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giovedì 7 aprile 2016

I sommergibili nella Seconda guerra mondiale

APPROFONDIMENTI

 Tra le numerose carte rimaste delle ricerche e studi svolti per la preparazione per le iniziali lezioni all'ISSMI sono emersi interessanti lavori  di amici e colleghi che mi furono dati anche per l'utilizzazione come articoli e note. Riporto qui una bel lavoro dell'impareggiabile storico navale, ammiraglio Pier Paolo Ramorino, nel solco di questa volontà di aprire il più possibile alle altre Forze Armate, per non fossilizzarsi solo su quella terrestre.  Colgo l'occasione per inviare un cordiale ed affettuoso  saluto all'Ammiraglio Ramoino, anche nella speranza di riprendere contatti che in passato hanno dato copiosi frutti  (massimo coltrinari)

PIER PAOLO RAMORINO

BREVE RIVISITAZIONE DELLA “BATTAGLIA DELL’ATLANTICO”
-Uno schema di lettura-

 L’unica cosa che mi abbia veramente
 spaventato durante la guerra
 è stato il pericolo dei sommergibili.
(W. S. Churchill)
Premessa
      La cosiddetta “battaglia dell’Atlantico” rappresenta la più lunga campagna della 2^ Guerra Mondiale, è infatti durata dal Settembre 1939 al Maggio 1945, ben 68 mesi, di essa Churchill ha detto con ragione la frase posta in epigrafe. Dobbiamo soprattutto sottolineare che si è trattato di una lunga lotta di logoramento basata sia sulle azioni  operative sul mare, ma anche sulle capacità finanziarie, organizzative ed industriali dei due principali contendenti, la Gran Bretagna con il suo vasto Impero e la Germania sino al tardo 1940, a cui si aggiunsero nel 1941 gli Stati Uniti con la loro imbattibile produzione bellica.
Trattandosi soprattutto di una guerra di materiali nello studio di questa “battaglia” il citare le statistiche è sempre apparso importante per inquadrare il problema e per trarre ammaestramenti, molti dei quali sono divenuti nel periodo della Guerra Fredda vere e proprie espressioni della “dottrina” dei due Blocchi. Le statistiche però per lo storico possono divenire trappole interpretative e quindi noi pur non trascurandole le integreremo con uno schema di lettura degli intendimenti strategici dei protagonisti.
Dobbiamo considerare che il lungo fatto d’arme che ci interessa è di fatto una seconda battaglia dell’Atlantico, essendosi svolta una simile attività anche nella 1^ guerra mondiale con sviluppo degli avvenimenti, strategie d’impiego delle forze e ricadute politiche assai simili. L’esperienza della prima battaglia ha fatto da sottofondo alla seconda per ambedue i contendenti sia nella fase di pianificazione, che per la Marina Tedesca è iniziata già negli anni ’30 del XX secolo, sia nella conduzione iniziale da parte degli Alleati mirante ad una vittoria per “resistenza” alle perdite anziché per “sconfitta” dell’avversario.
I grandi protagonisti sono certamente stati il comandante dei sommergibili tedeschi, poi comandante della Marina, ammiraglio Doenitz ed i comandanti alleati delle forze antisommergibili, in particolare l’ammiraglio britannico Sir Max K. Horton, comandante dei Western Approaches dal novembre 1942 all’agosto del 1945 e l’ammiraglio Francis S. Low, comandante della Tenth Fleet americana, creata dal capo della US Navy (amm. King) per coordinare in Atlantico le azioni antisommergibili.
Ma i veri protagonisti sono stati alcuni mezzi ed in particolare per i Tedeschi i sommergibili della classe VII e IX  ed i velivoli Condor, per gli Alleati le corvette della classe Flower, le portaerei di scorta e gli aerei  Catalina e Liberators e certamente i loro equipaggi.

Intendimenti strategici e fasi della battaglia.
            Abbiamo suddiviso gli avvenimenti in uno schema che li lega sia alle idee strategiche che li hanno prodotti sia all’evolversi della situazione bellica generale e abbiamo per ciascuna delle fasi indicato i risultati numerici. Crediamo che tale schematizzazione possa condurci ad una migliore comprensione dei fatti. In ciascuna fase abbiamo quindi indicato gli intendimenti della pianificazione del comando navale tedesco (SKL) e dell’Ammiragliato Britannico ( e poi della Marina USA) ed infine i risultati raggiunti.

