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mercoledì 13 aprile 2022

Progetto Prigionia. I Guerra Mondiale.

 ARCHIVIO

Cimiteri e Memoria

Lombardia

 Di Alessia Biasiolo

Sacrario militare del Tonale

Incastonato tra le maestose cime dell’Adamello e dell’Ortles, al confine tra Trentino e Lombardia (in territorio Trentino, ma affidato al comune lombardo di Ponte di Legno dal 1993), è opera dello scultore Timo Bortolotti e dell’architetto Pietro del Fabbro. È stato costruito nel 1936 nei pressi del Passo del Tonale a 1.883 metri di quota. Al suo interno riposano i soldati caduti nella “Guerra Bianca”, cioè coloro che sono caduti durante la prima guerra mondiale combattendo in alta quota, soprattutto sul massiccio dell’Adamello. Le salme sono 847 di soldati italiani, di cui 34 ignoti, portati là dai cimiteri di guerra di Case di Viso, Ponte di Legno, Stadolina e Temù; vi sono custoditi poi i resti di otto soldati austro-ungarici e di cinque soldati ignoti, rinvenuti sul ghiacciaio della Lobbia Alta nel 1964. Il monumento, di proprietà demaniale, è caratteristico per la cripta contenente i loculi e la struttura semicircolare che si staglia sullo scenario dei monti in modo spettacolare.

 Sacrario-Cappella nel cimitero di Mantova

Vi sono sepolti i resti di 1.054 soldati caduti durante la Grande Guerra, anche in ospedali militari della zona, come gli ospedali da campo n. 0172, n. 078, n. 050, n. 058.

 Sacrario militare nel cimitero Vantiniano di Brescia

Raccoglie le salme di caduti della prima guerra mondiale prevalentemente in ospedali da campo (ad esempio n. 061, n. 22, n. 27) del bresciano o di Peschiera.

 Cappella nel cimitero di Salò

La cappella raccoglie i resti di 984 militari morti nella zona gardesana, nelle retrovie delle zone di combattimento.

 

Sacrario militare di Bergamo

Situato all’interno del cimitero comunale cittadino, custodisce 597 militari morti durante la Grande Guerra. Oltre a cittadini bergamaschi, vi sono resti provenienti da cimiteri militari della zona, o attigui agli ospedali da campo.

 

Tempio dei Caduti di San Pellegrino Terme

Realizzato tra il 1921 e il 1924 su progetto di Luigi Angelini, originariamente denominato Tempio della Vittoria, è un sacrario militare per ricordare i caduti della prima guerra mondiale, sedici, ai quali sono stati affiancati dodici caduti del secondo conflitto mondiale. Sono stati incisi anche i nomi di tutti i caduti del territorio.

 

Cimitero di Monza

Qui i morti erano sepolti per terra, sotto cippi andati quasi tutti perduti. Sembra che vi fossero sepolti oltre duecento militari caduti durante la prima guerra mondiale.

 

Sacrario del Passo dello Stelvio

Situato tra la provincia di Sondrio e l’Alto Adige, nei pressi del confine con la Svizzera, il monumento è il sacrario della “Guerra Bianca” a più alta altezza sul livello del mare (2.320 metri); raccoglie i resti di 64 militari italiani precedentemente sepolti nei cimiteri, poi dismessi, di Spondigna e di San Ranieri limitrofi. In zona i soldati morivano sia per azioni belliche, che per le pessime condizioni atmosferiche che, soprattutto d’inverno, rendevano difficile la sopravvivenza. Su progetto di Pietro del Fabbro, il sacrario è sorto nel 1932.

 

 


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