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Storia in Laboratorio/Milite Ignoto
Maria Bergamas di
Aida S.
Maria
Maddalena Bergamas, nata il 23 gennaio 1867 a Gradisca d’Isonzo, negli anni
dell’adolescenza si trasferì a Trieste, che ai tempi faceva parte dell’impero
austroungarico. Fu così che il suo unico figlio maschio si dovette arruolare
nell’esercito austriaco, ma nel 1916 Antonio, così si chiamava, abbandonò
l’esercito austriaco per arruolarsi nel 137° Reggimento di Fanteria della
Brigata “Barletta”, sotto falso nome imposto dal Regio Esercito. Il 16 giugno
1916, mentre guidava l’attacco del suo plotone, durante un combattimento, fu
ucciso da una raffica di mitraglia. Nelle sue tasche fu trovato un biglietto in
cui pregava di avvisare il Sindaco della sua morte, siccome era l’unico che era
al corrente della sua identità, il suo corpo fu sepolto insieme agli altri
caduti nel cimitero di guerra di Marcesina, sull’Altopiano dei Sette Comuni. A
seguito di un violento bombardamento che distrusse il cimitero, il suo corpo
diventò introvabile.
Maria,
dopo la guerra, fu incaricata di scegliere il soldato tra gli undici caduti non
identificati scelti per avere la salma del Milite Ignoto da portare al
Vittoriano per ricordare tutti i caduti della guerra. Il 28 ottobre 1921, nella
Basilica di Aquileia, Maria fu posta davanti alle undici bare allineate. Sulla
seconda bara appoggiò il suo grembiule nero, dopo essere passata davanti alle
prime. Non riuscì a proseguire: alla destra della bara si accasciò sul feretro
urlando il nome del figlio. Per questo motivo fu scelta quella bara per
rappresentare i militi senza nome. Maria morì il 22 dicembre 1953 a Trieste.
Infatti, dopo qualche anno, andò a vivere nella casa dove abitava e dove una
targa ricorda che lì nacque Maria Bergamas.
Ho
scelto di fare la ricerca su Maria Bergamas per il gesto che ha fatto.
Accettare l’incarico che le è stato affidato, scegliere una delle undici bare e
non sapere in quale e se poteva esserci il corpo del figli, è stato un gesto di
solidarietà per tutte le mamme che avevano perso il proprio figlio senza avere
un corpo su cui piangere: posso solo immaginare il dolore che hanno provato. Se
fossi stata al posto di Maria non sarei riuscita a scegliere neanche di
accettare l’incarico.
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