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domenica 30 luglio 2023

Editoriale, La Comunicazione Circolare

Con il mese di Luglio si intende avviare una campagna di sensibilizzazione tra tutti i partecipati alle attività del CESVAM- Centro Studi sul Valore Militare, In questo momento esistono contatti periodici sia settimanale che decadali con il Direttore ed i vari componenti. Contatti stretti e costanti che hanno permesso di sviluppare una attività che è sotto gli occhi di tutti. Ora credo opportuno sviluppare, oltre a questa attività che possiamo dire VERTICALE, avvero dal centro alla periferia e dalla periferia al centro, anche una di carattere ORIZZONTALE, Ovvero ogni componente del CESVAM. si unput del Direttore, se vuole , potrebbe sviluppare anche con vli altri componenti del CESVAM. Questo ovviamente è già in essere, ma si propone di intensificare i contatti su questi punti:

1. comunicare all'altro quello che è l'attività principale o le attività in essre,a solo titolo di informazione

2. essere aggiornati su cosa si sta realizzando

3. svolgere attività biunivoca, punto a punto, tra aree  diverse.

4. Dare sostegno alla divulgazione dell'attività dell'altro a solo titolo informativo.

Non so se questo sarà efficace, certamente aiuterà a diffondere  ulteriormente la conoscenza reciproca

Cercherò di dare ogni contatto al fine di agevolare  questo tipo di circolazione

Massimo Coltrinari

sabato 29 luglio 2023

Copertina Luglio 2023

                                                            


                                                                                              QUADERNI  ON LINE



                                                      La presa della Bastiglia il 14 luglio 1789



                                               Anno LXXXIV, Supplemento on line, VII , 2023, n. 89

 Luglio 2023
valoremilitare.blogspot.com
www.cesvam.org 

venerdì 28 luglio 2023

Libano: Consegna della Medaglia Commemorativa

 ARCHIVIO


Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito
 Umberto Capuzzo
 Consegna a partecipanti alla Missione ITALCON la Medaglia Commemorativa della Mssione

mercoledì 26 luglio 2023

Uniformologia, scienza ausiliaria della storia

 MUSEI, ARCHIVI E  BIBLIOTECHE



La Uniformoloisa, la scienza ausiliaria della storia compre anche, insieme alla araldica, un particolare filone che ha origine anglosassone: dallo scudo portato in battaglia in epoca moderna si sono creati nel mondo britannico i cosiddetti "crest", che riportano l'emblea del reparto militare. Tale filoe  rappresenta una notevole fonte di archivio per lo studio dei reparti disciolti. Il CESVA utilizza il blog:

www.uniformoloiga.blogspot.com

anche per approfondire questo aspetto

martedì 25 luglio 2023

Public Choise e Visione strategica

 DIBATTITI



Ten. cpl. Art Pe. Sergio Benedetto  Sabetta

                                                                                                            

            Nel determinare il rapporto tra singole scelte e politiche pubbliche si parte dal presupposto del singolo quale essere economico, teso alla massimizzazione della propria utilità, per studiare come le preferenze individuali si trasformino in scelte pubbliche.

            Gli attori coinvolti nel processo decisionale sono: gli elettori, gli eletti, i funzionari pubblici, i partiti politici e i gruppi di pressione. Ciascun attore persegue obiettivi distinti, secondo proprie logiche.

            La funzione di utilità degli elettori è riferita alla quantità di beni e servizi acquisibili, per questo hanno a disposizione oltre al voto i movimenti di pressione, di protesta e la possibilità di spostarsi nella giurisdizione di spesa preferita, mentre il politico agisce per la rielezione e in questo tende a massimizzare i voti avvicinandosi all’elettorato mediano.

            Da queste semplici premesse si intuisce la complessità del processo decisionale in tema ambientale, se solo si tengono presenti gli effetti collettivi dell’esternalità e le relative azioni in spesa pubblica, determinazioni di criteri standard e forniture di beni.

            Dobbiamo inoltre considerare i diversi livelli di decisione che vengono ad interagire, sia a livello locale che statale e sovranazionale.

            La regola dell’unanimità sarebbe la migliore nel raggiungere un’allocazione delle risorse pareto-efficiente, tuttavia questa nella sua possibile realizzazione è strettamente legata all’ampiezza della collettività, diventando sempre più difficile con l’allargarsi della base decisionale, in cui prevalgono, tra l’altro, comportamenti strategici.

            Anche la regola della maggioranza qualificata presenta l’inconveniente di lunghe trattative, tanto maggiori e difficili quanto più è elevata la maggioranza richiesta, inoltre la natura di bene pubblico di molte risorse ambientali può spingere una minoranza interessata e compatta a indurre una maggioranza scarsamente interessata su alternative meno efficienti, classico il problema del climate change.

