DIBATTITI
Ricorre oggi la data anniversaria dell'annuncio attraverso la Radio "Italia Combatte" del cosiddetto "Proclama Alexander".
In sintesi detto proclama, che sembra non sia stato redatto personalmente dal Maresciallo comandante il XIV Gruppo di Armate in Italia, ma molto probabilmente da un pastore protestante addetto alla guerra psicologica presso il Quartier generale Alleato ( sembra strano ma quando Capi britannici fanno passi falsi, spunta sempre una soluzione giustificativa) invitava le forze "ribellistiche" al nord della linea gotica a rientrare a casa per la pausa inverale. In pratica era un invito alla resa in quanto l'inverno che era gia iniziato escludeva o limita al massimo la possibilità di sopravvivenza in montagna, la perdita di ogni alloggiamento, o d'ogni retrovia relativamente sicura. Tutto era congegnato per una crisi a largo spettro; in più si stava attuando il vero e proprio crollo economico che colpi l'Italia del Nord , con il valore dei prezzi triplicato in poche settimane dei generi alimentari e quelli di prima necessità.
Un proclama che deve essere messo in relazione alla politica Britannica che non voleva alcuna peso politico delle forze combattenti italiane. Come dovevano andare a casa quelle della Resistenza, così le unità che si andavano costituendo dalla trasformazione del Corpo Italiano di Liberazione in Gruppi di Combattimento non dovevano avere forze corazzate e motorizzate, se non peer il trasporto logistico. Questo perchè sena di esse gli Italiani non potevano conseguire nessuna vittoria sul campo, vittoria che poi poteva diventare un pegno a loro favore al tavolo della pace.
L'Italia aveva perso la guerra e come tale doveva essere trattata. La politica dei conservatori britannici era chiara: dopo aver rischiato di essere buttati fuori dal mediterraneo ( 1940-1943) questo pericolo dalla Gran Bretagna non doveva più essere corso in futuro. Ma ormai l'architettura del dominio del mondo stava cambiando (Yalta sarà del febbraio 1945) e tutto questo non darà alcun frutto, iniziando dal "Proclama Alexander".
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