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“I RAGNI” DECORATI AL VALOR MILITARE NEL 1917
Dott.ssa Monica Apostoli
“I RAGNI” DECORATI AL VALOR MILITARE
NEL 1917
Dopo il lungo e rigido inverno del 1916 , la
ripresa delle operazioni sulla Fronte della Giulia con la X Battaglia
dell’Isonzo, portò il Comando Supremo alla decisione di incrementare
ulteriormente le compagnie telegrafisti e le sezioni telefoniche . In totale si
passò da 53 alla fine del 1916 a
66 compagnie telegrafisti e le sezioni telefoniche da
64 a 76. La dedizione, lo sprezzo del pericolo e d il
senso del dovere si evince anche attraverso le motivazioni delle Decorazioni al
Valor Militare concesse al personale appartenente.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Caporale SCURO Corradino DA Tuglie
(Lecce):
“Caporale dirigente una
stazione ottica situata a poche decine di metri dalle nostre trincee, non
abbandonava col proprio materiale il suo posto se non dietro ordine superiore,
quando già gran parte delle trincee stesse, dopo violentissimo bombardamento e
susseguente attacco nemico, erano cadute fin dalla sera precedente in potere di
questi ed il rimanente della posizione era già abbandonato dalle nostre truppe
per ordine superiore. -Carso, quota 126, 26-27 marzo 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Sergente MARONI Ruggero da Salerno:
“Comandato quale capo servizio di un
centralino importante per i collegamenti fra i posti tattici di corpo d’armata
e divisionali, mantenne costantemente attive le linee spesso interrotte
dall’intenso bombardamento nemico, uscendo volontariamente ad accompagnare,
aiutare ed incoraggiare i guardiafili, sprezzante sempre del pericolo,
infaticabile e conscio dell’importanza del suo compito. - Dolina Vigna (Carso),
10-15 maggio 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Aspirante Ufficiale CIPRANDI Arturo
da Godega di Sant’Urbano:
“Comandante di una Stazione telefonica, in
sette giorni di aspro combattimento, con sereno sprezzo del epricolo,
percorreva zone intensamente battute dal tiro nemico d’interdizione,
assicurando le comunicazioni fra i vari comandi. - Zagomila-Monte Vodice, 14-21
maggio 1917”.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Caporal Maggiore FORNACIARI Arturo da
Correggio (Reggio Emilia):
“Fu costante mirabile esempio d’instancabile
attività, coraggio ed alto sentimento del dovere. Rimasta distrutta più volte
dal tiro dell’artiglieria nemica la stazione telefonica di cui era il capo,
visto inutile ogni sforzo per mantenere le comunicazioni, si offrì al comando
quale porta ordini e percorrendo zone intensamente battute dal tiro avversario,
sprezzante del pericolo, si recò fin sulla prima linea per adempiere il compito
assuntosi, riportandone avvisi e notizie. – Monte Santo, 15-25 maggio 1917”.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Soldato STANGHETTI Nazzareno da
Norcia (Perugia):
“Guardiafili di una
linea telefonica molto avanzata per cari giorni senza concedersi riposo e
sprezzando ogni pericolo incitando ed animando i compagni si recava a riparare
la linea danneggiata dal fuoco dell’artiglieri nemica. Colpito a morte spirava
raccomandando ai compagni la manutenzione della linea telefonica. – Monfalcone,
Flondar, 24 maggio 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Tenente MORO Guido da La Maddalena
(Sassari):
“Comandante di una
sezione telefonica, sprezzante del pericolo, sotto l’intenso fuoco
dell’artiglieria nemica, diresse allo scoperto il lavoro di riallacciamento e
di sistemazione delle linee telefoniche dando prova di esemplare coraggio. –
Dosso Faiti, 31 maggio 4 giugno 1917”.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Tenente di Milizia Territoriale
ACERBO Giacomo da Loreto Aprutino (Chieti):
“Comandante di una
sezione telefonica divisionale, durante una grande azione di guerra, avendo il
nemico interrotte tutte le comunicazioni, conscio dell’urgenza e della
necessità assoluta di riattivarle, nonostante i violenti e continui e precisi
tiri d’interdizione avversari, affrontando serenamente ogni più grave pericolo,
riusciva insieme ad un esploratore, a ripristinare il regolare funzionamento
del servizio. Interrotte nuovamente le comunicazioni telefoniche, offertosi
personalmente per recapitare ordini urgenti ai comandi di prima linea con
gravissimo rischio personale, assolveva al suo compito rimanendo ferito al
polso destro. -Alture di Flondar, 18-23 agosto 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato FEDI Gino da Livorno:
“Guardiafili isolato di
linee telefoniche avanzate, si recava spontaneamente a riparare le linee stesse
percorrendo un terreno intensamente battuto dall’artiglieria avversaria e
manteneva sempre la continuità delle comunicazioni, dando prova di alto