            Se è chiaro il vantaggio derivante dalla scelta secondo il principio dell’unanimità, come evidenziato da Knut Wickell (1986) con l’imposta di scopo per il finanziamento di ciascun bene pubblico (nuovo principio della tassazione), vi è tuttavia il problema della corretta indicazione delle preferenze individuali, prevalendo comportamenti opportunistici.

            Diventa quindi non utilizzabile l’introduzione del sistema dei prezzi, proprio del mercato privato, nella scelta delle possibili opzioni secondo il metodo dell’equilibrio di Lindhal (prezzo-imposta).

            Considerando che maggiore è la percentuale di voti richiesti e più ci si avvicina alle condizioni di efficienza paretiana, ma altrettanto aumentano i costi, occorre determinare un trade-off tra i due termini.

            Secondo la regola di Buchanan e Tullock (1962) la percentuale di votanti costituente la maggioranza ottimale è il punto in cui la somma dei costi esterni e dei costi della decisione raggiunge il minimo, naturalmente la regola ottima cambierà a seconda dei casi, essendo che costi esterni variano con la natura delle decisioni e le caratteristiche sociali della collettività interessata.

            Risulta pertanto un grosso ostacolo per il modello teorico di Buchanan e Tullock la conoscenza delle funzioni di costo, tuttavia tale modello ha il merito di avere evidenziato il problema dei costi relativi a ciascuna regola.

            Occorre quindi distinguere tra scelte costituzionali e non costituzionali, dove per il primo occorre una maggioranza tendente all’unanimità, mentre nel voto a maggioranza il risultato tende alle preferenze dell’elettore mediano, vi è comunque il problema di conoscere i fattori che determinano tali preferenze.

            Tuttavia non sempre il voto a maggioranza favorisce il raggiungimento di una decisione stabile (paradosso del voto a maggioranza), indipendentemente dall’ordine in cui sono poste a votazione le alternative se si è in presenza di alternative estreme.

            Inoltre quando le scelte riguardano più beni pubblici o diversi progetti si possono verificare maggioranze cicliche, lo stesso dicasi in presenza di questioni redistributive.

            La regola della maggioranza, se da una parte permette una scelta tra diverse alternative, dall’altra non permette di rilevare l’intensità delle preferenze, così che una maggioranza poco interessata può imporsi su una minoranza molto interessata alla scelta.

            Si è pensato di ricorrere al meccanismo del voto a punteggi ma questo favorisce i comportamenti strategici allontananti dall’ottimo paretiano, il problema delle intensità delle preferenze è stato risolto con il ricorso al commercio dei voti (Logrolling).

            Qui vi è un vicendevole appoggio a seconda del problema in discussione, tuttavia se questo permette di considerare l’intensità delle preferenze, facilita anche il prevalere degli interessi particolari con il ridurre il benessere della collettività.

            Si dimostra veritiero il teorema dell’impossibilità di Arrow  (1951) per cui è impossibile definire una regola di scelta collettiva che soddisfi tutte le seguenti proprietà:

1.     Principio di Pareto;

2.     Indipendenza da alternative irrilevanti;

3.     Dominio non ristretto e non dittatoriale.

Emergono quindi chiaramente le forti spinte lobbistiche che in molti casi stanno alla base di alcune scelte economiche,  anche ambientali, sia negli interventi in politica estera che sul territorio, come sulla mobilità o  più semplicemente sul cibo e sull’energia, spinte che rientrano in una visione strategica.

Colossali interessi che possono spingere attraverso campagne mediatiche verso falsi scopi, dissipando risorse e tempo, provocando magari ulteriori danni.

Walter Lippman afferma che la teoria democratica nell’allargare il diritto di voto diventa una costruzione fondata sulla sabbia essendo i cittadini immaturi, l’unica possibilità è un “ufficio di intelligenza ( …) gestito solo da una classe specializzata” che nel perseguire gli interessi comuni eluda “in larga parte l’opinione pubblica” ( F. Petroni, Disincanto americano,109, il “ Il bluff globale”, Limes 4/2023).

I cambiamenti avvengono a cicli economici, sociali ed istituzionali, attualmente questi si sovrappongono, facendo pensare ad un possibile fallimento della capacità di dissuasione e di gestione di un progetto strategico da parte degli U.S.A., questo anche se la strategia estera possiede una logica più stabile, determinata dai rapporti internazionali, rispetto alla politica interna (G. Friedman, Gli Stati Uniti sono prossimi ad un collasso interno, 113 – 118, in “Il bluff globale”, Limes 4/2023).

