NOTIZIE CESVAM
STORIA IN LABORATORIO
Si riportano gli scritti degli Studenti, sotto elencati, dell'Istituto Superiore NICOLò TRON GIACOMO ZANELLA DI SCHIO (VICENZA), Istituto che ha aderito al progetto Storia in Laboratorio"
PENSIERI PERSONALI - MILITE IGNOTO
-Angela Ceolin
Oltretutto in questo modo tutte le sfortunate famiglie di questi ragazzi sono state riconosciute e hanno avuto la possibilità di commemorare i propri figli.
Inoltre penso sia giusto continuare a ricordare questi militari morti a causa della Guerra.
-Emma Carotta
Al tempo, sia Gradisca d’Isonzo sia Trieste erano parte integrante dell’Impero austro-ungarico, suo figlio Antonio, nell’ottobre 1914 disertò riparando clandestinamente in Italia e si arruolò volontario come fante nel 2º battaglione della brigata “Re”, con cui fu sul Podgora. Mentre guidava l’attacco del suo plotone, in un combattimento sul monte Cimone di Marcesina, il 16 giugno 1916, durante l’offensiva austroungarica passata alla storia con il nome di Strafexpedition, Antonio fu raggiunto e ucciso da una raffica di mitraglia.
La salma di Antonio Bergamas fu riconosciuta e sepolta assieme agli altri caduti nel cimitero di guerra di Marcesina sull'Altopiano dei Sette Comuni. Tuttavia, a seguito di un violento bombardamento che distrusse il cimitero, Bergamas e i compagni periti con lui risultarono ufficialmente dispersi.
Dopo la guerra, Maria ebbe l’incarico di scegliere il corpo di un soldato tra undici salme di caduti non identificabili, raccolti in diverse aree del fronte. Il 28 ottobre 1921, nella basilica patriarcale di Aquileia, in quello che passerà alla storia col nome di «Rito di Aquileia», consacrandola a madre spirituale del Milite Ignoto, la donna fu posta di fronte alle undici bare allineate: appoggiò lo scialle sulla seconda bara e, dopo essere passata davanti alle prime, non riuscì a proseguire nella ricognizione e si accasciò al suolo davanti alla decima bara urlando il nome del figlio, su quella bara dunque, cadde la scelta.
Per onorare tutti i caduti di guerra, la salma prescelta fu posta all’interno della tomba del Milite Ignoto, al centro dell’Altare della Patria e sotto la dea Roma, presso il complesso del Vittoriano. La cerimonia solenne di traslazione avvenne il giorno 4 novembre 1921.
-Francesco Bortoletti
-Anna Cortese
Credo, inoltre, che aver affidato la decisione a Maria Bergamas, una semplice donna di Trieste, sia stato molto significativo per il popolo, proprio perché rappresentava queste persone umili, che la guerra aveva distrutto sia economicamente, ma soprattutto moralmente.
-Vanessa Cornale
Era il 1921, la Grande Guerra si era conclusa da appena tre anni lasciandosi dietro molti caduti e molte erano le mogli rimaste senza marito, le famiglie senza padre e le madri senza figli.
A peggiorare ulteriormente la situazione molti non avevano neppure una salma su cui piangere.
Proprio per questo si decise di recuperare dai campi di battaglia 11 corpi di soldati non identificati e di sceglierne 1 per rappresentarli tutti.
La scelta fu affidata a Maria Bergamas, una madre che aveva perso il proprio figlio in guerra e che rappresentava tutte le donne italiane colpite dai lutti causati dal conflitto.
Ella scelse una delle salme il 28 ottobre 1921 nella Basilica Patriarcale di Aquileia.
Il corpo del Milite Ignoto partí per un viaggio con soste in alcune città.
Lí molti italiani lo salutarono identificandolo come il proprio caro disperso in guerra. Il commovente viaggio si concluse con la sepoltura della salma nel candido marmo dell'Altare della Patria a Roma, da allora sempre vegliato da una guardia permanente in cui si alternano i vari corpi delle Forze Armate italiane.
