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giovedì 16 novembre 2017

Il Terrorismo nord irlandese

UNA FINESTRA SUL MONDO

Master
in
“Antiterrorismo Internazionale ”

Tesi
Il terrorismo indipendentista
nord irlandese e la figura di Bobby Sands

Candidato 
DANIELE DOTTORI 
Relatore   PROF. SILVIO BELARDI
ANNO ACCADEMICO 2016 / 2017


Premessa pag. 2
Capitolo I :
1.1. Le lontane radici dello scontro pag. 4
1.2. Esplode la violenza pag. 5
Capitolo II :
2.1. Nascita della Provisional pag. 11
2.2. Gli anni più duri del conflitto pag. 30
2.3. I tentativi di risoluzione dal ’72
al ‘75 pag. 48 􀀁
􀀁
2.4. Gli scioperi della fame e la
figura di Bobby Sands pag. 57
Conclusioni pag. 72
Bibliografia pag. 81



Premessa
Il Conflitto nordirlandese, conosciuto in inglese come The Troubles (termine traducibile come
"I disordini")1, è il nome che individua la cosiddetta "guerra a bassa intensità" che si è svolta
tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni novanta del XX secolo in Irlanda del Nord e i
cui effetti si sono allargati anche all'Inghilterra e alla Repubblica d'Irlanda, causando oltre
3000 morti.
L'Ulster è una regione europea che fa eccezione per storia e struttura della società. La
frammentazione del tessuto sociale della Provincia, così come vengono chiamate le sei contee
dell'Ulster britannico, la varietà degli attori e degli interessi in campo per il raggiungimento di
obiettivi molto differenti tra di loro, hanno reso il conflitto nell'Irlanda del Nord un
interessante, quanto complicato, oggetto di studio paragonabile forse più a realtà extraeuropee
che a uno Stato appartenente al democratico Regno Unito, del quale non è ancora
possibile avere una visione d'insieme veramente nitida. E' l'articolata combinazione degli
elementi in gioco a rendere questo conflitto interessante quanto di difficile interpretazione. La
banalizzazione del conflitto da parte della stampa e dei media in generale, che lo hanno
descritto come una guerra di religione con terroristi inferociti da una parte ed inermi cittadini
dall'altra, ha creato falsi miti ed errori interpretativi che ad oggi continuano a rappresentare
nella mente di molti la realtà di quanto sia accaduto realmente. Gli irlandesi odiano gli inglesi
perché sono protestanti e gli inglesi a loro volta sono razzisti nei confronti degli irlandesi
perché poveri, rozzi e papisti convinti: è l'apoteosi della banalizzazione. E' abbastanza
evidente che otto secoli di conflitto non possano aver alcuna motivazione tanto semplicistica
quanto statica.
I Troubles non sono solo il risultato di un conflitto secolare, ma anche di specificità dell'area
geografica nella quale si sono concentrati nel secondo dopoguerra ed in tale periodo scanditi
da tre momenti chiave: la nascita della Provisional IRA (PIRA), gli scioperi della fame del
1981 ed infine il discioglimento del blocco sovietico. Da quest'ultimo punto si intuisce quanto
il conflitto regionale non fosse solo una questione interna al Regno Unito, ma si inserisse in
uno scenario più vasto, di scala mondiale. La Gran Bretagna, durante la seconda guerra
mondiale, necessitava di una copertura militare ad ovest delle proprie coste e gli americani,
nonostante il peso interno della lobby irlandese, avevano maggior interesse nel mantenere
saldi i rapporti con Londra piuttosto che risolvere la questione dell'Ulster dando soddisfazione
ad una parte dei propri cittadini. In effetti la risoluzione del conflitto si velocizzò negli anni
'90 con la fine della guerra fredda. In questa tesi però l’interesse è focalizzato nel periodo
compreso tra il 1969 e il 1981. Questi anni vedono la Provisional IRA, indubbiamente l'attore
principale dei Troubles ma non la causa scatenante di essi, nascere come elemento
tradizionalista e militarista per trasformarsi in poco più di un decennio in un'organizzazione in
grado di condurre la lotta repubblicana attraverso una costante pressione violenta sul governo
britannico e anche attraverso il proprio braccio politico, il Provisional Sinn Fein che mirava
alla ricostituzione di un'Irlanda di 32 contee. Lo scopo di questa ricerca è quello di delineare
quelle dinamiche storiche, talvolta di lunga data, e gli apparati ideologici che hanno portato
alla nascita della Provisional prima e che poi ne hanno dettato la sua azione e i suoi
cambiamenti nel corso di 12 anni. Dalla storia del nazionalismo irlandese e dei movimenti
repubblicani emergono talvolta contraddizioni e cambiamenti inspiegabili se osservati da un
punto di vista troppo distante o limitatamente focalizzato sugli avvenimenti bellici o
istituzionali. Il conflitto non ha origine negli estremismi, ma sicuramente le sezioni più
radicali dell'unionismo e del nazionalismo hanno animato e foraggiato lo scontro.
La tesi segue un racconto cronologico, toccando quegli avvenimenti che hanno un valore
particolarmente esplicativo del conflitto nord irlandese o che hanno avuto un'importanza
strategica e mediatica di rilievo; si aggiunge l'analisi di una serie di elementi in grado di
inquadrare e spiegare l'azione della PIRA e dei suoi avversari all'interno dei propri recinti
ideologici, permettendo l'emergere di quegli elementi di cesura e di contrasto che hanno
caratterizzato il decennio. In particolar modo focalizzando l’attenzione sulle vicende di Bobby
Sands, uno dei più significativi rappresentanti dell’IRA, e sul relativo impatto mediatico da
esse scaturito.



La Tesi è stata discussa ieri, 14 novembre 2017, davanti alla Commissione di Esame presieduta da Massimo Coltrinari. 
Per informazioni: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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