 

Bibliografia

·       Brosio G., Economia e finanza pubblica, Carocci 1999.

lunedì 24 luglio 2023

Globalizzazione. Le diverse definizioni

 SCENARI, REGIONI, QUADRANTI

Il fenomeno che si è soliti definire “globalizzazione” assume connotazioni geopolitiche diverse a seconda di come, ma soprattutto da dove lo si guardi.” Cfr. Editoriale. Appendice, “Si fa presto a dire globalizzazione”, in LIMES, Il Bluff globale, Aprile 2023, pag. 33 in cui vengono riportate di cosa intendono per globalizzazione i principali attori internazionali: Stati Uniti d’America (volto benigno dell’impero americano); Regno Unito (antidoto alla perdita del primato); Repubblica federale di Germania  (prosperità senza strategia); Francia (mondialisation, assoggettamento all’egemonia americana) Italia (Reincarnazione del vincolo esterno; Russia (globalizacija, strategia americana di annientamento della sovranità russa): Cina, quangiuhua (unire tutto il globo terrestre con la Cina al centro); India, vaishvikarana (globalizzazione, sistema di matrice occidentale strumento di sviluppo interno e di ascesa di potenza).





domenica 23 luglio 2023

INFOCESVAM Maggio Giugno 2023

 NOTIZIE CESVAM

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO X, 41/42 N. 3, Maggio – Giugno 2023, 1 luglio 2023

X/3/701 La decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di edizione di INFOCESVAM, 701 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente dedicato all’aggiornamento dei progetti in corso e alla situazione dei master.

X/3/702 – Il dott. M.B., Master in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Dalla legge 801/1977 alla legge 124/2007. L’evoluzione dell’Intelligence e dell’Antiterrorismo”.

X/3/703 Progetto 2015/1 Dizionario minimo della Grande Guerra. Il progetto è stato realizzato. È nella fase di divulgazione. Sono disponibili a chi ne fa richiesta 15 serie di 12 Volumi. Le Federazioni possono chiedere l’invio gratuito previo rimborso spese postali

X/3/704 Il dott. R.G., Master in Storia Militare Contemporanea dal 1792 - 1960, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Le prime fasi della battaglia di Francia. L’Attacco al forte di Eben Email 10-11 maggio 1940”

X/3/705 Progetto 2016/1. Dizionario mino della Guerra di Liberazione 1943-1945. Il progetto ha realizzato 7 volumi su 8. I volumi editi possono essere richiesti per l’invio gratuito dalle Federazioni, previo rimborso spese postali. Il Volume n. 1 sarà edito in occasione dell’80° anniversario il prossimo settembre

X/3/706– Il dott. DP. A.., Master in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Il Ricorso alle nuove tecnologie e l’uso di Internet nella lotta al Terrorismo”.

X/3/707. Progetto 2017/1 La prigionia e l’Internamento. Pubblicati 4 volumi che sono a disposizione anche singolarmente. Il Vol. IV dedicato alla memoria è nella sua fase di manoscritto 5. Prevista pubblicazione per il mese di luglio 2023.

X/3/708. Progetto 2017/2 “I Soldati Italiani sulla Testa di Ponte di Anzio”. Pubblicato il volume I. Il Volume due è nella fase finale di manoscritto 5. Prevista pubblicazione a luglio 2023 o settembre ottobre 2023.

X/3/709. Con il mese di luglio iniziano le pubblicazioni della Collana I Libri del Nastro Azzurro – Serie Università con la pubblicazione di opere predisposte dai frequentatori di Master. I Volume sarà quello di Monica Apostoli “Il Genio Telegrafisti. Il 3° ed il 7° Reggimento Genio Telegrafisti

X/3/710. Il Dott. Roberto Olevano, già frequentatore di Master, ha predisposto la ricerca su “La prima Ritirata di Russia. 1812. (Titolo provvisorio) con la finalità mdi pubblicare un volume nella serie della Collana I Libri del Nastro Azzurro Serie Università.

 X/3/711 – Il dott. A.S.., Master in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Il Terrorismo. Un fenomeno che non riesce a fermarsi”.

X/3/712 – Marco Montagnani, Presidente della Federazione di Asti, Consigliere Nazionale, ha predisposto come manoscritto 4 la ricerca “L’affondamento del Pirografo requisiti Conte Rosso24 MAGGIO 1941. La pubblicazione del volume è prevista per il prossimo ottobre 2023

X/3/713. Progetto 2017/2 Capire la Grande Guerra. Concluso. Sono stati pubblicati tre volumi (,13, n.14, n.15) La serie di tre volumi è disponibile alle Federazioni che ne fanno richiesta, salvo rimborso spese postali.

