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domenica 24 luglio 2022

La Resistenza dell’Ucraina per costruire uno stato indipendente (1932-1956)

 DIBATTITI



 

 

L nota presente è dedicata allo studio dell'Organizzazione Ucraini Nazionalisti O.U.N. che ha dato vita ad un vero e proprio “braccio armato”, una organizzazione militare denominata Forze Insorgenti Ucraine, O.P.A

L’O.U.N. e l’O.P.A. è stato un movimento di resistenza nazionale ucraino che si poneva come fine l'indipendenza del Popolo ucraino dall'Unione Sovietica. Come noto, l’Ucraina entrò a far parte della Unione Sovietica nel 1922. In movimento ha avuto il suo ambito d'azione in Ucraina tra gli anni ‘30 e gli anni ’50. L'ambiente geografico delle operazioni O.U.N./O.P.A. è stato essenzialmente limitato alla regione ovest è sud-ovest dell'Ucraina in virtù della presenza di zone montagnose che favorivano il rifugio degli insorgenti.

 Nella nota precedente abbiamo fatto cenni alla politica sovietica in Ucraina. Stalin nel 1927 iniziò per gli Ucraini un periodo di epurazione e di pulizia etnica e il fortissimo risentimento.[1]

O.N.U. nata con finalità politiche a Vienna nel 1929 dalla fusione di organizzazioni nazionaliste ed associazioni studentesche nazionaliste ucraine sosteneva l'idea di uno Stato indipendente ucraino. Il suo primo leader fu il colonnello Konovalets, che rimase alla guida del Movimento fino al 1938 allorquando Stalin ne ordinò l'assassinio. La seconda assemblea del O.N.U tenutasi nel 1939 a Roma determinò la nomina di Andrea Melnyk  a capo dell'organizzazione.

Durante la Seconda Guerra Mondiale in seno all’O.U.N. sorsero due correnti chiamate Melnykivtsi e Banderivtsi  guidate rispettivamente da Melnik  da Stepan Bamdera, la seconda di matrice rivoluzionaria rispetto alla prima di ispirazione moderata.

Il governo di Mosca, dal canto suo, considerò sempre il nazionalismo del O.U.N: come una minaccia terribile ed avviò una massiccia campagna di propaganda anti-Ucraina che spinse il movimento ad accogliere con favore l'occupazione nazista del paese ed a proclamare nel giugno del 1941 l'indipendenza dell'Ucraina. Tale iniziativa determinò la reazione di Hitler che ordinò la cattura e l'imprigionamento dei due capi del movimento tra cui Bandera e Melnik. la ferocia dell'occupazione nazista in Ucraina spinse O.U.N. nel 1942 a dotarsi di un vero e proprio strumento armando l’U.P.A,  con a capo il patriota Shuknevichs che nel 1944, dopo il ritiro delle truppe naziste è stato Presidente del Consiglio di Liberazione dell' Ucraina (UHVR).

L’O.U.N. riceve l’apporto e la cooperazione della popolazione ucraina ma anche il supporto e la solidarietà delle comunità di slovacchi, ebrei, georgiani, e tartari, ed anche delle comunità di italiani. Dall’Occidente, ovvero dagli Alleati non arriva alcun rifornimento. Informazioni quantitative sul O.U.N. sono disponibili limitatamente al 1944 e provenienti da fonti dell’intelligence tedescco. Inn base a tali dati il numero di organici O.U.N. ammonta a 80.000 – 100.000.[2] L’Organizzazione di comando e controllo del O.U.N. – U.P.A. è caratterizzata dall’integrazione con la politica-amministrazione dell'insurrezione che ne connota le posizioni di vertice. La classe dirigente dell’organizzazione era costituita essenzialmente dalla “intellighenzia” Ucraina mentre le truppe era composta essenzialmente da contadini.

Il principale atto politico del O.U.N: diretta da Stefan Bandera fu la creazione il 30 giugno 1941 di un nuovo governo indipendente dell'Ucraina con Yaroslav Stetko come primo ministro.  Questo venne immediatamente sciolto ed arrestato insieme a Bandera e tutti i capi nazionalisti furono deportati dalla Gestapo come prigionieri in Germania per il resto della guerra. Hitler, come detto, non voleva alcun Stato Ucraino. In ciò era sulla stessa linea di Mosca.

 

Dal punto di vista militare O.U.N. sviluppò delle azioni significative di guerra partigiana nei confronti del occupante tedesco, ottenendo di risultati di tutto rilievo. Il primo attacco significativo contro il tedesco  avvenne il 7 febbraio del 1943 dove venne conquistata la cittadina di Volodymyrec in cui venne distrutto un battaglione di polizia tedesca ed un reparto di cosacchi inquadrati nell'esercito tedesco.

Ancora più significativo l’attacco che nel maggio del 1943 fu condotto da una unità dell’O.U.N.  denominata “Revenge of Polissya” che  riuscì ad assassinare il comandante delle SA a tedesca Viktor Lutze sull'autostrada tra Kowe e Brest-Litovsk. Con questa azione fu confermata la vulnerabilità delle linee di riferimento e comunicazioni tedesche. Vi furono anche altri tipi di attacchi contro le forze tedesche di carattere partigiano di una certa consistenza che possono essere paraganata nel loro insieme come quelle condotte nel nord italia nella seconda metà del 1944. Queste operazioni furono condotte fino alla completa liberazione dell’Ucraina da parte dell’Armata Rossa.

 Tutta l’azione del O.U.N. e del suo braccio armato fu condotta contro le forze tedesche e ungheresi. Ma la liberazione del Paese non significò la fine dell’impegno delle forze di resistenza nazionaliste. Il nemico ora era l’Unione Sovietica e si rivolsero contro l’Armata Rossa. Inizia un'altra guerra.

Nel 1944 si deve registrare l’uccisone del generale sovietico Nikolai Vatunin e l’anninetamento alcune settimane dopo di un battaglione della NEVD, la polizia politica sovietica da parte dell’O.U.N./U.P.A. vicino a Rivne diedero iniziò ad una campagna su larga scala che inizialemnte coinvolse ben 30.000 soldati sovietici.

In pratica è la edizione del 1945 ed anni seguenti della guerra attuale: russi contro ucraini, che durò per oltre dieci anni. (continua)



[1] Nel 1932-33 lo stesso Stalin provocò una carestia che uccise

 almeno 7 milioni di ucraini; anche in seguito il paese fu ulteriormente decimato causa di deportazione di esecuzioni di intellettuali. Stalin combatte anche i principali simboli religiosi del paese distruggendo più di 253 chiese e cattedrali. Durante le depurazione del 1937 -39 milioni di ucraini vennero  assassinati o deportati nei campi di concentramento sovietici

[2] Nello stesso periodo, il 1944, in Italia il movimento partigiano al Nord era di molto inferiore per quantità numerica.


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