ARCHIVIO
Cimiteri e Memoria
Lombardia
Sacrario
militare del Tonale
Incastonato tra le maestose cime dell’Adamello e
dell’Ortles, al confine tra Trentino e Lombardia (in territorio Trentino, ma
affidato al comune lombardo di Ponte di Legno dal 1993), è opera dello scultore
Timo Bortolotti e dell’architetto Pietro del Fabbro. È stato costruito nel 1936
nei pressi del Passo del Tonale a 1.883 metri di quota. Al suo interno riposano
i soldati caduti nella “Guerra Bianca”, cioè coloro che sono caduti durante la
prima guerra mondiale combattendo in alta quota, soprattutto sul massiccio
dell’Adamello. Le salme sono 847 di soldati italiani, di cui 34 ignoti, portati
là dai cimiteri di guerra di Case di Viso, Ponte di Legno, Stadolina e Temù; vi
sono custoditi poi i resti di otto soldati austro-ungarici e di cinque soldati
ignoti, rinvenuti sul ghiacciaio della Lobbia Alta nel 1964. Il monumento, di
proprietà demaniale, è caratteristico per la cripta contenente i loculi e la
struttura semicircolare che si staglia sullo scenario dei monti in modo
spettacolare.
Vi sono sepolti i resti di 1.054 soldati caduti
durante la Grande Guerra, anche in ospedali militari della zona, come gli
ospedali da campo n. 0172, n. 078, n. 050, n. 058.
Raccoglie le salme di caduti della prima guerra
mondiale prevalentemente in ospedali da campo (ad esempio n. 061, n. 22, n. 27)
del bresciano o di Peschiera.
La cappella raccoglie i resti di 984 militari morti
nella zona gardesana, nelle retrovie delle zone di combattimento.
Sacrario
militare di Bergamo
Situato all’interno del cimitero comunale cittadino,
custodisce 597 militari morti durante la Grande Guerra. Oltre a cittadini
bergamaschi, vi sono resti provenienti da cimiteri militari della zona, o
attigui agli ospedali da campo.
Tempio
dei Caduti di San Pellegrino Terme
Realizzato tra il 1921 e il 1924 su progetto di
Luigi Angelini, originariamente denominato Tempio della Vittoria, è un sacrario
militare per ricordare i caduti della prima guerra mondiale, sedici, ai quali
sono stati affiancati dodici caduti del secondo conflitto mondiale. Sono stati
incisi anche i nomi di tutti i caduti del territorio.
Cimitero
di Monza
Qui i morti erano sepolti per terra, sotto cippi
andati quasi tutti perduti. Sembra che vi fossero sepolti oltre duecento
militari caduti durante la prima guerra mondiale.
Sacrario del Passo dello Stelvio
Situato tra la provincia di Sondrio e l’Alto Adige,
nei pressi del confine con la Svizzera, il monumento è il sacrario della
“Guerra Bianca” a più alta altezza sul livello del mare (2.320 metri);
raccoglie i resti di 64 militari italiani precedentemente sepolti nei cimiteri,
poi dismessi, di Spondigna e di San Ranieri limitrofi. In zona i soldati
morivano sia per azioni belliche, che per le pessime condizioni atmosferiche
che, soprattutto d’inverno, rendevano difficile la sopravvivenza. Su progetto
di Pietro del Fabbro, il sacrario è sorto nel 1932.
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