X/3/714 – La Dott.ssa G.M., ., Master in “Politica militare comparata dal 1945 ad oggi. Dottrina, Strategia, armamenti”, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “La Legione romana attraverso “L’arte della Guerra” di N. Macchiavelli”.

X/3/715 – Progetto 2018/1. Le Leggi Raziali ed il Valore Militare. Progetto concluso. Sono stati prodotti tre volumi La serie è disponibile alle Federazioni che ne fanno richiesta, salvo rimborso spese postali

X/3/716 – Progetto 2019/1 “Il Corpo Italiano di Liberazione ed il Valore Militare. La ricerca è conclusa. Il volume è nella fase di predisposizione di Bozza 2. Sarà edito nel mese di luglio 2023. Le Federazioni possono chiederne 5 Copie ciascuna, salvo il rimborso delle spese postali. Sarà data comunicazione tramite la email “ricerca.cesva@istitutonastroazzurro.org

3/717 – Il dott. PP.S., Coeso di Aggiornamento e perfezionamento in  Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “HUMIT. Tecniche di interrogatorio negli Stati Democratici. Una riflessione etica alla luce del diritto umanitario internazionale”

X/3/718 - Progetto 2019/2 Le Vicende dei Militari Italian in Russia 1941-1953. È stato pubblicato il primo volume dalla serie. Il Volume 2 ed il Volume 3 sono terminati come manoscritto n. 5. Si attende la disponibilità della Tipografia al fine di procedere alla loro stampa e pubblicazione

X/3/719 il Dott L.A., Master in “Politica militare comparata dal 1945 ad oggi. Dottrina, Strategia, armamenti”, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Il Sistema Nike Hercules in Italia nel periodo della guerra fredda”.

X/3/720 – Progetto 2020/1 “La prigionai Italiana in mano britannica Kenya. Il Volume è nella fase di manoscritto 4.  Si prevede che per settembre p.v. si completa il manoscritto 5 e si avvii la fase di editing

X/3/721 – Progetto 2020/2 Le Riforme Militari tra il 1919 ed il 1919. Sono stati pubblicati Tre volumi che sono disponibili a richiesta, e come prassi, saranno inviati gratuitamente, salvo rimborso delle spese postali. Il Volume dedicato agli ordinamenti dal 1940 al 1946 è approdato alla fase del manoscritto 3

X/3/722 – Progetto 2021/2 Centenario della Traslazione del Milite Ignoto. Il progetto è concluso. Sono disponibili la medaglia coniata nell’occasione che si può richiedere a segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

X/3/723 – Progetto 2022/1 Implementazione Archivio Digitale. Vds Annesso a questo bollettino

X/3/724 – È in corso la definizione delle proposte per i titoli dei progetti 2024 al fine di aderire alla prevedibile richiesta del Ministero della Difesa – Gabinetto del Ministro.

X/3/725 – Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 settembre 2023. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.


sabato 22 luglio 2023

Gli sbarchi in Europa nel 1942, Operazione "Torch"

 DIBATTITI

Progetto "Anzio"




  I precedenti.  e l’Operazione “Torch”

 

Lo sbarco di Anzio in tutte le sue fasi preparatorie ricevette le esperienze che gli Alleati fecero in precedenti operazioni simili, in particolare sul teatro europeo, nel 1942, mentre si ebbe qualche riverbero di quanto gli statunitensi riuscirono ad attuare nel Pacifico, ma solo in minima parte.

L’operazione “Torch” era la denominazione “del piano per gli sbarchi nell'Africa settentrionale francese che nella fase preparatoria aveva avuto le denominazioni Gymnastic e Supergymnastic. Venne attuato a partire dall’ 8 novembre 1942 con una serie di sbarchi che interessano l'Algeria, il Marocco è più precisamente i porti di Casablanca Orano e Algeri.

L'operazione era stata definitivamente programmata il 25 luglio precedente. Complessivamente l'operazione fu condotta con 850 navi compresi i trasporti, suddivisi in 3 Task Force: la task force occidentale composta da truppe americane, al comando del generale Patton, la task-force centrale composto da truppe britanniche il comando del generale Freddendall e la task-forte orientale composta anche essa da truppe britanniche al comando del generale Rider. Le tre task-force sbarcano rispettivamente a Casablanca, Orano ed Algeri. Fino all'ultimo momento gli alleati avevano sperato che le truppe francesi non opponessero resistenza Ma ciò non avvenne dovunque. Le tre task-force forze navali erano rispettivamente al comando del contrammiraglio americano Hewitt, dal commodoro britannico Trowbridge e del contrammiraglio britannico Burrough. Il comando generale delle task- force navali era dell'Ammiraglio britannico Cunnigham, mentre il comando supremo dell'operazione era del generale Eisenhower. Gli sbarchi avvennero tra l’1 e le 5 della notte sul 8 novembre. A Casablanca presero terra una divisione, due reggimenti di fanteria e tre battaglioni corazzati. Ad Orano gli sbarchi furono effettuati da una divisione, da un battaglione corazzato, da un battaglione di Rangers e da un battaglione di paracadutisti E qui la resistenza delle truppe francesi portò all'affondamento di due unità navali britanniche. Ad Algeri infine sbarcano due reggimenti americani due brigate britanniche, due battaglioni di commandos britanniche, un reggimento americano.

