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Dal 15 Luglio al 1 Novembre la sezione “Ordini Cavallereschi” ospita
articoli sul ruolo dell’Ordine cavalleresco dagli albori sino ad oggi. Si
analizza il simbolo della “corona”, le cui origini risalgono alle antiche
civiltà egiziane. Dopo il IX secolo si riscontra una larga presenza di tale
ornamento nella civiltà greca, probabilmente dovuto agli scambi commerciali con
l’Oriente. Prestigiosi riconoscimenti onorifici, le corone diventano anche
ambiti distintivi legati ai celebri giuochi olimpici, conferite solo su volontà
del senato e del popolo. A Roma, sono diverse le ricompense elargite come
premio per i soldati valorosi, tra cui: le corone, i torques o collari,
la phalerae o dischi di metallo da porsi sulla corazza, i cornicula
o ciondoli da applicarsi sull’elmo, l’asta o arma d’onore, cariche
onorarie.
Col formarsi della cavalleria, durante il Medio Evo si
assiste ad una rigogliosa fioritura di ordini cavallereschi, istituiti per gli
scopi più diversi. Prototipo dell’eroe medievale è il crociato, le cui gesta
sono ampiamente celebrate nella letteratura epica.
Viene quindi trattata l’istituzione delle medaglie al
valore come insegna per fregiare il petto dei militari, descrivendone il primo
utilizzo da Pietro I il Grande, in occasione della presa della fortezza di
Notebourg. Ad opera di Napoleone I nasce in Italia l’Ordine della Corona di
ferro, il cui motto recupera le storiche
parole pronunciate durante l’incoronazione:“Dio me la diede, guai a chi me la
tocca”. Si descrivono inoltre le decorazioni militari durante il Regno di
Sardegna, partendo dalla storia delle gesta del modesto nocchiere della marina
sarda, Domenico Millelire, e nel Regno Lombardo-Veneto. La medaglistica
pontificia si serve dell’opera di insigni artisti italiani e stranieri, e
comprende varie tipologie: medaglie commemorative, medaglie-premio e, con Pio
VII, di stampo politico e militare.
Chiara Mastrantonio
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