ARCHIVIO
Si riporta la scheda tecnica del Reggimento indicato, come dal volume "Il quadro di Battaglia dell'Esercito Italiano - 10 giugno 1940" edito dal CESVAM, che può essere richiesto gratuitamente
( info: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
9° Reggimento Fanteria “Regina”
Motto “Sicut Te Candidi Candidissima Regina”
Campagne di Guerra:
1733-35 Successione di Polonia, 1742-48 Successione d’Austria,
1792-96 Piemonte, 1799 Lombardia, 1815 (Grenoble), 1848-49 I d’indipendenza, 1855.56
Crimea, 1859 liberazione della Lombardia,
1860-61 Marche-Umbria –Bassa Italia, 1866 liberazione del
Veneto
1915-18 Italo-Austriaca
Ricompense al V.M.:
Alla Bandiera: Cav. Ord. Mil.
Savoia, 5 Medaglie d’Oro, 1 d’Argento, 1di Bronzo.
Agli Ufficiali e Truppa: 7 Cav. Ord. Mil. Savoia, 5 Medaglie
d’ Oro, 343 d’Argento, 467 di Bronzo, 19 Croci di Guerra.
Perdite in
Combattimento:
Ufficiali: morti 78, feriti 183, dispersi 56, Truppa: morti 1087,
feriti 4831, dispersi 2211
Festa del
Reggimento: 24 ottobre
È uno
dei reggimenti più vivi nella tradizione dell'esercito del vecchio Piemonte.
Formato nel clangore delle guerre contro gli Imperiali dal battaglione Valdese
detto «La Reine», il 13 aprile 1741 entrò subito in azione rivelando le sue
alte doti nell'aspra e brillante guerra condotta da Carlo Emanuele III per la
difesa dei suoi stati dall'invasione franco-ispana. Si batté tra le
fortificazioni di Villafranca e di Montalbano e nella sanguinosa giornata di
Casteldelfino che costrinse gli avversari, stremati, a togliere l'assedio di
Cuneo ed a risalire la valle a Demonte. Doveva rifulgere di nuovi ardimenti
nell'efficace difesa di Authion che sbarrò il cammino agli eserciti della
Repubblica Francese nella campagna 1792-96, e, tre anni dopo, nelle
violentifazioni per la restaurazione tentata dagli imperatori d'Austria e di
Russia. Riorganizzatosi dopo il Congresso di Vienna, incorporò i reggimenti
provinciali di Asti, e, parzialmente, di Mondovì, formandosi dapprima in
«brigata della Regina», quindi sdoppiandosi nei reggimenti 1° e 2° che il 4
marzo 1831 assunsero l'ordinativo di 9° e I0° reggimento fanteria della brigata
Regina. Il 9° reggimento fanteria partecipò eroicamente alle guerre del
Risorgimento. Nella campagna 1848-49 guadagnò, per la sua valorosa condotta, la
sua prima medaglia al valore nel combattimento di Governolo. Con 4 compagnie
partecipò alla spedizione di Crimea (1855-56) battendosi alla Cernaia. Nella
guerra del '59 aggiunse una medaglia d'argento alla sua bandiera per la presa
di Palestro, e nella campagna delle Marche ed Umbria, meritò la medaglia d'oro
al valor militare per lo splendido contegno tenuto nella battaglia di
Castelfidardo. Nella guerra del '66 si trovò all'investimento e assedio di
Borgoforte; in quella italo-abissina 1895-96 concorse alla formazione dei
battaglioni del 3° e del 5° reggimento d'Africa che si batterono eroicamente
nella giornata di Adua insieme con le brigate Dabormida ed Ellena. Acquistò
speciali benemerenze, premiate con medaglia d'argento, per l'opera di
assistenza e di soccorso svolta nel terremoto di Messina (1908); partecipò con
ufficiali e truppa alla formazione di 4 reggimenti del Corpo di operazione per
la guerra italo-turca 1911-12. Scrisse pagine fulgidissime di sacrificio eroico
durante la guerra 1915-18, sul Carso, aggiungendo una seconda medaglia d'oro
alla sua bandiera per la strenua lotta sostenuta sul S. Michele, «reso col suo
sangue sacro alla Patria», e nel Trentino, guadagnando un'altra medaglia per la
resistenza incrollabile e per l'irresistibile slancio rivelati dai suoi
battaglioni sui dirupi di M. Melago e di M. Val Bella nelle azioni del dicembre
1917, del gennaio 1918 e nella grande battaglia del giugno dello stesso anno.
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