“Ad un anno dal centenario.
Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa
vogliamo, Dove andiamo”
1. Chi
siamo
Oltre a quanto previsto
dallo Statuto, l’Istituto rappresenta ciò che siamo stati, quello che siamo e
quello che dovremmo essere. Senza ombra di dubbio, ritengo che il Nastro
Azzurro sia l’unica Istituzione che rappresenti idealmente il valore e il
sacrificio offerto in passato dal soldato italiano di ogni grado. Le
associazioni d’Arma non riescono a trasmettere tali valori: non si fa
associazione solo con una cena, un brindisi e le foto di rito.
2. Cosa
facciamo
Testimoniamo ciò che siamo stati. Basta
questo.
3. Cosa
vogliamo
Essere parte di
un’Istituzione che sappia trasmettere determinati valori ricordando il passato,
non solo con cerimonie, ma anche effettuando studi su avvenimenti/argomenti
storici particolari.
Dal mio punto di vista,
ho conosciuto il Nastro Azzurro solo attraverso la lettura del bollettino
appena arrivai al reparto di assegnazione dopo la Scuola di Applicazione. Ritengo
necessario che il Nastro Azzurro si faccia conoscere presso le Scuole/reparti
di formazione di base effettuando un incontro con i giovani allievi, magari il
giorno prima del giuramento collettivo. Essendo i giuramenti dedicati a una
medaglia d’Oro al Valor Militare, perché non spiegare ai giovani cosa sia l’Istituto
e che cosa rappresentino le decorazioni al valor militare? Non parliamo di una
giornata di studi, ma al massimo 60/90 minuti di lezione/presentazione, da effettuare
a cura delle sedi locali con personale che abbia seguito/partecipato a corsi di
comunicazione (saper “interessare” e “rendere curiosi” la platea in uno
specifico argomento, è ciò che dovrebbe essere perseguito dal relatore).
4. Dove
andiamo
Riassumibile in quattro
concetti:
-
Razionalizzare la
presenza delle sezioni sul territorio invitando i rappresentanti locali
dell’Istituto ad una maggiore presenza culturale (oltre al labaro c’è di più);
-
rafforzare la
presenza in ambito scientifico-culturale, per il tramite del CESVAM, con il
mondo accademico e a chiunque voglia approcciarsi allo studio della storia
militare.
-
perseguire la
conoscenza della storia militare per poter comprendere il presente;
-
utilizzare le
nuove tecnologie di diffusione multimediale, senza però diventarne schiavi, per
espandere la visibilità dell’Istituto verso l’esterno (utilizzo oculato di internet,
dei social media, ecc.),.
Ten.Col. dott. Giovanni Riccardo Baldelli
Federazione
Provinciale di Ancona
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