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venerdì 12 agosto 2022

Monica Apostoli. Ricerche sul Valore Militare III

 MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE

“I RAGNI” DECORATI AL VALOR MILITARE NEL 1917

Dott.ssa Monica Apostoli

“I RAGNI” DECORATI AL VALOR MILITARE NEL 1917

 

Dopo  il lungo e rigido inverno del 1916 , la ripresa delle operazioni sulla Fronte della Giulia con la X Battaglia dell’Isonzo, portò il Comando Supremo alla decisione di incrementare ulteriormente le compagnie telegrafisti e le sezioni telefoniche . In totale si passò da 53  alla fine del 1916  a  66  compagnie  telegrafisti e le sezioni telefoniche da 64  a 76.   La dedizione, lo sprezzo del pericolo e d il senso del dovere si evince anche attraverso le motivazioni delle Decorazioni al Valor Militare concesse al personale appartenente.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

Caporale SCURO Corradino DA Tuglie (Lecce):

“Caporale dirigente una stazione ottica situata a poche decine di metri dalle nostre trincee, non abbandonava col proprio materiale il suo posto se non dietro ordine superiore, quando già gran parte delle trincee stesse, dopo violentissimo bombardamento e susseguente attacco nemico, erano cadute fin dalla sera precedente in potere di questi ed il rimanente della posizione era già abbandonato dalle nostre truppe per ordine superiore. -Carso, quota 126, 26-27 marzo 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Sergente MARONI Ruggero da Salerno:

 “Comandato quale capo servizio di un centralino importante per i collegamenti fra i posti tattici di corpo d’armata e divisionali, mantenne costantemente attive le linee spesso interrotte dall’intenso bombardamento nemico, uscendo volontariamente ad accompagnare, aiutare ed incoraggiare i guardiafili, sprezzante sempre del pericolo, infaticabile e conscio dell’importanza del suo compito. - Dolina Vigna (Carso), 10-15 maggio 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Aspirante Ufficiale CIPRANDI Arturo da Godega di Sant’Urbano:

 “Comandante di una Stazione telefonica, in sette giorni di aspro combattimento, con sereno sprezzo del epricolo, percorreva zone intensamente battute dal tiro nemico d’interdizione, assicurando le comunicazioni fra i vari comandi. - Zagomila-Monte Vodice, 14-21 maggio 1917”.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

Caporal Maggiore FORNACIARI Arturo da Correggio (Reggio Emilia):

 “Fu costante mirabile esempio d’instancabile attività, coraggio ed alto sentimento del dovere. Rimasta distrutta più volte dal tiro dell’artiglieria nemica la stazione telefonica di cui era il capo, visto inutile ogni sforzo per mantenere le comunicazioni, si offrì al comando quale porta ordini e percorrendo zone intensamente battute dal tiro avversario, sprezzante del pericolo, si recò fin sulla prima linea per adempiere il compito assuntosi, riportandone avvisi e notizie. – Monte Santo, 15-25 maggio 1917”.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

Soldato STANGHETTI Nazzareno da Norcia (Perugia):

“Guardiafili di una linea telefonica molto avanzata per cari giorni senza concedersi riposo e sprezzando ogni pericolo incitando ed animando i compagni si recava a riparare la linea danneggiata dal fuoco dell’artiglieri nemica. Colpito a morte spirava raccomandando ai compagni la manutenzione della linea telefonica. – Monfalcone, Flondar, 24 maggio 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Tenente MORO Guido da La Maddalena (Sassari):

“Comandante di una sezione telefonica, sprezzante del pericolo, sotto l’intenso fuoco dell’artiglieria nemica, diresse allo scoperto il lavoro di riallacciamento e di sistemazione delle linee telefoniche dando prova di esemplare coraggio. – Dosso Faiti, 31 maggio 4 giugno 1917”.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

Tenente di Milizia Territoriale ACERBO Giacomo da Loreto Aprutino (Chieti):

“Comandante di una sezione telefonica divisionale, durante una grande azione di guerra, avendo il nemico interrotte tutte le comunicazioni, conscio dell’urgenza e della necessità assoluta di riattivarle, nonostante i violenti e continui e precisi tiri d’interdizione avversari, affrontando serenamente ogni più grave pericolo, riusciva insieme ad un esploratore, a ripristinare il regolare funzionamento del servizio. Interrotte nuovamente le comunicazioni telefoniche, offertosi personalmente per recapitare ordini urgenti ai comandi di prima linea con gravissimo rischio personale, assolveva al suo compito rimanendo ferito al polso destro. -Alture di Flondar, 18-23 agosto 1917”. 

