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Iniziativa Storia in Laboratorio/ Milite Ignoto
Aquileia di
Giulia M.
Aquileia
venne fondata nel 181 a.C. come colonia romana e come postazione offensiva per
le operazioni militari contro i Galli, ed ebbe inizialmente la struttura del
presidio militare. Aquileia acquistò importanza come emporio commerciale, che
corrispose all’ampliamento dell’antico abitato, dotato di un porto fluviale e
di splendidi edifici. Abili artigiani erano maestri di oreficeria, lavoravano
il vetro e la terracotta, il marmo e la pietra, e realizzarono mosaici di
particolare bellezza. Con l’imperatore Diocleziano divenne una delle città più
grandi dell’impero Romano. Nel frattempo si formò una comunità cristiana. Il
vescovo Teodoro fece costruire un complesso per il culto.
Da
visitare:
- La
basilica
-
Il museo archeologico
- Il
campanile
Il viaggio del Milite Ignoto di
Ilaria B.
Alle
otto del mattino del 29 ottobre 1921 partì, dalla stazione di Aquileia un treno
che entrò nella storia d’Italia. Si trattava del convoglio che, in cinque
giorni, avrebbe portato la salma del Milite Ignoto a Roma per essere sepolta all’interno
del Vittoriano il 4 novembre.
Un
viaggio emozionante attraverso cinque regioni e centoventi stazioni, dove
centinaia di migliaia di persone lungo i binari resero omaggio a quel corpo
senza nome, simbolo del sacrificio per amore della Patria. Un viaggio accolto
con entusiasmo e partecipazione. Il cerimoniale, proposto nell’agosto 1920 dal
colonnello Giulio Douhet, ebbe come momento centrale la scelta della bara,
avvenuta il 28 ottobre 1921 nella basilica di Aquileia. Protagonista fu Maria
Bergamas, una donna che aveva perso un figlio durante la guerra. Sorretta da
quattro militari, Maria aveva in mano un fiore bianco che avrebbe dovuto
gettare su una delle undici bare contenenti i resti dei corpi ritrovati in
undici luoghi simbolici della Grande Guerra (Rovereto, l’Altopiano di Asiago, Monte
Grappa, Dolomiti, Montello, Basso Piave e Cadore).
Davanti
alla bara prese il suo velo nero e lo appoggiò sopra, segnalando così la sua
scelta. Il feretro venne così collocato sulla base d’appoggio di un cannone
trainato da cavalli addobbati a lutto e, seguita da un corteo di reduci e
cittadini, posta in un vagone ferroviario. Contemporaneamente le altre dieci
bare furono portate all’interno del cimitero degli Eroi di Aquileia, dietro la
basilica di Santa Maria degli Angeli, in cui trovò posto anche Maria Bergamas
nel 1952.
Ho
scelto di svolgere questa ricerca perché ero curiosa di sapere come la gente
avesse accolto l’arrivo del Milite Ignoto.
Ho
imparato che Maria Bergamas è stata una donna molto forte, perché, nonostante
avesse perduto suo figlio, è riuscita a riconoscere la bara del Milite da
onorare per tutti.
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