Da Vichy, il maresciallo Pétain ordinò alle truppe francesi in Africa di contrastare l'invasione alleata ma allo stesso tempo inviò all'alto commissario francese in Algeria, ammiraglio Francesco Darlan Algeri un messaggio segreto nel quale comunicava che lo lasciava libero di trattare con gli alleati anglo-americani.

L'11 e il 12 novembre le truppe alleate sbarcarono a Bougie e per via aerea a Bona, in prossimità del confine con la Tunisia, dove nel frattempo il maresciallo Kesselring aveva già fatto giungere truppe aviotrasportate per contrastare l'invasione. I primi scontri tra gli alleati e i tedeschi avvennero il 18 novembre in territorio tunisino a Sidi Nsir. Il fronte si stabilizzerà nei giorni successivi lungo una linea che da Capo Serrat toccava Sidi Nsir fino a Medjiez El Bab ad una cinquantina di chilometri da Tunisi”[1]

Gli sbarchi della operazione Torch, soprattutto quelli in Marocco, ebbero carattere prevalentemente logistico, non essendoci reazione da parte delle forze francesi. Combattimenti sporadici, ma non su vasta scala si ebbero in quelli effettuati ad Algeri e a Orano, in quanto parte delle truppe francesi rimasero inizialmente fedeli all’ordine ufficiale di Petain di fronteggiare le forze alleate. La situazione in breve si andò poi chiarendo, anche grazie all’opera del gen Clark, che nei giorni precedenti lo sbarco aveva svolto una missione segreta presso le autorità francesi, riportando l’impressione che l’opposizione sarebbe stata sporadica, come in effetti avvenne. In questi sbarchi fu acquisita ulteriore esperienza in tema di operazioni anfibie, che fu ovviamente messa a frutto nei preparativi, già avviati a fine dicembre 1942, per future operazioni di sbarco che molto probabilmente avrebbero dovuto interessare sia la Sardegna sia la Sicilia, e, nelle ipotesi più remote, anche la Grecia. 



[1]  Cfr. Boschesi B.P., La seconda guerra mondiale. I personaggi, le date, i luoghi le armi le cifre, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1983, pag. 406 e segg.

 

venerdì 21 luglio 2023

Indici Luglio 2023

 In progress

Editoriale Luglio 2022

 in progress

8 Armata Italiana in Russia. Relazione. Premessa

 APPROFODIMENTI

 

Le operazioni dell’8a Armata sul Don nella 2a battaglia difensiva non devono essere considerate a se, ma nel quadro assai più vasto nel quale i russi, con uno sforzo poderoso e con l’applicazione di nuovi principi operativi rispetto a quelli precedentemente usati, rompono successivamente e costringono in sacca tra il 20 novembre 1942 e i primi del febbraio 1943, 6 armate alleate schierate da sud-est verso nord-ovest nella seguente successione:

4a corazzata germanica – 6a germanica – 3a rumena – 8a italiana – 2a ungherese – 2a germanica. 

La manovra generale nemica:

-        nella terza decade di novembre rompe contemporaneamente la 4a Armata corazzata germanica e la 3a Armata rumena ed accerchia (oltre numerose aliquote delle due armate attaccate) anche l’intera 6a Armata germanica (schierata nel settore di Stalingrado);

-        nella seconda decade di dicembre rompe l’ala sinistra della 3a Armata rumena e il centro dell’8a Armata italiana (II C.A.) mettendo in sacca oltre ad aliquote della 3a Armata rumena l’ala destra dell’8a Armata (XXXV e XXIX C.A.);

-        ai primi di febbraio con azione a tenaglia analoga alle precedenti rompe ed accerchia la 2a Armata germanica (settore Woronesh).

Dal 20 novembre in poi le masse russe sono in continuo progredire e soltanto nella seconda decade di marzo i tedeschi potranno adottare contromisure capaci di arrestare e ributtare almeno in parte l’avversario che nella sua avanzata dal Don verso ovest, oltrepassato Kursk – Belgorod – Charkow, è giunto con le punte avanzate poco ad est del meridiano di Poltawa.