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Soldato FEDI Gino da Livorno:

“Guardiafili isolato di linee telefoniche avanzate, si recava spontaneamente a riparare le linee stesse percorrendo un terreno intensamente battuto dall’artiglieria avversaria e manteneva sempre la continuità delle comunicazioni, dando prova di alto sentimento del dovere. – Loquizza, 18-25 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Soldato MAINENTE Salvatore da Santa Croce Camerina (Siracusa), 45^ compagnia telegrafisti:

“Comandato quale guardiafili e avute le linee distrutte dal tiro nemico, si prestava a recapitare ordini, assicurando in al modo le comunicazioni sotto l’intenso fuoco nemico. – Faiti- Krib- Veliki-Kribak, 15-30 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Soldato MANGANI Vito da Magliano in Toscana (frazione Pereta – Grosseto) 45^ compagnia telegrafisti:

“Comandato quale guardiafili e avute le linee distrutte dal tiro nemico, si prestava a recapitare ordini, assicurando in al modo le comunicazioni sotto l’intenso fuoco nemico. – Faiti- Krib- Veliki-Kribak, 15-30 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Caporale MARANI Emilio da Lecco:

“In breve tempo riattivava numerose linee telefoniche interrotte dal bombardamento nemico eseguito con grossi calibri e dimostrava grande sangue freddo di fronte al pericolo, essendo di bell’esempio ai dipendenti. – Bonetti (carso), 23 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Tenente MORO Guido da La Maddalena (Sassari):

“Durante cinque giorni consecutivi di combattimento, benché leggermente ferito, vigilò e diresse personalmente il servizio di collegamento telefonico tra il comando di una brigata e i comandi superiori, rimanendo presso le prime linee in una località esposta alle offese nemiche. Con zelo e coraggio singolari, percorse numerose volte il terreno dell’azione, coadiuvando validamente il comando cui era addetto. – Faiti, 19-23 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Solato ORRU’ Raimondo da Montalcino (Siena):

“Perdurando il fuoco delle artiglierie nemiche di grosso calibro cooperava allegramente e con sprezzo del pericolo al celere riattamento di numerose linee telefoniche interrotte in più punti. – Bonetti (Carso), 23 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Soldato PACCAGNINI Alteo, da Montalcino (Siena):

“Perdurando il fuoco delle artiglierie nemiche di grosso calibro cooperava allegramente e con sprezzo del pericolo al celere riattamento di numerose linee telefoniche interrotte in più punti. – Bonetti (Carso), 23 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Caporale TAMBURINI Biagio, da Milano:

“Offrivasi spontaneamente per seguire con una stazione ottica un ufficiale osservatore di artiglieria e non avendo potuto per enormi difficoltà incontrate impiantare subito la stazione stessa, recavasi più volte attraverso ad una vasta zona intensamente battuta dal tiro nemico a portare al comando di artiglieria le informazioni dell’ufficiale osservatore dando bella prova di fermezza e sprezzo del pericolo. – Valiki Frib, 5-9 settembre 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Caporale UGOLINI Cesare da Mantova:

“In breve tempo riattivava numerose linee telefoniche interrotte dal bombardamento nemico eseguito con grossi calibri e dimostrava grande sangue freddo di fronte al pericolo essendo di bell’esempio ai dipendenti. – Bonetti (Carso), 23 agosto 1917”.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

Tenente CECCHI Ugo da Firenze:

“Comandante di una stazione radiotelegrafica addetta a un comando di divisione, dinanzi all’incalzare del nemico, cercava, con calmo e sereno coraggio, di porre in salvo la stazione affidatagli, ma essendogli preclusa ogni via di onorevole salvezza, dopo aver distrutto gli apparecchi ed i preziosi documenti di cui era in possesso, piuttosto di arrendersi al nemico, preferiva una morte gloriosa; fulgido esempio ai suoi soldati di nobile e puro valore militare. – Ponte di Caporetto, 24 ottobre 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Aspirante Ufficiale CAU Giovanni da Cagliari:

“Sotto il violento bombardamento nemico su di un terreno completamente scoperto ed in critiche circostanze di lotta, sorvegliava le linee telefoniche e manteneva in piena efficienza, riparando prontamente le frequenti interruzioni e favorendo così l’azione del comando di raggruppamento cui era addetto. Col della Beretta. 26 novembre 12 dicembre – Col Caprile, 14 dicembre 1917”.

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

Soldato AGLIETTI Egisto da Figlino Valdarno (Firenze):

“Militare di animo ardito e di profondo sentimento del dovere, con grave rischio della propria vita, per cinque notti, lavorando con sprezzo del pericolo fuori dalle nostre prime linee, sotto gli occhi del nemico vigilante, compì felicemnte l’importante ordine affidatogli pel quale si era volontariamente offerto. - Cima Monte Asolone, 20-25 dicembre 1917”.

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