sentimento del dovere. – Loquizza, 18-25 agosto 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato MAINENTE Salvatore da Santa
Croce Camerina (Siracusa), 45^ compagnia telegrafisti:
“Comandato quale
guardiafili e avute le linee distrutte dal tiro nemico, si prestava a recapitare
ordini, assicurando in al modo le comunicazioni sotto l’intenso fuoco nemico. –
Faiti- Krib- Veliki-Kribak, 15-30 agosto 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato MANGANI Vito da Magliano in
Toscana (frazione Pereta – Grosseto) 45^ compagnia telegrafisti:
“Comandato quale
guardiafili e avute le linee distrutte dal tiro nemico, si prestava a
recapitare ordini, assicurando in al modo le comunicazioni sotto l’intenso
fuoco nemico. – Faiti- Krib- Veliki-Kribak, 15-30 agosto 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Caporale MARANI Emilio da Lecco:
“In breve tempo
riattivava numerose linee telefoniche interrotte dal bombardamento nemico
eseguito con grossi calibri e dimostrava grande sangue freddo di fronte al
pericolo, essendo di bell’esempio ai dipendenti. – Bonetti (carso), 23 agosto
1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Tenente MORO Guido da La Maddalena
(Sassari):
“Durante cinque giorni
consecutivi di combattimento, benché leggermente ferito, vigilò e diresse
personalmente il servizio di collegamento telefonico tra il comando di una
brigata e i comandi superiori, rimanendo presso le prime linee in una località
esposta alle offese nemiche. Con zelo e coraggio singolari, percorse numerose
volte il terreno dell’azione, coadiuvando validamente il comando cui era
addetto. – Faiti, 19-23 agosto 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Solato ORRU’ Raimondo da Montalcino
(Siena):
“Perdurando il fuoco
delle artiglierie nemiche di grosso calibro cooperava allegramente e con
sprezzo del pericolo al celere riattamento di numerose linee telefoniche
interrotte in più punti. – Bonetti (Carso), 23 agosto 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato PACCAGNINI Alteo, da
Montalcino (Siena):
“Perdurando il fuoco
delle artiglierie nemiche di grosso calibro cooperava allegramente e con
sprezzo del pericolo al celere riattamento di numerose linee telefoniche
interrotte in più punti. – Bonetti (Carso), 23 agosto 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Caporale TAMBURINI Biagio, da Milano:
“Offrivasi
spontaneamente per seguire con una stazione ottica un ufficiale osservatore di
artiglieria e non avendo potuto per enormi difficoltà incontrate impiantare
subito la stazione stessa, recavasi più volte attraverso ad una vasta zona
intensamente battuta dal tiro nemico a portare al comando di artiglieria le
informazioni dell’ufficiale osservatore dando bella prova di fermezza e sprezzo
del pericolo. – Valiki Frib, 5-9 settembre 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Caporale UGOLINI Cesare da Mantova:
“In breve tempo
riattivava numerose linee telefoniche interrotte dal bombardamento nemico
eseguito con grossi calibri e dimostrava grande sangue freddo di fronte al
pericolo essendo di bell’esempio ai dipendenti. – Bonetti (Carso), 23 agosto
1917”.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Tenente CECCHI Ugo da Firenze:
“Comandante di una
stazione radiotelegrafica addetta a un comando di divisione, dinanzi
all’incalzare del nemico, cercava, con calmo e sereno coraggio, di porre in
salvo la stazione affidatagli, ma essendogli preclusa ogni via di onorevole
salvezza, dopo aver distrutto gli apparecchi ed i preziosi documenti di cui era
in possesso, piuttosto di arrendersi al nemico, preferiva una morte gloriosa;
fulgido esempio ai suoi soldati di nobile e puro valore militare. – Ponte di
Caporetto, 24 ottobre 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Aspirante Ufficiale CAU Giovanni da
Cagliari:
“Sotto il violento
bombardamento nemico su di un terreno completamente scoperto ed in critiche
circostanze di lotta, sorvegliava le linee telefoniche e manteneva in piena
efficienza, riparando prontamente le frequenti interruzioni e favorendo così
l’azione del comando di raggruppamento cui era addetto. Col della Beretta. 26
novembre 12 dicembre – Col Caprile, 14 dicembre 1917”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato AGLIETTI Egisto da Figlino
Valdarno (Firenze):
“Militare di animo
ardito e di profondo sentimento del dovere, con grave rischio della propria
vita, per cinque notti, lavorando con sprezzo del pericolo fuori dalle nostre
prime linee, sotto gli occhi del nemico vigilante, compì felicemnte
l’importante ordine affidatogli pel quale si era volontariamente offerto. -
Cima Monte Asolone, 20-25 dicembre 1917”.
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