1^ FASE- Dall’invasione della Polonia (3.9.39) all’armistizio con la Francia (15.6.40)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare i sommergibili tipo VII a scopo offensivo nelle zone costiere britanniche e a scopo difensivo i sommergibili tipo II in Baltico e nel Mar del Nord . Impiegare i tre I.B. classe Graf Spee a rotazione per la guerra al traffico (Nord e Sud Atlantico). Impiegare i CCTT in azioni di minamento notturno dei porti britannici in cooperazione con Luftwaffe. Impiegare le forze da battaglia (2 I.B, 3 I.P., 5 I.L.) come fleet in being per azioni verso i porti baltici o scandinavi.
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO: Attuare il convogliamento del traffico in Atlantico per navi poco veloci con scorta di vecchi CCTT sino al limite della loro autonomia. Attuare un pattugliamento di I.A. all’uscita del Mar del Nord. Impiegare le N.P.A. per al ricerca e l’attacco dei smg. avversari. Impiegare gli I.L. disponibili in pattuglie anticorsaro in Atlantico assieme ai francesi. Impiegare le NN.BB. moderne come fleet in being da Scapa e le NN.BB. antiquate per la protezione anticorsaro dei convogli principali.
RISULTATI:
-somm. mediamente impiegati           3-5
-merc. affondati:                                148
-unità da guerra aff.:                          inglesi 1 NB (Royal Oak), 1 NPA (Couragious)- tedeschi 1 I.B. (Graf Spee)
-somm. affondati:                               14

2^ FASE- Dall’entrata in guerra dell’Italia (10.6.40) alla firma Legge Affitti e Prestiti (15.3.41)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare la flotta per l’occupazione della Norvegia in collaborazione con l’Esercito e l’Aeronautica. Impiegare i tipi VII in azioni coordinate notturne in superficie contro i convogli partendo dalle nuove basi in Francia ed in Norvegia. Impiegare le NN.BB. e gli I.P. a scopo diversivo nella guerra al traffico. Impiegare gli aerei FW200 Condor in cooperazione con i smg. Attaccare con le forze aeree il traffico britannico nella Manica.
INDENDIMENTI AMMIRAGLIATO: Impiegare CC.TT. e forze di scorta per i convogli in collaborazione con il Canada (scorta canadese sino al meridiano 35 W, scorta inglese dal 35°W a l 18°W e poi sino ai West. App.). Scorta a distanza dei convogli con le NN.BB. antiquate. Pattugliamento del Mar del Nord con  I.P./I.L. e velivoli del Coastal Command. Continuare l’impiego della Home Fleet da Scapa.
RISULTATI:
- somm.impiegati        10-20
- merc. affondati:       410
- somm. affondati:      40  

3^FASE- Dall’inizio della campagna di Russia (15.3.41) all’entrata in guerra del Giappone
INTENDIMENTI SKL: Impiego senza limitazioni dei somm. tipo VII contro il traffico britannico in Atlantico. Impiego del resto della flotta come fleet in being su due gruppi uno a Brest ed uno in Norvegia per vincolare il massimo delle forze avversarie con puntate offensive in Atlantico. Impiegate i somm. tipo IX da grande crociera davanti ai porti africani (Freetown). Impiegare I.A. come diversivo in Atlantico ed Indiano 
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO: Utilizzare al massimo l’aiuto americano facendo scortare i convogli dalla US Navy nell’Atlantico Occidentale. Utilizzare l’Islanda quale base dei velivoli antisom. Sperimentare l’impiego delle NPA di scorta nella caccia ai sommergibili. Impiegare divisioni di incrociatori contro i corsari di superficie.  
RISULTATI:
-somm. impiegati        20
-merc. affondati:        358
-unità da guerra aff.:  inglesi 1 NB (Hood)- tedeschi 1 NB (Bismarck)
-somm. affondati:       50

 4^ FASE – Dalla costituzione della Flotta Atlantica USA (1.1.42) alla rinuncia tedesca dell’impiego a massa dei sommergibili (31.7.42)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare i somm. da grande crociera sulle coste americane e nei Carabi. Impiegare le Forze Navali dalla Norvegia in cooperazione con le Forze Aeree contro il sistema alleato dei convogli artici. Concentrare tutte le forze di superficie in Norvegia. Impiegare i sommergibili di media autonomia in Atlantico ed il Mediterraneo. 
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO: Sfruttare la mobilitazione industriale americana per la costruzione di fregate, corvette e NPA di scorta. Incrementare la scorta aerea ai convogli con velivoli di grande autonomia (Catalina, Liberators) operando dall’Islanda. Attuare il convogliamento anche sulle coste americane  e Carabi. Sviluppare nuove armi e tattiche antisom.
RISULTATI:
-somm. impiegati        40-80
-merc. affondati:        614
-unità da guerra aff.:  solo unità di scorta
-somm. affondati:       67