La 2a battaglia difensiva del Don ha inizio per l’8a Armata l’11 dicembre 1942 e termina il 31 gennaio 1943.

Vicenda grandiosa, in molti episodi epica, nella quale l’Armata distesa inizialmente su di un fronte di 275 km. con tutte le sue 10 divisioni in prima schiera, senza riserve operative, si trova a dover resistere fino all’ultimo, con le sole sue forze, all’urto di forze nemiche di fanteria e corazzate nettamente superiori.

La battaglia in se stessa  si può dividere in due periodi:

1° - 11 dicembre – 8 gennaio:

               . resistenza del II e XXXV C.A.;

               . rottura del logoramento del II C.A.;

            . avvolgimento (con azione concomitante da est in seguito a rottura della 3 Armata rumena) e ripiegamento del XXXV e XXIX C.A.;

            . ricostruzione di una difesa arretrata continua.

2° - 9 – 31 gennaio:

            . preparazione dell’avversario al nuovo attacco – sfondamento XXIV C.A. germanico;

            . avvolgimento (con azione concomitante da nord in seguito a rottura della 2 Armata ungherese) e ripiegamento dei resti del XXIV C.A. e del C.A. Alpino;

            . combattimenti in Val Derkul, dell’Ajdar, del Krasnaja con tentativo di avvolgere da nord il Gruppo Armate del Don.

 

Le vicende della battaglia non possono però essere valutate nella loro vera essenza se non vengono inquadrate nella situazione che si è venuta delineando nel settore dell’Armata tra il settembre ed il dicembre nei riguardi dello schieramento, del potenziamento e della dottrina del nemico, dei concetti posti a base della difesa, dei lavori che si sono potuti eseguire.

Così pure non può essere disgiunto dalla battaglia il calvario cui le nostre truppe hanno dovuto sottostare per raggiungere, sotto la incombente minaccia del nemico, le successive zone di riordinamento assegnate, percorrendo, in pieno inverno, a piedi, per la steppa gelata ed in mezzo a difficoltà di ogni genere, sino ad oltre 1.000 chilometri.

Anche queste vicende sono state superate e devono essere poste nella loro giusta luce perché tornano ad onore di colore che, dopo la dura lotta, hanno ancora trovato l’energia morale e fisica di far fronte alle nuove necessità.

 

La relazione si suddivide pertanto nelle seguenti parti:

I)                 – Situazione creatasi sul fronte dell’Armata tra la 1a e la 2a battaglia difensiva del Don (periodo settembre – dicembre 1942).

II)               – 2a battaglia difensiva del Don (suddivisa nei due periodi).

III)             – Raccolta dell’Armata nella zona di riordinamento.

IV)             – Deduzioni.


giovedì 20 luglio 2023

Rivista QUADERNI, Anno LXXXIV, Supplemento XXIX, 2023, n. 2, 28° della Rivista (Aprile - Giugno 2023)

NOTIZIE CESVAM


 Il numero è in distribuzione. Copie si possono richiedere a segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org 

 

SOMMARIO

 “QUADERNI” DEL NASTRO AZZURRO”

Anno LXXXIV, Supplemento XXIX, 2023, n. 2,

28° della Rivista. Aprile – Giugno 2023

www.istitutodelnastroazzurro.org, www.cesvam.org

 

Editoriale del Presidente Carlo Maria Magnan

IL MONDO DA CUI VENIAMO: LA MEMORIA

 

APPROFONDIMENTI

Francesco Maria Atanasio, La presenza italiana in Estremo Oriente XIX e XX secolo: diplomazia

              e forze armate.

Giovanni Riccardo Baldelli, Il Valore Militare e la Divisione “Perugia”…

DIBATTITI

Sergio Pirolozzi,Giulio Douhet, il generale che conquistò il cielo.

Giorgio Madeddu, Quando gli iglesiensi persero la medaglia d’oro al Valore Militare e né ricevettero in cambio,

             quattro d’argento. Il fatto dei Ponti di Santa Caterina del 17 gennaio 1973

ARCHIVIO

Massimiliano Monti, Origine, Sviluppo ed Organizzazione delle SS in Germania.

MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE

Valentina Trogu, L’urbicidio di Civitavecchia, racconto di una storia attualizzabile.

Giorgio Madeddu, Il Cimitero Militare Italiano dell’Asinara. Anno 1916. Necessità di un restauro per una

                               questione di dignità.

