Danimarca

 

Lussemburgo

 

Regno Unito

 

Francia

 

Norvegia

 

Stati Uniti

 

 

Oggi la lista dei paesi membri ha invece raggiunto quota 30, come mostra l'elenco sul sito della NATO.

L'elenco è in continuo aggiornamento, poiché - come espresso dal regolamento dell'organizzazione - può diventare membro della NATO “qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell'area nord-atlantica”.

Ci sono solo due limiti generali:

Solo gli Stati europei sono candidabili per l'ingresso

I candidati devono essere approvati da tutti i membri attuali

I punti fondamentali su cui si basa la NATO:

La NATO promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e, nel lungo termine, prevenire i conflitti.

La NATO si impegna a risolvere pacificamente le controversie. In caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi in base alla clausola di difesa collettiva presente nell'Articolo 5 del Trattato di Washington o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali.

Cosa significa in parole povere? Che la NATO tende a risolvere le controversie internazionali in modo pacifico, ma che ha il potere di entrare in guerra qualora venga ritenuto necessario. E in quali casi questo accade?

 L'articolo 5 del Trattato di Washington stabilisce che un attacco armato a uno dei paesi membri viene considerato un attacco diretto contro tutte le parti dell'organizzazione. Ciò comporta, si legge nell'articolo, che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale.

Va da sé, quindi, che la guerra per la NATO e i suoi paesi membri non è una situazione praticabile a meno che non sia compromessa la pace di uno o più degli stati che ne fanno parte. Alla base di questo c'è la forte preoccupazione per gli sviluppi della guerra in Ucraina: allo stato attuale la Russia non ha invaso in alcun modo la territorialità di un paese facente parte della NATO, ma questo non implica che non potrebbe accadere. I paesi confinanti con la Bielorussia (le Repubbliche baltiche: Estonia, Lettonia e Lituania) che attualmente sostiene la Russia sul fronte militare, sono infatti parte della NATO, e si teme un allargamento del conflitto su fronti diversi da quello ucraino.

Se questo dovesse accadere, c'è la concreta possibilità che i paesi della NATO si trovino obbligati a intervenire militarmente in difesa degli stati attaccati militarmente, creando un'escalation del conflitto su larga scala.

La NATO e’ una alleanza fra Paesi dell’Europa e dell’America del Nord. Rappresenta un legame unico fra questi due continenti che possono così consultarsi e collaborare in materia di difesa e di sicurezza e condurre insieme operazioni multinazionali di gestione delle crisi.

 


 

Antonio Trogu     trogant@libero.it

 


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