5^ FASE- Dalla entrata in lotta della US Navy (1.8.42) alla paralizzazione degli U-boote (1.6.43)
INTENDIMENTI SKL: Impiegare tutti i somm. disponibili in grandi “branchi di lupo” con direzione accentrata dal comando in Francia (BdU Lorient). Impiegare le navi di superficie contro il traffico artico.
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO/USN: Assicurarsi il dominio del mare per gli sbarchi in Nord Africa. Creazione di gruppi di supporto antisom con NPA di scorta. Attaccare con mezzi aerei i somm.in partenza od in rientro nel Golfo di Guascogna. Effettuare il bombardamento massiccio delle fabbriche e dei cantieri tedeschi.
RISULTATI:
-somm. impiegati        sino ad un massimo di 115 contemporaneamente
-merc. affondati:        711
-unità da guerra aff.:  solo unità di scorta
-somm. affondati:       180

6^ FASE- Dalla paralizzazione degli U-boote (1.6.43) al termine del conflitto in Europa (8.5.45)
INTENDIMENTI SKL: Cessare l’impiego del naviglio di superficie ed impiegare tutto il personale nell’arma subacquea. Utilizzare i somm. in zone con meno attività avversaria antisom (Brasile, coste africane). Impiegare i sommergibili in immersione sfruttando lo snorkel. Immettere in servizio somm. con caratteristiche più spinte. 
INTENDIMENTI AMMIRAGLIATO: Distruggere le forze di superficie nemiche in Norvegia con azioni aeree ed incursioni. Impiegare i gruppi di supporto per operazioni H/K in Atlantico. Intensificare i bombardamenti aerei sulla Germania. 
RISULTATI:
-somm. impiegati        30
-merc. affondati:        178
-unità da guerra aff.:  Tirpitz, Scheer, Lutzow, Scharnorst
-somm. affondati:       200 circa

Nota: I dati numerici sono puramente indicativi e riguardano solo la zona atlantica degli scontri, altre perdite importanti si sono avute nell’Indiano ed in Mediterraneo (vedi Tabella dati Ammiragliato dopo il grafico) 


Dati Ammiragliato 1956 sulle perdite

Allies
Germans
30,248 merchant sailors
28,000 sailors
3,500 merchant vessels
783 submarines sunk
175 warships








Dati dal rapporto Ammiragli King 1946

Anno
Smg. tedeschi
Tonnellaggio affondato
Nuove costruzioni USA+GB
Bilancio
1939
1940
1941
1942
1943
1944
1945
9
22
35
85
237
241
153
810.000
4.407.000
4.398.000
8.245.000
3.611.000
1.422.000
458.000
332.000
1.219.000
1.984.000
7.182.000
14.585.000
13.349.000
3.834.000
-478.000
-3.188.000
-2.414.000
-1.063.000
+10.974.000
+11.927.000
+3.376.000

 Le statistiche ci dicono che gli Alleati sono stati quasi sempre in condizioni di vantaggio per la loro enorme massa di naviglio iniziale e per la enorme capacità di produzione durante il conflitto, in particolare la pressoché assoluta invulnerabilità dei cantieri americani e canadesi ha contato moltissimo. Come sempre i numeri delle varie statistiche non sono sempre gli stessi, ma le loro indicazioni sono sufficienti a mostrarci i vari andamenti delle operazioni
Per ciò che riguarda il teatro operativo dove si è svolta la campagna dobbiamo suddividerlo in quattro zone principali: il sottoteatro Nord Atlantico con le sloc USA/CANADA- REGNO UNITO, il sottoteatro Artico con le rotte REGNO UNITO-URSS, il sottoteatro Centro-Atlantico con le rotte dagli USA al Sud America e all’Africa, il sottoteatro costiero orientale con i percorsi da REGNO UNITO ai porti Africani. Quest’ultimo si congiungeva con il teatro dell’Indiano, mentre nel primo sottoteatro si sono svolte due battaglie contemporanee: quella per il rifornimento dell’Inghilterra e quella per il trasporto dei militari americani in Europa.
E’ opportuno infine conoscere anche i numeri indicativi degli sforzi alleati relativi alle due missioni contemporanee affrontate:
-                          il rifornimento di ogni genere alla Gran Bretagna attraverso i convogli nordatlantici ed alla Russia attraverso i convogli artici,
-                          il trasporto delle truppe americane e canadesi dalla madrepatria al teatro operativo occidentale.
Questi dati sono:
I convogli:
- Perdite inglesi dovute ai sommergibili:
- Navi Mercantili                                                                               2828 per 14.687.231 ton
- Navi da guerra                                                                                126                                        
- totale dei convogli scortati da e per il Regno Unito                       2.889
- totale navi scortate                                                                         85. 775
- totale navi perdute                                                                          654
- percentuale di perdite                                                                     0,7 %
- numero di convogli costieri americani                                            7.944
- totale navi scortate                                                                         175.608
- totale navi perdute                                                                          248
- percentuale di perdite                                                                     0,14 %
- numero convogli artici                                                                    40
- totale navi scortate                                                                          811
- totale navi perdute                                                                          58
- percentuale di perdite                                                                     7,2 %
Movimenti di truppe in Atlantico:
-          1) da Gennaio 1942 a Dicembre 1943:
-          verso Est                                                                                           907.954 uomini
-          verso Ovest                                                                                       185.578 uomini
-          2) da Gennaio 1944 a Maggio 1945:
-          verso Est                                                                                           2.093.791 uomini
-          verso Ovet                                                                                        675.319  uomini
(fonte: Roskill S.W.-  White Ensign- Londra 1960)  
 
