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TAGLIAMENTO
Olifante
Freddo vento
di Nera Bora spira
dalle dure
rocce del Carso,
tra
rinsecchite braccia di cespugli
piantati su
immacolati fazzoletti
di
malinconica neve.
Si aggirano
sulle bianche pietre
del fiume, rivoli di acqua spumanti,
giovani divise grigioverdi, vagano
nei campi alla ricerca di gialle,
secche, rade pannocchie.
Tenue incerte luci dai Carri
abbandonati
sul greto del Tagliamento, nell’attesa
di remoti ordini, mentre lontano
risuona nella valle Olifante,
Orlando chiama nell’ultimo sguardo,
sognando ritorni e caldi abbracci
di madri e dolci fanciulle.
Sergio Benedetto
Sabetta
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