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mercoledì 9 marzo 2022

La minaccia jihaidista in Europa. Valutazione per il 2021

 DIBATTITI


La Relazione annuale sulla apolitica della informazione  presentata al Parlamento da parte del Sistema di Informazione per la sicurezza della Repubblica ( che in pratica sono i servizi segreti italiani, in merito alla minaccia di attentati terroristici in Europa, così scrive:


Proprio la proclamazione dell’Emirato Islamico in Afghanistan ha rappresentato l’evento più significativo del 2021 per i gruppi del terrorismo internazionale di matrice jihadista, soprattutto alla luce della valenza iconica che la terra afghana riveste nell’immaginario dei sostenitori del jihad globale. A livello globale e regionale, sia al Qaida che DAESH hanno proseguito nella riorganizzazione dei rispettivi assetti che, in entrambi i casi, ha portato a una decentralizzazione delle strutture di comando e controllo. Alla particolare attenzione dell’intelligence è il rischio che il modello Afghanistan possa innescare effetti emulativi su gruppi presenti in altri Paesi, dove sussistono le condizioni per l’ascesa e l’affermazione di nuove forme di terrorismo e di estremismo violento. È proseguito serrato, anche quest’anno, il monitoraggio della propaganda jihadista che, soprattutto all’indomani della vittoria dei Talebani, ha visto le principali sigle terroristiche, specie quelle riconducibili al network qaidista globale, rilanciare prontamente la “narrativa della vittoria” legata alla riconquista del potere a opera dei Talebani. Mirata attenzione informativa è stata inoltre rivolta ai meccanismi di finanziamento al terrorismo, atteso che la capacità operativa di un’organizzazione terroristica dipende anche dalla versatilità nel movimentare le proprie disponibilità finanziarie. In Europa, la dinamica degli attacchi di matrice jihadista perpetrati nel 2021 conferma la perdurante esposizione del Vecchio Continente alla minaccia posta da quanti si mobilitano autonomamente per contribuire al jihad globale. L’impegno informativo si focalizza pertanto sulla minaccia rappresentata anche da micro-gruppi o circuiti più ampi e transnazionali, composti tendenzialmente da elementi radicalizzati attivi online e in contatto fra loro soprattutto tramite i social network. 


La Relazione è stata acquista dalla Emeroteca del CESVAM

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