DIBATTITI
Il totale delle
medaglie d’Oro, secondo i dati del 1923, sono 356 concesse. Nel 1915 ne sono
state concesse 53, di cui 47 nel corso del 1915 e le altre 6 nel 1916 o negli
anni successivi, in genere per tardiva esecuzione dell’iter burocratico oppure per tramutazione
di Medaglia d’Argento già concessa. Inoltre furono concesse due medaglie d'oro
alla Marina, una ad un ufficiale italiano e l'altra ad un ufficiale francese,
entrambi comandanti di sommergibili. Del totale 11 Medaglie d'Oro sono state
concesse “Motu Proprio” dal Re. Sono solo sette le Medaglie concesse a viventi;
le restanti tutte alla memoria. L'arco temporale, da maggio a dicembre vede il
maggior numero di concessioni nel mese di ottobre (23), mentre a maggio solo 1, 4 a giugno, 12
a luglio, 6 ad agosto, 1 a settembre, appunto 23 ad ottobre, 5 a novembre e 2 a
dicembre. La ripartizioni per regioni geografiche è equa, con una punta di 10
concessioni a militari provenienti dal Piemonte.
La stragrande maggioranza delle Medaglie
è concessa ai gradi subalterni degli ufficiali, con 14 Medaglie ai sottotenenti
ed aspiranti, 3 a tenenti e 7 a capitani. I soldati decoranti sono 8 mentre i
restanti sottufficiali sono sei. I generali decorati sono 5, un numero forse
troppo alto per questo grado; leggendo le motivazioni sono concessioni per la
partecipazione diretta agli attacchi ed agli assalti o alla presenza fin sotto
le prime linee nemiche.
In pratica la concessione della massima
onorificenza è data per gli assalti alle trincee nemiche e per la distruzione
dei reticolati, ostacolo da eliminare per avere il successo dell’attacco delle
fanterie. Sono oltre 43 le Medaglie concesse per queste azioni; da che si deduce
che il mezzo principale per la distruzione dei reticolati, l'artiglieria media
e in parte quella pesante, era carente e ci si affidava al valore del soldato
singolo per eliminare l'ostacolo, Un altro segno della impreparazione italiana
alla guerra.
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