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mercoledì 24 giugno 2020

Le Crocerossine decorate al Valor Militare fino alla Prima Guerra Mondiale I

DIBATTITI
Il post è dedicato
al Valore delle crocerossine in guerra

Elena d'Orleans

Riportiamo la comunicazione che la Sorella CRI Anna Cantafora ha presentato 
alla 
GIORNATA DEL DECORATO 2018 

Ringrazio il Generale Carlo Maria Magnani Presidente Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro per l’invito in occasione della Giornata del Decorato. 
 Non è conoscenza comune, che molte donne furono decorate con Medaglia al Valor Militare e tra queste numerose furono le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. 
Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, questo il nostro nome ufficiale, ma affettuosamente e per tutti: “Crocerossine.” 
Tre Crocerossine furono decorate con medaglia d’oro, più di 60 con medaglia  d’argento, più di duecento con medaglia di bronzo.   Arduo scegliere quali figure ricordare! Illustrerò brevemente i profili della Duchessa d’Aosta, nostra prima Ispettrice Generale, delle tre sorelle perite nell’affondamento della nave Po e di Sorella Maria Cristina Luinetti.  Figure lontane e vicine nel tempo , ma sempre e per sempre nel cuore degli Italiani  ELENA DI  ORLÉANS 

Elena di Orléans, nacque a Twickenham, il 13 giugno 1871 e morì a Capodimonte il 21 gennaio 1951. Il 25 giugno 1895, sposò Emanuele Filiberto di Savoia, dal matrimonio nacquero due figli: Amedeo eroe dell’Amba Alagi e Aimone. 
Trasferitasi a Napoli con il marito, nominato Comandante del X Corpo d’Armata, dal 1909 al 1911, seguì il corso di formazione come allieva infermiera della CRI e sostenne l’esame nell’ottobre del 1911. 
Alla vigilia della Grande  Guerra ottenne la nomina a Ispettrice Generale delle Infermiere volontarie della Croce Rossa italiana, incarico che ricoprì dall’aprile 1915 al marzo 1921, mentre il marito Emanuele Filiberto era posto a capo della 3ª Armata schierata sul Carso orientale. Molto amata dalle «sue infermiere», come usava chiamarle, Elena d’Aosta, instancabile, visitò dal nord al sud gli ospedali sia nelle vicinanze della linea del fuoco, sia nelle retrovie e valutò la disciplina e la preparazione delle 10.000 volontarie addette all’assistenza. All’occorrenza, lamentava la scarsa formazione dovuta ai corsi accelerati, indetti in gran numero per far fronte alle necessità del conflitto, rimuovendo dall’incarico le infermiere il cui comportamento reputava dannoso per il buon nome dell’istituzione. Diresse il Corpo con mano ferma, dando un’impronta severa e rigorosa, che rimase a lungo come caratteristica dell’organizzazione. Decise di abolire ogni distinzione di titoli nobiliari. 
Per il suo servizio di guerra, ottenne molte decorazioni, fra cui la Medaglia d’Argento al Valor Militare che le venne conferita solennemente il 15 marzo 1917 alla presenza del Duca d’Aosta, nella piazza principale di San Giorgio di Nogaro, con la seguente Motivazione: 
“ Instancabile in opere di pietà, con sacrificio di se stessa, fulgido esempio di alacrità e coraggio alle infermiere della Croce Rossa, nonostante i pericoli di ogni specie, si trattenne in lazzaretti di colerosi e ospedaletti da campo dei più avanzati in località battute dall’artiglieria nemica, su tutto il fronte dal Trentino all’Isonzo, sempre serena, impavida soccorritrice, benefica, portando ovunque, anche tra gli edifici crollati sotto le bombe dei velivoli avversari, un conforto amorevole ai nostri soldati ammalati e feriti, inspirando in tutti alte virtù di fede.” 
Fronte di Guerra 1915-1916

(segue con post in data 2 luglio 2020)

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