NOTIZIE CESVAM
Il numero di apre con
la pubblicazione dei lavori e delle realizzazioni, nel quadro del progetto
proposto da Marco Montagnani, dei ragazzi e delle ragazze del Liceo Scientifico
F. Vercelli di Asti.
Per la parte dedicata
alla Memoria, la Rivista in questo numero ospita una interessantissima nota di
Maria Luisa Suprani Querzoli dedicata ai rapporti tra Pietro Badoglio e Luigi
Capello con una fotografia che è una vera e propria rarità, mentre Demetrio
Delfini con la sua ci ricorda che Israele nasce dalla azione di movimenti
terroristici, unico mezzo per riuscire a vincere la potenza dominante che nella
fattispecie era al tempo la Gran Bretagna. Giorgio Madeddu continua a darci
preziose note sulla prigionia austroungarica in mano italiana in Sardegna, a
premessa della più ampia azione che si pensa di attuare nella prossima
primavera. Francesco Attanasio traccia un quadro di Umberto di Savoia e la sua
azione come luogotenente del Regno, ed in molti pensano che già nel 1944 si era
reso conto del profondo divario che si era creato tra la sua Casata ed il
popolo italiano dopo le vicende armistiziali; da qui l’esigenza di assumere
comportamenti degni di nota. A cornice di questo articolo Alessia Biasiolo ci
presenta l’Italia del 1943, momenti e quotidianità che ci fanno comprendere in
quale abisso era sprofondata l’Italia e quale costo il popolo italiano stava
pagando a scelte non felici dell’allora vertice politico-istituzionale.
Stefano Bodini ci
presenta la versione divulgativa della Tesi di Master, dedicata alle operazioni
del Col di Lana, nel solco dell’indirizzo della Rivista, che esiste anche in
virtù del sostegno che può dare alle attività postmaster.
Sia Luigi Infussi che
Mario Pietrangeli con le loro note sottolineano il variegato mondo dell’Arma del
Genio, nelle sue espressioni di eccellenza.
Per la parte dedicata
alla Realtà di Oggi, Osvaldo Biribicchi continua nella sua azione di
presentarci aspetti virtuosi della realtà africana, mentre Massimo Dionisi con
la sua nota traccia un quado della Nigeria, in cui si evince il rapporto tra
questo martoriato Stato e gli Attori internazionali, avvelenato dalla disputa
sulle materie strategiche essenziali. Antonio Trogu chiude questa parte con una
nota sui Curdi siriani ed il loro sforzo per costruirsi uno Stato, nota che
sottolinea come la Siria, al pari della Libia, come Stato unitario di derivazione
post coloniale non esiste più.
Antonio Daniele ci
presenta il Calendario azzurro del 2024, presentato il quale sono terminate le
cerimonie per il Centenario della fondazione dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Anche in questo
numero non vi è lo spazio per pubblicare gli Indici della “Rivista on Line”;
questi sono pubblicati l’ultimo giorno del mese sul relativo blog. Le consuete
rubriche chiudono il numero ultimo dell’anno centenario della fondazione
dell’Istituto, che nella copertina, come ormai prassi per il numero di fine d’anno,
riporta una Medaglia coniata dall’Istituto, nel solco di quella tradizione
iniziata già all’indomani della fondazione di ricordare eventi e momenti con
questo mezzo, che è diventato una peculiarità dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Riportata la Medaglia del Centenario 1923 – 2023. (massimo coltrinari,
direttore del CESVAM)
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