APPROFONDIMENTI
La Prima Guerra Mondiale
Nota di Sintesi
SINTESI DEL 1916
La sintesi degli avvenimenti
del 1916 è semplice: gli imperi centrali avevano raggiunto nel 1915 tali
vantaggi che si sentivano in grado di prendere l’iniziativa delle operazioni;
ma Falkenhayn e Conrad non si accordarono sull’obiettivo; il tedesco scelse
Verdun, l’austriaco Asiago. Entrambe le offensive però, dopo qualche successo,
furono arrestate: i tedeschi continuarono negli attacchi sperando di
dissanguare l’avversario (avevano però lasciato verso la Russia forze bastevoli
per assicurare la propria fronte), mentre il Conrad, che era un passionale, pur
di concentrare nel Tirolo forze per schiacciare l’Italia, che tanto odiava,
sguernì la fronte verso la Russia oltre i limiti della prudenza, incoraggiato
in questo dal giuoco così ben riuscito l’anno precedente sulla fronte serba. Ma
un’inattesa offensiva dei russi sfondò la fronte austriaca a Lutzk in modo che
l’equilibrio potè essere ristabilito soltanto dopo perdite gravissime di
territorio e di uomini: dal giugno al principio di novembre) 38 mila morti, 187
mila feriti, 360 mila dispersi.
Costretto a togliere notevoli
forze dalla Francia, mentre i franco-inglesi iniziavano, sotto la direzione
effettiva di Foch, una poderosa ed ostinata offensiva di logoramento sulla
Somme, il Falkenhayn dovette ridursi alla difensiva ed altrettanto fece il
Conrad in Italia. Le situazioni si erano invertite: l’iniziativa delle
operazioni era passata all’Intesa, le cui condizioni si presentavano così
vantaggiose, che la Rumenia, a malgrado della sua difficile posizione, osò
finalmente schierarsi contro l’Austria. Ma se le potenze centrali avevano
sopportato gravi rovesci, nessun colpo aveva potuto essere decisivo. Si era
ancora nella fase di logoramento. Gli imperi centrali ne approfittarono per
rinunciare ad eventuali offensive su altre fronti contenendo gli avversari
sulla Somme e sull’Isonzo e cercando invece di annientare il nuovo nemico. La
Rumenia non aveva forze sufficienti per guernire adeguatamente i propri
confini: una diecina di divisioni di prima linea ed altre tredici di nuova
formazione dovevano provvedere ad un confine di circa 2000 chilometri di sviluppo.
L’aiuto russo secondo i patti si limitava inizialmente a scarse forze inviate
in Dobrugia. Quindi anche gli stessi Carpazi non potevano essere ovunque
occupati con forze sufficienti per la loro difesa. Inoltre i rumeni mancavano,
come gli italiani all’inizio della loro guerra, dell’esperienza già acquistata
dagli avversari e difettavano di mezzi tecnici. Quindi fu possibile ai tedeschi
di aprirsi il varco là dove le difese mancavano od erano poco rilevanti e di
far cadere l’intera fronte, passando alla guerra di movimento fino a che
l’esercito rumeno, dopo gravi perdite, si ridusse alla fronte del Sereth
occupata in gran parte dai russi.
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