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sabato 9 aprile 2022

GIovanni Riccardo Baldelli. Contributo. Tavola Rotonda

 

“Ad un anno dal centenario.

Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa vogliamo, Dove andiamo”

 

1.    Chi siamo

Oltre a quanto previsto dallo Statuto, l’Istituto rappresenta ciò che siamo stati, quello che siamo e quello che dovremmo essere. Senza ombra di dubbio, ritengo che il Nastro Azzurro sia l’unica Istituzione che rappresenti idealmente il valore e il sacrificio offerto in passato dal soldato italiano di ogni grado. Le associazioni d’Arma non riescono a trasmettere tali valori: non si fa associazione solo con una cena, un brindisi e le foto di rito.

 

2.    Cosa facciamo

Testimoniamo ciò che siamo stati. Basta questo.

 

3.    Cosa vogliamo

Essere parte di un’Istituzione che sappia trasmettere determinati valori ricordando il passato, non solo con cerimonie, ma anche effettuando studi su avvenimenti/argomenti storici particolari.

Dal mio punto di vista, ho conosciuto il Nastro Azzurro solo attraverso la lettura del bollettino appena arrivai al reparto di assegnazione dopo la Scuola di Applicazione. Ritengo necessario che il Nastro Azzurro si faccia conoscere presso le Scuole/reparti di formazione di base effettuando un incontro con i giovani allievi, magari il giorno prima del giuramento collettivo. Essendo i giuramenti dedicati a una medaglia d’Oro al Valor Militare, perché non spiegare ai giovani cosa sia l’Istituto e che cosa rappresentino le decorazioni al valor militare? Non parliamo di una giornata di studi, ma al massimo 60/90 minuti di lezione/presentazione, da effettuare a cura delle sedi locali con personale che abbia seguito/partecipato a corsi di comunicazione (saper “interessare” e “rendere curiosi” la platea in uno specifico argomento, è ciò che dovrebbe essere perseguito dal relatore).

 

4.    Dove andiamo

Riassumibile in quattro concetti:

-     Razionalizzare la presenza delle sezioni sul territorio invitando i rappresentanti locali dell’Istituto ad una maggiore presenza culturale (oltre al labaro c’è di più);

-     rafforzare la presenza in ambito scientifico-culturale, per il tramite del CESVAM, con il mondo accademico e a chiunque voglia approcciarsi allo studio della storia militare.

-     perseguire la conoscenza della storia militare per poter comprendere il presente;

-     utilizzare le nuove tecnologie di diffusione multimediale, senza però diventarne schiavi, per espandere la visibilità dell’Istituto verso l’esterno (utilizzo oculato di internet, dei social media, ecc.),.

 

 

Ten.Col. dott. Giovanni Riccardo Baldelli

 Federazione Provinciale di Ancona

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