A cent'anni di distanza, il Milite Ignoto non rappresenta piú ció che significava un tempo, ovvero il sacrificio dei giovani italiani per la Patria, ma un semplice monumento della nostra capitale se non addirittura un'attrazione turistica.
Ma il suo significato é sentito ancora meno dai ragazzini che pensano che la Grande Guerra sia solo un capitolo del loro libro di storia e molti tristemente non sono neppure consapevoli dell'esistenza di questo simbolo che, cent'anni fa, uní l'Italia nel ricordo dei caduti per difendere la Patria.
I valori e la sacralità che rappresenta il Milite Ignoto dovrebbero essere, invece, riscoperti e vissuti dalle nuove generazioni troppo spesso influenzate da modelli effimeri.
-Federico Mario Galasso
In questi giorni abbiamo trattato in classe il tema del Milite Ignoto e ci siamo ritrovati a meditare su una realtà, per fortuna, a noi lontana: la guerra.
Spesso concentriamo i nostri problemi in sciocchezze e ci dimentichiamo della fortuna che abbiamo: un paese libero, dove possiamo vivere nel benessere e nella pace. Molte persone danno per scontato questo privilegio e pensano che l’importante sia apparire e avere visibilità sui social, un’attività che nella realtà non ha nessuna concretezza.
I ragazzi di quell’epoca, come il Milite Ignoto, non hanno avuto nessuna “evidenza” eppure sono coloro che si sono sacrificati per la liberazione del nostro paese e sono diventati simbolo dell’unione di tutta la nazione. Per noi giovani possono essere sicuramente un esempio questi ragazzi che hanno saputo unirsi in un ideale, rappresentato dalla difesa della patria, nel nome del tricolore.
-Lorenza Pavoni
storie di generazioni di ieri e di oggi al servizio del paese che, con coraggio, impegno
e sacrificio, difendono la propria patria e i valori in cui credono.
-Francesca Massignani
Erano ragazzi come noi o poco più grandi ai quali fu negato il privilegio di vivere il fiore degli anni in maniera spensierata ma grazie al cui sacrificio ora possiamo farlo noi come lo hanno fatto i nostri genitori.
Il milite ignoto, quindi, la cui identità rimarrà sconosciuta, merita il nostro profondo rispetto e il nostro ricordo perché senza il suo sacrificio noi non saremmo qui a vivere una vita di libertà e di sogni da realizzare.
-Emma Piva
-Maria Sudiro
Inoltre, il fatto che abbiano invitato una madre a scegliere una tra le 11 bare contenenti 11 militi ignoti è molto significativo; infatti questa donna: Maria Bergamas perse un figlio in guerra e non le furono mai restituite le spoglie.
Il 4 novembre 2021 si è celebrato il centenario della sepoltura del milite ignoto all’Altare della Patria, penso che ricordare questa giornata importante sia fondamentale soprattutto per tenere a mente tutti i sacrifici, tutte le battaglie, le guerre e i rispettivi caduti.
-Sara Testolin
Per questo oggi il Milite Ignoto è assolutamente importante: rappresenta un ideale sociale e le comuni sofferenze patite nel passato dal nostro popolo e che, in noi giovani generazioni, rischia di essere assopito dalla distanza temporale rispetto agli eventi.Il Milite Ignoto è stato scelto tra i resti di undici soldati in modo che non potesse essere riconosciuto e reclamato da nessuno, appunto per poter essere il simbolo di una nazione unita dalle sofferenze e dai dolori della guerra. Il senso di appartenenza alla nazione che provavano quei soldati e l’intera popolazione oggi sta lentamente scomparendo e ricordare il Milite Ignoto, che ne è il simbolo, ci permette di provare quel sentimento che ha unito milioni di italiani.
-Lorenzo Zordan
( La prima parte è stata pubblicata in data 24 marzo 2022
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