Cerca nel blog

giovedì 13 agosto 2020

Materiali per il Glossario 1944.

 DIBATTITI


Dizionario minimo della Guerra di Liberazione

Mezzasoma Ferdinando, 

Nasce a Roma il 3 agosto 1907 da una famiglia piccolo borghese (il padre era impiegato alla Banca d’Italia a Perugia dove la famiglia si trasferisce). Perde il padre nel 1920 ed è costretto, ancora adolescente, a fare piccoli lavori saltuari per aiutare la famiglia. Ma non trascura lo studio e si diploma in ragioneria, poi si laurea in scienze economico-commerciali. Dopo un breve lavoro come contabile in una autorimessa diventa segretario dell’avv. Amedeo Fani che, nel settembre 1929 diventa sottosegretario agli Esteri e si trasferisce a Roma portando con sé il segretario. Si iscrive al movimento fascista il 30 giugno 1931. La sua carriera politica in seno al PNF inizia negli anni trenta (esattamente nel 1932), quando, venuto meno il suo rapporto con Fani che cessa dal suo incarico, viene nominato segretario del  Gruppo Universitario Fascista (GUF) e membro del direttorio federale di Perugia (1932-35). Promosso alla carica di vicesegretario generale dei GUF (1935-37), entra come membro di diritto nel direttorio nazionale del PNF nel gennaio 1937. La responsabilità di questa carica gli impedirà di partecipare alla campagna d’Etiopia, come aveva chiesto di fare. Il 23 febbraio 1939, viene nominato vicesegretario del Partito, carica che ricopre, per oltre tre anni, con i segretari Starace, Muti, Serena e Vidussoni. Allo scoppio della guerra, nel 1940, si arruola volontario quale tenente nel 7° Rgt di artiglieria da campagna della divisione “Cremona” e partecipa alla campagna sul fronte occidentale guadagnandosi una medaglia di bronzo. Poi, con la 1^ Divisione C.N. “23 marzo” partecipa alla prima fase della campagna in Africa settentrionale, dove guadagna una medaglia d’argento.   Nel marzo 1942 è vicepresidente della Corporazione carta e stampa e direttore generale della stampa italiana presso il Ministero della Cultura Popolare, incarichi che detiene fino al 25 luglio 1943, impegnandosi attivamente anche nell’organizzare i Littoriali della cultura e dell’arte e nel diffondere gli ideali del Fascismo tra le nuove generazioni.

Apprezzato giornalista e collaboratore di vari giornali ufficiali del regime (“Dottrina fascista” e “Roma fascista” fra i più noti) in cui si firma con lo paseudonimo di “Diogene”, è direttore dell’”Assalto” di Perugia (1934-35) e condirettore di “Libro e Moschetto”, l’organo dei GUF. Nel 1937 pubblica Essenza dei GUF , distribuito capillarmente a tutte le organizzazioni giovanili inquadrate dal regime.Il 25 luglio 1943 Mezzasoma era in Umbria con la famiglia (la moglie Anna Deri, ungherese, sposata il 6 gennaio 1938 e le tre figlie Attilia, Giuseppina e Vittoria). Immediatamente scese a Roma al Ministero della Cultura Popolare per passare le consegne del suo incarico, rifiutando l’invito del nuovo ministro del governo Badoglio di rimanere al suo posto. Dopo di che ritornò in Umbria con la famiglia. Ma subito dopo aver appreso, la sera del 15 settembre, che Mussolini aveva ripreso il suo posto a capo del Fascismo e aveva nominato Pavolini segretario, la mattina del 16 si precipitò a Roma per incontrarlo e riaprire con lui, al palazzo Wedekind in Piazza Colonna, la sede del Partito Fascista Repubblicano.



Nessun commento:

Posta un commento