SCENARI REGIONI E QUADRANTI
La Sicurezza
consiste forse nell'esigenza primaria di ogni Stato, Organizzazione, Ente, ecc.
e ciò costituisce una sfida in costante evoluzione caratterizzata da minacce
sempre più avanzate e pericolose, comportando continua ricerca di soluzioni
innovative e alternative idonee, con sviluppo tecnologico e motivazione degli
addetti ai lavori. Essa è però considerata onerosa sui piani economico,
organizzativo e operativo e quindi poco accettata da soggetti/enti non
interessati all'ambito o non aventi mansioni operative, spesso non curanti dei
rischi e/o pericoli che potrebbero correre, sottovalutandoli. Perciò è
importante proteggere detti assetti perché “critici” e “strategici”
per la Nazione e la sua stabilità commerciale, relazionale internazionale,
economica, securitaria, sociale e politica e quindi divengono probabili
bersagli di azioni ostili da parte di Gruppi terroristici
locali/internazionali, milizie, movimenti oppositori ed eversivi, criminali e
hackers cibernetici. Senza una sufficiente dettagliata analisi
descrittiva delle diverse minacce, risulta difficile determinare precisamente
il quantitativo di protezione richiesta per difendere e salvaguardare un
assetto da inaccettabili conseguenze di un attacco. In generale
le strutture critiche sono: centri/edifici governativi, sedi
diplomatiche (ambasciate/consolati), quartieri generali (QG)/basi delle Forze
di Sicurezza, stazioni di Polizia/penitenziari/tribunali, infrastrutture di
comunicazione/media, strade/ponti, aeroporti, dighe idroelettriche, centrali
elettriche, pozzi petroliferi/raffinerie, sorgenti acqua potabile/sistemi
smaltimento liquami, cliniche/ospedali, scuole/università, luoghi di culto;
vitali per la stabilità e quindi potenziali bersagli. Nello specifico:
caserme/aero-campi/sedi di Unità/Comandi Operativi/Enti,
magazzini/parchi/stabilimenti di mezzi/materiali di alto valore, depositi di
munizioni/equipaggiamenti/ecc., installazioni attive con normale protezione
fisica/sistemi protettivi elettronici o inattive per custodia materiale di
basso valore.
Centri/edifici
governativi sono necessari alle funzioni di Governo; sedi diplomatiche sono
funzionali a rapporti e collaborazione/cooperazione tra i Paesi; QG/basi delle
Forze di Sicurezza servono appunto ad esse per esercitare le loro funzioni, con
all'interno equipaggiamenti, veicoli, velivoli, sistemi d'arma e
munizionamento; stazioni di Polizia/penitenziari/tribunali sono necessari al
contrasto della criminalità e utili in operazioni di Counterinsurgency;
infrastrutture di comunicazione/media sono importanti per l'informazione e
l'opinione pubblica; strade/ponti sono necessari per spostare persone e beni;
aeroporti servono agli spostamenti sia su territorio statale che da/per
l'estero; dighe/centrali servono per
contenere l'acqua, produrre energia elettrica e provvedere alle riserve
idriche, molto importanti per la vita quotidiana e il buon funzionamento
economico dello Stato, come lo sono anche pozzi petroliferi/raffinerie/risorse
di carburante; sorgenti acqua potabile/sistemi smaltimento liquami sono molto
importanti per la salute pubblica, idem cliniche/ospedali;
scuole/università/luoghi di culto influiscono sull'opinione pubblica e hanno
grande importanza culturale. Rischi e minacce per la sicurezza sono:
attacchi balistici armati, IED/bombe piazzate (mine anti-uomo/carro), attacchi
suicidi, distruzione assetti, sommosse violente, campi di ordigni inesplosi,
movimenti islamici radicali, guerriglieri/milizie (confini/frontiere),
passaggio terroristi da Stati vicini, criminalità organizzata, microcriminalità
(furti/ecc.), rischi CBRN, rischi/attacchi Cyber (hacker). Per capire quindi l'importanza della
sicurezza di ogni Stato, prendiamo ad esempio l'Africa in cui sono avvenuti
oltre 200 Colpi di Stato dal 1960 ad oggi (circa 40 negli ultimi 20 anni) nelle
Capitali ed è più probabile un cambio di Regime/Governo nel breve tempo: in
questo caso gli assetti più importanti da proteggere (parere mio personale)
sono edifici governativi (sede del potere costituito), infrastrutture di
comunicazione/media (visibilità mediatica) e aeroporti/porti (punti d'accesso
al Paese) perché controllando questi un eventuale Golpe può avere facilmente
successo, minacciando anche la stabilità e la sicurezza dei Paesi limitrofi.
(La parte 2 Sarà pubblicata il 26 aprile 2022)
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