            Per quanto riguarda lo sforzo bellico tedesco i numeri che maggiormente ci interessano sono quelli relativi agli Uboote e questi dati ci dicono:
- U-boote affondati durante l’intero corso della guerra:                  781
- Uomini persi sugli U-boote                                                            32.000 circa
- Mercantili affondati dagli U-boote                                                2.575
- Tonnellaggio perso dagli Alleati ad opera degli U-boote               14,5 milioni di tonnellate
- Nel maggio 1945 dei 398 U-boote in servizio 217 vennero affondati dai loro equipaggi
- Battelli italiani operanti in Atlantico                                              32
- Mercantili affondati dai battelli italiani                                          101
- Tonnellaggio affondato dai battelli italiani                                    568.573 ton
(fonte: Morison S.E.- In guerra su due Oceani- Firenze 1967 )
 Gli affondamenti di sommergibili furono:
- da parte di navi di superficie                                                          246
- da parte di aerei basati a terra                                                         245
- da parte di aerei imbarcati                                                              43
- da parte di aerei e navi                                                                   50
- da parte di sommergibili                                                                 21
- da parte di bombardieri nei porti                                                    61
- da mine                                                                                           26
- per incidenti vari                                                                             57
- da parte dei Russi                                                                           7
- per cause sconosciute                                                                     29
con un TOTALE                                                                               785
 (fonte: Roskill S.W.-  White Ensign- Londra 1960)
            Come vediamo i numeri non sono sempre gli stessi, ma danno l’idea chiara di quanto siano state alte le perdite.

Conclusioni
                 
La battaglia dell’Atlantico della seconda Guerra Mondiale ci rivela che trattandosi di una guerra di logoramento, la strategia dei due contendenti era in pratica la stessa: affondare il massimo dei mezzi avversari con qualunque mezzo e con ogni tattica possibile. L’equilibrio non fu mai raggiunto anche se in alcuni periodi gli attaccanti sembrarono avere la meglio.  
Le innovazioni tecnologiche, quali l’impiego degli Asdic britannici, degli Snorkel, dei Metox tedeschi furono rapidamente assorbite e superate dalle tattiche predisposte. Un funzione importante ebbero sia la capacità alleata di decrittazione di Enigma sia l’impiego di grandi aerei basati a terra per la caccia ai sommergibili.
Nella lotta non si deve poi dimenticare l’importanza delle comunicazioni e del ruolo delle centrali operative (soprattutto alleate) veri punti di focalizzatone costante delle battaglie in corso e preziose rappresentazioni virtuali per le decisioni dei Capi.
Tra le lezioni apprese possiamo citare:
o   - il convoglio, è un concentrato sia per la difesa sia per chi attacca
o   - l’aereo è un mezzo indispensabile per la lotta ai sommergibili
o   - l’intelligence è una arma vera e propria
o   - l’addestramento è funzione essenziale
o   – la guerra moderna è una guerra economica            
Come tutte le rivisitazioni anche questa nostra non può che essere molto lacunosa, ma vuole mirare a sottolineare come in una lotta di logoramento le capacità industriali, demografiche ed intellettuali sono i veri “fattori di potenza” per giungere anche in tempi molto lunghi alla vittoria finale. 


General characteristics of U-boote type VII
Displacement:
Surfaced 769 tons, submerged 871 tons
Length:
Overall 67.1 m, pressure hull 50.5 m
Beam:
Overall 6.2 m, pressure hull 4.7 m
Draft:
4.74 m
Propulsion
and power:
Surfaced: 2 supercharged Germaniawerft, 6 cylinder, 4-stroke M6V 40/46 diesels totalling 2,800 - 3,200bhp(2,400 kW). Max rpm: 470-490.
Submerged:
Speed:
Surfaced 17.7 knot (33 km/h), submerged 7.6 knot
Test depth:
230 m (754 ft). Calculated crush depth: 250-295 m (820-967 ft)
Range:
Surfaced 15170 km (8200 miles) at 10 knots (19 km/h), submerged 150 km (80 miles) at 4 knots (7 km/h)
Complement:
44-52 officers & ratings
Armament:
5 53.3cm Torpedo tubes: 4 bow, 1 stern (14 torpedoes or 26 TMA or 39 TMB mines))
1 C35 88mm gun/L45 deck gun with 220 rounds
Various FLAK weaponry, see main article.

       


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