 

IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA’ DI OGGI

 

UNA FINESTRA SUL MONDO

Antonio Trogu, New Start. La Russia ne sospendete l’applicazione

GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE

Massimo Coltrinari, Lo Stato. Analisi parametrale. LO schema analitico degli scenari  Parte II

SCENARI, REGIONI QUADRANTI

Nicolò Paganelli,  Lo Stato. Analisi Parametrale. Il Messico

Posteditoriale

 

Segnalazioni Librarie. …

Autori. Hanno collaborato a questo numero.

Articoli di Prossima Pubblicazione.

 

                                     CESVAM NOTIZIE

I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno LXXXIII, VII, 2022, Luglio 2022, n. 78

I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno LXXXIII, VIII, 2022,  Agosto 2022, n. 79

I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno LXXXIII, IX, 2022, Settembre 2022, n. 80

“Quaderni” on line sono su: www.valoremilitare.blogspot.com

PER FINIRE

Massimo Coltrinari,  Il Valore Militare attraverso le Cartoline Militari ed oltre

 

INFO contatti e richieste a : segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org



mercoledì 19 luglio 2023

Progetto Libano. Iconografia

NOTIZIE CESVAM


Le fotografie sono di Antonio Trogu



Il progetto è entrato nella fase finale
 Il Manoscritto 4 è stato terminati e ci si appresta per il completamento del Manoscritto 5

 

martedì 18 luglio 2023

Il Corpo Italiano di LIberazione partecipa alla presa di Ancona il 18 luglio 1944

 APPROFONDIMENTI


Il gen. Ander il 30 giugno decise di iniziare le operazioni per la conquista di Ancona, fidando molto sulle proprie forze corazzate e meccanizzate. Con più di 200 carri armati a disposizione era convinto che con un’azione risoluta sarebbe giunto in Ancona, constatando anche che i tedeschi disponevano solo di forze di fanteria e qualche semovente, peraltro preda di guerra, cioè requisito al Regio Esercito nel settembre precedente. L’azione partì dalla linea segnata dal fiume Potenza e si sviluppò come asse principale di attacco lungo la strada 16. Il 1 luglio i polacchi arrivarono a ridosso delle prime colline 41 Compendio 1944_Layout 1 06/04/2022 09:43 Pagina 41 che circondano Ancona: iniziava quella che fu poi definita la prima battaglia per Ancona. Furono investite le posizioni tedesche a ridosso di Loreto e poi, per aggiramento, quelle di Castelfidardo e della pianura sottostante verso il mare. In tre giorni di combattimenti queste posizioni furono conquistate per poi passare nei giorni del 4 e del 5 luglio in quelle successive che vedeva i tedeschi ben fermi nelle posizioni di Osimo e delle colline circostanti. Il tasso di perdite inflitte dai tedeschi si rilevò abbastanza alto e il 6 luglio, nonostante che i polacchi conquistassero Osimo, Anders fu costretto a sospendere l’attacco. In cinque giorni di combattimenti aveva perso oltre 50 carri armati, il 25% della forza disponibile, occorreva rivedere il tutto, il voler attaccare con sole due divisioni, una lungo la litoranea e l’altra sulla sinistra della prima con azioni di avvolgimento si rilevò un errore. Una manovra di corpo d’armata canonicamente si deve portare con tre divisioni, non con due. Anders ed i suoi ufficiali compresero questo assioma e rividero tutto il piano d’attacco. 

