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Il Corpo nacque formalmente nel 1908 a Roma, su iniziativa della regina d'Italia Elena del Montenegro, anche se l'attività delle "dame della Croce Rossa" ha inizio nell'800 ed un primo abbozzo di definizione formale dei compiti e della struttura del gruppo risale al 1888. Nel 1908 si diplomarono già un migliaio di infermiere, e molte parteciparono ai soccorsi seguenti al terremoto di Messina, mentre la prima applicazione dell'infermieristica bellica ad un conflitto avvenne nel 1911, in occasione della guerra italo-turca, soccorrendo i feriti sulla nave Menfi, vedendo coinvolte circa 60 infermiere tra le quali la Duchessa d'Aosta[2].
Durante la prima guerra mondiale oltre 7.000 infermiere volontarie furono presenti nei 204 ospedali da campo della Croce Rossa Italiana, gestendo un totale di 30.000 posti letto. Nonostante le prime difficoltà ad essere inserite in un ambito, quello militare, prettamente maschile, le infermiere volontarie negli anni trenta furono presenti in Etiopia, Somalia, Abissinia, Libia ed Eritrea, come anche in durante la guerra civile spagnola. In seguito fu fondamentale il loro ruolo di soccorso in tutti i teatri della seconda guerra mondiale, in particolare sulle navi ospedale (tra le quali si possono ricordare il piroscafo Toscana e l'Aquileia). Diciotto crocerossine caddero per cause belliche, di cui due in campo di concentramento e due fucilate dalla Wehrmacht.
Nel secondo dopoguerra, sotto la direzione di Paola Menada, le crocerossine vennero inviate in Corea, ma anche nei disastri nazionali (alluvione del Polesine del novembre 1951, disastro del Vajont, alluvione di Firenze, terremoto del Belice) ed esteri (alluvione dell'Olanda nel 1953, terremoto di Agadir). Negli anni recenti il Corpo delle infermiere volontarie è stato presente in missione in Libano, in Somalia, in Mozambico, in Turchia, in Bosnia, Albania, Kosovo, Iraq, Palestina ed Afghanistan all'interno delle missioni delle Nazioni Unite.
Con la Legge 25 giugno 1985, n. 342, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, concesse l'uso della bandiera nazionale al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, per gli alti meriti civili e militari resi alla nazione.[3]
Il d.lgs 28 settembre 2012 n. 178 che ha trasformato la Croce Rossa Italiana da ente pubblico ad associazione di diritto privato, ha fatto salve le norme del Codice dell'ordinamento militare e del "Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare", che disciplinano l’espletamento dei compiti dei due corpi volontari ausiliari delle forze armate italiane
(Da Wikipedia
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