DIBATTITI
Progetto 2020/2 - Russia
Il vero motivo
per cui questo volume ha visto la luce è la intensissima, seppur breve,
collaborazione avuta a suo tempo (fine anni novanta inizio di questo secolo)
con Aldo Resta. Tutta la sua passione ed il suo amore per la Storia e la
ricostruzione storica ebbi modo di conoscerla in un contesto difficile, quello
dell’associazionismo militare, in cui vi è tanta voglia e volontà di parlare di
Storia e di Storia Militare, ma poca preparazione, poca istruzione, molta
ideologia mista a nostalgia e molto militarismo di maniera che Aldo Resta
aborriva.
Fu una
collaborazione intensa, tutta incentrata sulla campagna di Russia e sulla
Guerra di Liberazione, in parte sulle vicende dell’Africa settentrionale. Per
sua decisione, per paura che andassero perduti, insistette per cedere
all’Autore i documenti e le carte che formano oggi la base documentale di
questo volume, e, si spera, quella dei volumi successivi. Rimaste sempre
all’attenzione, queste carte e questi documenti servirono per numerosi scritti,
articoli e anche pubblicazioni di un certo impegno. La sua idea di divulgarle
così come sono, contrastata a suo tempo da figure e figuri che si stanno
perdendo nell’oblio, sembra che si stia realizzando grazie alla attività sia
didattica che di ricerca.
Le ragioni della sua scelta nel 1948 di
lasciare le Forze Armate per intraprendere una brillantissima carriera civile,
lui combattente in Africa Settentrionale, in Russia nelle fila del S.I.M. e poi
della Guerra di Liberazione con le Forze del Regno del Sud, nonostante i miei
solleciti, non l’ha mai dette. Ora la comprendo, o penso di comprenderla, dopo
oltre quaranta anni di vita militare.
Proprio per questa supposizione si è dato vita a questa ricerca, sostenuta da un progetto inserito nel CESVAM, a sostegno dei corsi del Master di 1° Livello in Storia Militare. È l’inizio di un percorso, di cui questo è il primo volume. In mente vi è una pianificazione che rimane però solo allo stato di intenzione, per evitare, poi, di doverla non attuare per via dei moltissimi ostacoli e difficoltà che sono presenti e che sono all’orizzonte. In questa ricerca procediamo con un obiettivo lontano da raggiungere, ma enunciando solo l’obiettivo realmente realizzabile nel brevissimo periodo. Intanto si esce con questo primo volume, poi procediamo, con il secondo, e via procedendo. Sono sicuro che Aldo Resta, nel suo pragmatismo, approverebbe questo modo di procedere
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