ARCHIVIO
Da "Il Genio "Telegrafisti" nella Grande Guerra. 3° e 7° Reggimento", volume di prossima pubblicazione
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato Costanzi Alfredo, da Sigillo (Perugia)
“Quale telefonista, rimase al suo posto, sotto il vivo fuoco del nemico, che si era avanzato a brevissima distanza - Castelnuovo, 5 luglio 1915”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Caporal Maggiore Buratti Leopoldo da San Lazzaro Parmense (Parma):
“Capo stazione di una stazione telegrafica militare di oltre confine, malgrado il ripetuto fuoco di artiglieria nemica si manteneva calmo al proprio posto, fino a quando, essendo stato spezzato il filo dalle granate, si portava personalmente sulla linea e noncurante del pericolo, al chiarore dei proiettori austriaci, ristabiliva dopo circa un’ora le comunicazioni Collaz, 12 luglio 1915”.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
Sottotenente Bianchi Tranquillo da Sormano (Como):
“Comandante di un posto di segnalazione ottica, nei pressi della line di fuoco, visto cadere un ufficiale comandante di plotone, lo sostituì nel comando del reparto, continuando l’assalto iniziato e portandolo a termine, contribuendo efficacemente alla riuscita dell’attacco ed alla cattura di numerosi prigionieri, fra cui sette ufficiali - 19 luglio 1915”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato Parmeggiani Biagio da Pieve di Cento (Bologna):
“Essendo stata interrotta dallo scoppio di una granata di grosso calibro la linea telefonica posta sotto la sua sorveglianza, conscio dell’urgenza di ripristinare il collegamento, benché la zona, in quel momento, fosse battuta da un intenso fuoco di artiglieria nemica, usciva a riattare la interruzione, e percorreva, poi tutta la linea, per assicurarsi della continuità del servizio - Selz, 18 agosto 1915”.
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
Soldato Ticchi Oreste da Forlì: “Essendo stata interrotta dallo scoppio di una granata di grosso calibro la linea telefonica posta sotto la sua sorveglianza, conscio dell’urgenza di ripristinare il collegamento, benché la zona, in quel momento, fosse battuta da un intenso fuoco di artiglieria nemica, usciva a riattare la interruzione, e percorreva, poi tutta la linea, per assicurarsi della continuità del servizio - Selz, 18 agosto 1915”
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