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domenica 19 novembre 2023

Guerra di Liberazione. Gruppo di Combattimento Legnano

 DIBATTITI



Il “Legnano” entrò in linea il 23 marzo 1945, nel settore dell’Idice, avendo alla sua destra la 10ª divisione indiana (8ª Armata) e alla sua sinistra la 91ª divisione statunitense (5ª Armata), quindi nel delicato punto di saldatura fra le due Grandi Unità alleate. Il tratto di fronte affidato al Gruppo italiano si estendeva per circa 9 chilometri in un terreno di limitato sviluppo altimetrico, ma dalle caratteristiche morfologiche della montagna: declivi scoscesi, avvallamenti e calanchi profondi, creste sottili, agglomerati rocciosi a pareti verticali. Il nemico, sistemato a difesa sulla linea Poggio Scanno-Monte Armato, dominava l'intera zona a cavallo dell'Idice.

All'alba del 10 aprile, in esecuzione di un piano inteso a disorientare l'avversario sui tempi e sulle direttrici della ormai imminente avanzata generale, una compagnia e un plotone del IX reparto d'assalto investirono Parrocchia del Vignale e q. 459.

Il giorno 16 il "Legnano" mosse con obiettivo Bologna. Gli alpini del battaglione "Piemonte" conquistarono il caposaldo nemico di q. 363, i fanti del II/68° le posizioni dei roccioni di Pizzano. Il 20 aprile il battaglione bersaglieri "Goito" espugnò il sistema difensivo di Poggio Scanno e, mentre il battaglione alpino "L'Aquila", il IX reparto d'assalto e i fanti del 68° raggiungevano tutti i loro obiettivi, puntò su Bologna, facendovi il suo ingresso l'indomani alle 9.30.

L'impegno del Gruppo si protrasse ancora. Una colonna di formazione raggiunse Brescia il 29 e Bergamo l’indomani; reparti alpini il 2 maggio entravano a Torino. Lo stesso giorno una compagnia del I/68° fanteria ebbe la meglio su elementi tedeschi in Val di Sabbia.

Il ciclo operativo del "Legnano", pur esauritosi nel breve arco di quaranta giorni, era stato contrassegnato da significativi successi. Questo fu il bilancio delle perdite subite: 55 caduti, 279 feriti.       


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