ARCHIVIO
Nell'ambito del progetto dedicato ai militari italiani in Russia, la Ricerca ha portato alla attenzione il documento che proponiamo, Siamo in piena operazione Saturmo, secondo la denominazione russa, e già si traggono lezioni da olte due settimane di combattimenti. (Massimo Coltrinari)
UFFICIO OPERAZIONI
n. 6785 di protocollo
P. M. 108, lì 26 Dicembre 1942/XXI
OGGETTO : insegnamenti tratti dall'offensiva
in atto.
AI COMANDI DELLE DIVISIONI
DIPENDENTI
AI COMANDI D'ARMA DEL CORPO D'ARMATA
e per conoscenza :
ALL'UFFICIO SERVIZI DEL CORPO D'ARMATA
AL COMANDO ZONA DEL CORPO D'ARMATA
–
la
fanteria deve essere preparata ad affrontare i carri armati e a distruggerli
quando ne ha la possibilità, evitando sbandamenti qualora gli stessi
raggiungessero od oltrepassassero le posizioni da essa occupate;
–
superate
le nostre linee difensive diventa facile ai carri armati eseguire puntate nelle
retrovie e raggiungere di sorpresa centri vitali tattici e logistici, procurare
la disorganizzazione dei comandi ed arrestare l'alimentazione della battaglia;
–
la
fanteria nemica, dove non è stata appoggiata da carri armati, non è riuscita a
vincere la difesa di truppe decise a combattere e ben sistemate;
–
il
fosso controcarri è la migliore difesa passiva contro l'azione dei carri
armati.
Occorre pertanto convincere ogni
militare :
a) che il carro armato senza fanteria al seguito
non può occupare permanentemente una posizione e che avendo autonomia e munizionamento
limitati può bensì raggiungere posizioni e centri dislocati molto in
profondità, ma è obbligato a ritornare presto o tardi verso le proprie basi. La
permanenza dei carri in località lontane, senza appoggio di masse di fanteria,
deve pertanto essere considerata di breve durata.
b) le azioni di
carri armati in profondità hanno generalmente obiettivi ben definiti e limitati
(magazzini, stazioni ferroviarie,
ponti, ecc.). Ben difficilmente essi deviano per andare a cacciare militari
singoli o reparti fuori del proprio itinerario.
c) che ogni
posizione accessibile al carro armato deve essere sbarrata con ostacoli
anticarro artificiali (campi di mine, abbattute, fossi anticarro, profonde
trincee, buche per tiratori). La creazione di questi ostacoli deve effettuarsi
nel più breve tempo possibile: Il lavoro in questo campo non sarà mai troppo e
non sarà mai troppo quanto il soldato potrà dare. Si tratta di vita o di morte.
Il riparo dei carri armati deve avere la precedenza quasi assoluta su tutti i
lavori, anche sulla posa dei reticolati.
IL GENERALE DI CORPO D' ARMATA
F/ to Gabriele Nasci
p. c. c.
IL TENENTE COLONNELLO CAPO DI S.
M. ff.
- Giuseppe
Massaioli -
Nessun commento:
Posta un commento