DIBATTITI
L nota presente è dedicata allo studio dell'Organizzazione
Ucraini Nazionalisti O.U.N. che ha dato vita ad un vero e proprio “braccio
armato”, una organizzazione militare denominata Forze Insorgenti Ucraine, O.P.A
L’O.U.N. e l’O.P.A. è stato un movimento di resistenza
nazionale ucraino che si poneva come fine l'indipendenza del Popolo ucraino
dall'Unione Sovietica. Come noto, l’Ucraina entrò a far parte della Unione
Sovietica nel 1922. In movimento ha avuto il suo ambito d'azione in Ucraina tra
gli anni ‘30 e gli anni ’50. L'ambiente geografico delle operazioni
O.U.N./O.P.A. è stato essenzialmente limitato alla regione ovest è sud-ovest
dell'Ucraina in virtù della presenza di zone montagnose che favorivano il
rifugio degli insorgenti.
Nella nota precedente
abbiamo fatto cenni alla politica sovietica in Ucraina. Stalin nel 1927 iniziò
per gli Ucraini un periodo di epurazione e di pulizia etnica e il fortissimo
risentimento.[1]
O.N.U. nata con finalità politiche a Vienna nel 1929 dalla
fusione di organizzazioni nazionaliste ed associazioni studentesche
nazionaliste ucraine sosteneva l'idea di uno Stato indipendente ucraino. Il suo
primo leader fu il colonnello Konovalets, che rimase alla guida del Movimento
fino al 1938 allorquando Stalin ne ordinò l'assassinio. La seconda assemblea
del O.N.U tenutasi nel 1939 a Roma determinò la nomina di Andrea Melnyk a capo dell'organizzazione.
Durante la Seconda Guerra Mondiale in seno all’O.U.N. sorsero
due correnti chiamate Melnykivtsi e Banderivtsi guidate rispettivamente da Melnik da Stepan Bamdera, la seconda di matrice
rivoluzionaria rispetto alla prima di ispirazione moderata.
Il governo di Mosca, dal canto suo, considerò sempre il
nazionalismo del O.U.N: come una minaccia terribile ed avviò una massiccia
campagna di propaganda anti-Ucraina che spinse il movimento ad accogliere con
favore l'occupazione nazista del paese ed a proclamare nel giugno del 1941
l'indipendenza dell'Ucraina. Tale iniziativa determinò la reazione di Hitler
che ordinò la cattura e l'imprigionamento dei due capi del movimento tra cui
Bandera e Melnik. la ferocia dell'occupazione nazista in Ucraina spinse O.U.N.
nel 1942 a dotarsi di un vero e proprio strumento armando l’U.P.A, con a capo il patriota Shuknevichs che nel
1944, dopo il ritiro delle truppe naziste è stato Presidente del Consiglio di Liberazione
dell' Ucraina (UHVR).
L’O.U.N. riceve l’apporto e la cooperazione della popolazione
ucraina ma anche il supporto e la solidarietà delle comunità di slovacchi,
ebrei, georgiani, e tartari, ed anche delle comunità di italiani.
Dall’Occidente, ovvero dagli Alleati non arriva alcun rifornimento.
Informazioni quantitative sul O.U.N. sono disponibili limitatamente al 1944 e
provenienti da fonti dell’intelligence tedescco. Inn base a tali dati il numero
di organici O.U.N. ammonta a 80.000 – 100.000.[2]
L’Organizzazione di comando e controllo del O.U.N. – U.P.A. è caratterizzata
dall’integrazione con la politica-amministrazione dell'insurrezione che ne
connota le posizioni di vertice. La classe dirigente dell’organizzazione era
costituita essenzialmente dalla “intellighenzia” Ucraina mentre le truppe era
composta essenzialmente da contadini.
Il principale
atto politico del O.U.N: diretta da Stefan Bandera fu la creazione il 30 giugno
1941 di un nuovo governo indipendente dell'Ucraina con Yaroslav Stetko come
primo ministro. Questo venne
immediatamente sciolto ed arrestato insieme a Bandera e tutti i capi
nazionalisti furono deportati dalla Gestapo come prigionieri in Germania per il
resto della guerra. Hitler, come detto, non voleva alcun Stato Ucraino. In ciò
era sulla stessa linea di Mosca.
Dal punto di
vista militare O.U.N. sviluppò delle azioni significative di guerra partigiana
nei confronti del occupante tedesco, ottenendo di risultati di tutto rilievo. Il
primo attacco significativo contro il tedesco
avvenne il 7 febbraio del 1943 dove venne conquistata la cittadina di Volodymyrec
in cui venne distrutto un battaglione di polizia tedesca ed un reparto di
cosacchi inquadrati nell'esercito tedesco.
Ancora più significativo l’attacco che nel maggio del 1943 fu
condotto da una unità dell’O.U.N.
denominata “Revenge of Polissya” che riuscì ad assassinare il comandante delle SA a
tedesca Viktor Lutze sull'autostrada tra Kowe e Brest-Litovsk. Con questa azione
fu confermata la vulnerabilità delle linee di riferimento e comunicazioni
tedesche. Vi furono anche altri tipi di attacchi contro le forze tedesche di
carattere partigiano di una certa consistenza che possono essere paraganata nel
loro insieme come quelle condotte nel nord italia nella seconda metà del 1944.
Queste operazioni furono condotte fino alla completa liberazione dell’Ucraina
da parte dell’Armata Rossa.
Tutta l’azione del
O.U.N. e del suo braccio armato fu condotta contro le forze tedesche e
ungheresi. Ma la liberazione del Paese non significò la fine dell’impegno delle
forze di resistenza nazionaliste. Il nemico ora era l’Unione Sovietica e si
rivolsero contro l’Armata Rossa. Inizia un'altra guerra.
Nel 1944 si deve registrare l’uccisone del generale sovietico
Nikolai Vatunin e l’anninetamento alcune settimane dopo di un battaglione della
NEVD, la polizia politica sovietica da parte dell’O.U.N./U.P.A. vicino a Rivne
diedero iniziò ad una campagna su larga scala che inizialemnte coinvolse ben
30.000 soldati sovietici.
In pratica è la edizione del 1945 ed anni seguenti della
guerra attuale: russi contro ucraini, che durò per oltre dieci anni. (continua)
[1] Nel
1932-33 lo stesso Stalin provocò una carestia che uccise
almeno 7
milioni di ucraini; anche in seguito il paese fu ulteriormente decimato causa
di deportazione di esecuzioni di intellettuali. Stalin combatte anche i
principali simboli religiosi del paese distruggendo più di 253 chiese e
cattedrali. Durante le depurazione del 1937 -39 milioni di ucraini vennero assassinati o deportati nei campi di
concentramento sovietici
[2] Nello
stesso periodo, il 1944, in Italia il movimento partigiano al Nord era di molto
inferiore per quantità numerica.
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