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giovedì 25 giugno 2020

L'Ordine del Nastro Azzurro. Alcune doverose precisazioni tra sorpresa e stupore

NOTIZIE CESVAM

Consultando la rete

Su un sito di cui non vogliamo indicare i riferimenti abbiamo scoperto che esiste
un 
Ordine del Nastro Azzurro
Di tale Ordine il Sito non da nessuna notizia in merito alla istituzione se fatta con legge o altro e non vengono date notizie se prevede  una classe oppure se vi sono varie classi
 A quanto pare sembra in vigore ancora oggi, amche se ciò è dubbio.

La indicazione portata sembra però di pura fantasia, quasi uno scherzo goliardico per le sue contraddizioni.

Questo Ordine era conferito ai membri ( non vi sono membri da sempre, ma soci) dell'Istituto del Nastro Azzurro in epoca fascista (ovvero dal 1923 - al 1943). A questo ordine vi poteva accedere ( quindi ci si riferisce a questa epoca essendo l'Istituto ancora in essere) coloro i quali compivano atti di valore a favore della Repubblica, generalmente membri dell'Esercito o figure di spicco della politica

Nella documentazione del Centro Studi sul Valore Militare tutto quanto sopra descritto in rosso sopra non risulta da nessuno documento. Esiste tutta un altra documentazione al riguardo 

Sicuramente un abbaglio o una superficialità da parte di di gestisce questo sito 
 che non hanno controllato con la dovuta perizia i dati avuti. 

Peraltro il prezzo con si offre la croce è onesto (11,15 euro)

La Storia del Nastro Azzuro, di contro, è corretta.

Tanto si riporta solo per comunicazione ed informazione

Il sito consultato riporta i seguetui dati


Ordine del Nastro Azzurro

 med63
L'Ordine del Nastro Azzurro veniva conferito ai membri facenti parte dell'Istituto del Nastro Azzurro in epoca Fascista. Vi potevano accedere coloro i quali compivano particolari atti di valore a favore della Repubblica, generalmente membri dell'esercito o figure di spicco politico.
ATTENZIONE: Le medaglie sono vendute senza il nastro. Il nastro e gli accessori sono venduti separatamente. Li puoi trovare sotto alla descrizione del prodotto, dove è scritto "Accessori".
11,50 €
 tasse incl.  ( Prezzo della Medaglia Senza alcun nastrino)




11,50 €
 tasse incl.


Il sito riporta anche la Storia dell'Istituto che è sostanzialmente corretta:

Storia del Nastro Azzurro

L'Istituto del Nastro Azzurro fu costituito in Roma il 24 febbraio 1923 prima come Legione Azzurra, poi come Associazione del Nastro Azzurro, per volontà della Medaglia d'Oro Ettore Viola e del pittore Maurizio Barricelli che vollero assumere come data costitutiva il 26 marzo, a memoria dell'istituzione da parte di Carlo Alberto di Savoia Carignano delle Medaglie al Valor Militare. In realtà, per l'Istituto la data di riferimento è il 21 aprile, quando il Capo del Governo Benito Mussolini consegnò al Comitato Centrale dell'Istituto, nell'Aula Senatoria del Campidoglio, l'Orifiamma Nazionale.

L'attività e l'ordinamento dell'Istituto furono regolati da uno Statuto provvisorio, sostituito in via definitiva da quello approvato con Regio Decreto n. 1308 del 31 maggio 1928 quando l'Istituto fu eretto ad Ente Morale. Con Regie Patenti del 29 marzo 1928, in applicazione al Regio Decreto del 17 novembre 1927, fu riconosciuto all'Istituto ed ai suoi soci il diritto di far uso di un emblema araldico. Lo statuto provvisorio fu sostituito, poi, con quello approvato con Regio Decreto n. 308 del 31 maggio 1928. Con le successive Regie Patenti concesse da Vittorio Emanuele III di Savoia il 16 gennaio 1936, in applicazione al Regio Decreto del 19 dicembre 1935, il diritto fu esteso anche ai membri dell'Istituto decorati di Croce di Guerra al Valor Militare, riconoscendoli quale Corpo Nobiliare del Valore. Con ulteriore Regio Decreto n. 946 del 27 aprile 1936 fu esteso il diritto all'iscrizione anche al personale militare transitato in S.P.E. per meriti di guerra. Infine, con Regio Decreto n. 1898 del 10 settembre 1936 (G.U.R.d'I. n° 357 del 06.11.1936), lo Statuto Sociale fu modificato ed integrato da nuove norme.
Nei tumultuosi eventi politici e militari che seguirono l'8 settembre 1943, l'Istituto non fu sciolto e la sua attività non subì interruzione. Riorganizzato per adeguare le proprie norme statutarie alla nuova forma istituzionale, rimasero ferme la sua finalità di ordine morale e la sua totale apoliticità. Lo statuto dell'Istituto in vigore oggi è quello approvato con Decreto del Presidente della Repubblica nº 158 del 10 gennaio 1966, e con successive modifiche deliberate nei vari Congressi Nazionali e sanzionate dalla Prefettura di Roma.

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