Occorreva attaccare con tre divisioni. Di punto in bianco il C.I.L., che come detto era disseminato tra il fiume Potenza ed il fiume Pescara, estraneo alla manovra d’attacco, con la sola funzione di protezione dei fianchi, divenne indispensabile. In poche ore gli furono messi a disposizione tutti gli autocarri necessari per portarlo in linea. Utili, convocato al Quartier Generale polacco, appresa la situazione, propose una azione in cui una divisione, la Carpatica, svolgesse l’azione di fissaggio delle forze tedesche sul fianco sinistro, dove peraltro i tedeschi si aspettavano l’attacco principale e quindi vi avevano ammassato la maggior parte delle forze disponibili, una azione di aggiramenti condotta dalla divisione Kresowa, per Casenuove Agugliano Cassero e con obiettivo di arrivare a nord di Falconara e quindi far cadere Ancona per manovra; una terza azione, di sicurezza, che doveva essere condotta dal C.I.L. volta alla conquista di Jesi che avrebbe impedito ai tedeschi ogni possibilità di contro manovrare. Per attuare questo piano occorreva conquistare Filottrano, crocevia di tutte le strade utili per arrivare in Ancona. Questa azione fu affidata al C.I.L. Era l’occasione che Utili andava cercando per essere protagonista e imporsi alla attenzione degli Alleati. Il 7 luglio cinque battaglioni di fanteria sostenuti da dieci gruppi di artiglieria, si attestarono sulle posizioni di partenza. All’alba dell’8 luglio iniziò l’attacco italiano alle posizioni tedesche di Filottrano, che erano presidiate da due battaglioni, di cui uno giunto nella notte tra il 6 ed il 7 luglio. I combattimenti si svolsero nell’abitato, soprattutto a ridosso dell’Ospedale e videro protagonisti gli arditi del IX Reparto d’Assalto ed i paracadutisti. I combattimenti proseguirono per tutta la giornata senza sosta, anche con l’intervento di tre semoventi tedeschi e proseguirono anche nella notte tra l’8 ed il 9 luglio. Prima dell’alba i tedeschi decisero di sgombrare Filottrano, avendo constatato che l’azione italiana era preponderante e massiccia (un battaglione tedesco fu completamente distrutto) e alle 9 il tricolore della Associazione Combattenti e Reduci della Sezione di Filottrano sventolava sulla torre dell’Acquedotto sugellando la vittoria del C.I.L. Dall’inizio della guerra, era la prima volta che unità italiane entravano in combattimento con un rapporto fanteria/artiglieria di 1:2; sempre per quattro lunghi anni, compreso Montelungo, il rapporto era stato 1:1. Era una svolta fondamentale nel pensiero tattico italiano e si può dire che Filottrano fu veramente l’inizio del cambio di mentalità in seno all’esercito italiano. Nei giorni successivi, le azioni furono tutte volte allo sfruttamento del successo. 

Oltre a  rafforzare le posizioni, il 13 luglio una puntata del IX Reparto d’Assalto su Cingoli permise di conquistare questa cittadina e dare ulteriore sicurezza alla azione su Ancona. Il C.I.L passava da una vittoria all’altra. Riordinate le forze, il 17 luglio da parte di Anders fu emesso l’ordine di attacco per la conquista di Ancona, basato sul piano suggerito da Utili. All’alba del 18 luglio le unità polacche si misero in movimento e con una progressione costante, anche in presenza di difficoltà di movimento e coordinamento, alle 17,30 entravano in Ancona, senza combattere, essendo stata lasciata in tempo dalle forze tedesche che solo per poche ore riuscirono ad evitare l’accerchiamento. Il C.I.L: iniziò a svolgere la sua azione e nella mattinata investì le posizioni di Rustico, sopra Polverigi dove subì notevoli perdite, 47 Caduti e numerosi feriti, proseguendo sulla dorsale per Mazzangrugno e Santa Maria Nuova

 A sera raccolse le forze nelle vicinanze di Santa Maria Nuova, che fu occupata l’indomani. Durante la giornata del 19 una reazione tedesca procurò diverse perdite al Battaglione Bafile, mentre il C.I.L. si portava sulle linee di partenza per l’attacco a Jesi, che fu conquista il giorno dopo, 20 luglio costringendo i tedeschi ad arretrare la loro linea di difesa sul fiume Cesano. La conquista di Ancona da parte alleata portò un sollievo necessario alle linee logistiche con l’uso del porto riattivato in pochi giorni. Fu una conquista dovuta anche al C.I.L. che nelle operazioni ebbe una sua parte non indifferente, anche se, nella politica generale alleata, tutto il merito andò ai polacchi, che, come visto, con le loro sole forze, non erano riuscite a conquistarla. Ma i comandi alleati, soprattutto i polacchi, vedevano nel C.I.L. una unità di tutto rispetto, di cui ci si poteva fidare. Nel prosieguo delle operazioni, assecondando l’avanzata verso Pesaro dei polacchi, il C.I.L. ricevette l’ordine di occupare le alte Marche. Furono quindi via via occupate tutte le posizioni del Montefeltro, con ampie manovre verso Sassoferrato e Gubbio. 

A fine agosto il C.I.L. era arrivato al Metauro. Intanto erano maturate a livello politico importanti valutazioni. Il quadro generale della guerra in Europa era mutato. Parigi era stata raggiunta a metà agosto; nel sud della Francia lo sbarco alleato era riuscito ed il fronte Italiano appariva sempre più secondario. Dopo Roma, era stata liberata anche Firenze e conquistato il porto di Livorno. I rapporti con gli Alleati stavano mutando e l’apporto nell’ambito della cobelligeranza della partecipazione italiana alla guerra non poteva rimanere allo stato di una semplice divisione. Maturava l’idea di aumentare le forze italiane combattenti. A fine agosto il C.I.L. fu ritirato dalla linea del fronte, per divenire l’asse portante della realizzazione dei Gruppi di Combattimento che avrebbero portato il numero dei combattenti italiani da 50.000 a 200.000 mila uomini