DIBATTITI
MASSIMO COLTRINARI
La crisi Ucraina ha messo in evidenza una delle armi migliori
che la Russia impiega sul campo di battaglia e a sostegno del medesimo nella
guerra non dicharat all’Ucraina il 24 maggio 2022. Far passare la notizia che
il 9 maggio 1945 la Russia ha vinto la Seconda Guerra Mondiale è un esempio
fondamentale per comprendere l'arma russa punto. La parata sulla piazza Rossa,
vera ostentazione di potenza come tutte le dittature ( vedi Cina e Corea del Nord
oggi, vedi le parate Naziste e quelle nostrane ieri) né è una dimostrazione
chiara.
E’ noto che ripetere la stessa notizia o lo stesso concetto
in maniera ossessiva attraverso i media questo diventa assioma e concetto accettato
da tutti
La seconda guerra mondiale ha avuto termine il 23 settembre
1945 con la resa del Giappone; la resa di questi fu firmata sulla corazzata
Missouri nella Baia di Tokyo l'Unione Sovietica era entrata in guerra un mese
prima, ad inizio di Agosto 1945 e per anni si rifiutò di aprire questo fronte è
stato insignificante. Come si può asserire di aver vinto una guerra mondiale,
quanto si è stati praticamente assenti nella metà del Pianeta.?
La resa delle forze tedesche in Italia é del 2 maggio 1945. La
resa delle forze tedesche dopo il suicidio di Hitler del 30 aprile 1945 è stata
firmata l’8 maggio 1945 a Reims in Francia; i sovietici pretesero che una analoga cerimonia si tenesse prima a Berlino poi a
Mosca.
La Seconda Guerra
Mondiale è stata vinta dalla coalizione antihitleriana a cui hanno partecipato
Francia, Gran Bretagna, tutti i paesi che sono stati aggrediti da Hitler, dagli
Stati Uniti e dall'Unione Sovietica.
La Seconda Guerra Mondiale è una vittoria di tutta questa
coalizione contro i nazisti. Appropriarsi del fatto asserendo che la Russia
abbia vinto la Seconda Guerra Mondiale è una delle classiche operazioni di
disinformazione che il Cremlino mette in pratica.
La crisi Ucraina ha fatto ritornare in maniera ossessiva e
rimbombare un. Altra asserzione voluta da Mosca che parte dal concetto che
asserisce la “Russia non è mai stata
sconfitta nella sua storia”. In queste settimane si è sentito da parte da
commentatori nostrani ed anche diciamolo pure da orientati al pensiero di Mosca,
questa frase.
E’ una grossa bugia ma è stata ripetuta in modo così
ossessivo in maniera tale che oramai 3 italiani su 4 pensano che la Russia non
sia mai stata sconfitta della sua storia.
L'obiettivo di questa asserzione diffusa secondo la dottrina
della guerra ibrida è volta a fiaccare o a ridurre l’opposizione all’azione
della Russia contro l’Ucraina e contrastare l'aggressività dell'attuale capo
del Cremlino. In pratica si vuol dire: Ucraini non avete speranza; Occidentali,
inutile che mandate armi e sostenere l’Ucraina. In pratica, Ucraini
arrendetevi; Occidentali, abbandonate al loro destino, senza speranza, gli
Ucraini e potrete vivere in pace, in quella pace che desiderate tanto.
E’ una delle armi che la Russia impiega nel quadro della sua
offensiva basata sulla disinformazione, sulla intossicazione della notizia e
propaganda. Che è un segno evidente di debolezza.
Il dato su cui si basa questa notizia che ovviamente non è
vera, si riferisce alla guerra napoleonica delle 1812 e all'invasione della
Germania del 1941-1945.
in realtà la Russia ha subito moltissime sconfitte anche nel
suo territorio. Per limitarsi solo al secolo breve, l'Impero zarista, che Putin
non considera nella Storia russa, è stato clamorosamente sconfitto dall impero Giapponese nel 1904/1905 con la la
grandissima sconfitta navale di Tsushima. Una sconfitta strategica dovuta ad
errori madornali.
Altra grande sconfitta che stiamo dimenticando e la sconfitta
della Russia nella Prima Guerra Mondiale. L’Impero zarista è andato incontro a
pesantissime sconfitte terrestri dovuti, anche qui, ad errori grossolani sia
strategici che tattici. Putin sostiene che queste sconfitte non sono sue. In
ogni caso sono della Russia.
Concludendo. Tutto è lecito in guerra ma è anche vero che
occorre essere così capaci di distinguere gli amici dai nemici e soprattutto da
dare la giusta valutazione di quello che arriva da chi è nemico dichiarato per
quello che dice.
I nostri commentatori dovrebbero essere un pochino più cauti
nell’ assecondare l'azione di chi praticamente applica non solo la
manipolazione dell'informazione, la intossicazione della notizia come strumento
principale della guerra delle parole.
Pertanto tutto quello che proviene da Mosca, da Putin e da il
Cremlino, deve essere attentamente valutato ed analizzato e confrontato con
dati oggettivi. Noi ancora lo possiamo fare. Altri sotto, il loro dominio, no.
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