APPROFONDIMENTI
Sviluppo
Progetto 2017/2
Manoscritto 5
IL Gruppo Armate C ordinò alla
Quattordicesima Armata di assumere la direzione delle operazioni tedesche di
fronte ad Anzio. Quando, il 25 gennaio, la Quattordicesima Armata, comandata
dal generale Eberhard von Mackensen, prese il comando, elementi di otto
divisioni tedesche erano impiegati sulla linea difensiva intorno alla testa di
sbarco, ed altre cinque divisioni con molte unità ausiliarie si trovavano in
marcia verso la zona di Anzio.Il 28 gennaio la Quattordicesima Armata aveva
affidato il comando delle forze di difesa del settore orientale del perimetro
della testa di sbarco (dinanzi a Cisterna) alla divisione Corazzata “Hermann Goering”;
quello del settore centrale (dinanzi a Campoleone) alla 3a Divisone Corazzata
Granatieri; quello del settore occidentale (dietro al fiume Moletta) alla 65°
Divisione fanteria. Oltre questo perimetro, altre unità erano raggruppate per
il contrattacco. Il 24 gennaio, una distanza di 6 e 8 chilometri separavano la
linea principale di resistenza tedesca dalla linea principale della testa di
sbarco occupata dal VI Corpo alleato. La reazione delle forze nemiche frenò
l’impeto del grosso della Quinta Armata ed allontanò la prospettiva di un
congiungimento fra le forze meridionali e la testa di sbarco. Inoltre, se il VI
Corpo si fosse spinto troppo innanzi verso i Colli Laziali che erano il suo
principale obiettivo, avrebbe rischiato di essere tagliato fuori da un
improvviso contraccolpo tedesco. Prima della fine del giorno D si calcolava che
i tedeschi avessero 20.000 uomini nelle zone dalli quali potevano marciare
rapidamente verso la testa di sbarco. Il giorno D+2 avevano raddoppiato questa
cifra e continuarono ad accrescerla fino a raggiungere un totale di più di
70.000 uomini al giorno D+7, sfruttando il vantaggio di buone vie di
comunicazione stradale e ferroviaria e nonostante la minaccia alleata. Questa
forza in aumento indicava che il VI Corpo avrebbe dovuto apprestarsi ad
affrontare una pressione nemica valutata sufficiente per respingere in mare le
forze alleate. Per conseguenza il VI Corpo dal 24 al 29 gennaio consolidò le
sue posizioni. Le truppe alleate, in attesa di rinforzi, saggiavano il terreno lungo,
le due principali direttrici di marcia in direzione degli obiettivi interni di
Cisterna e Campoleone, che dovevano servire da punti strategici da cui prendere
lo slancio per l’avanzata verso i Colli Albani. Sulla destra la 3a divisione
mosse lungo le strade che conducevano a Cisterna attraverso il canale
Mussolini; sulla sinistra gli Inglesi si spinsero sulla strada di Albano verso
Campoleone[1] (Cartina 4).
Il pomeriggio del 24 gennaio, quattro
compagnie del 15° e del 30° fanteria fecero una ricognizione preliminare in
forze verso Cisterna ma non poterono progredire molto a causa della resistenza
opposta da forti nuclei mobili nemici. Il generale Truscott ordinò allora una
avanzata con forze rilevanti all’alba del 25 gennaio, sulle due strade principali
che guidavano alla città attraverso i campi fangosi. Il I Battaglione del 30° fanteria avanzò a
sinistra sulla strada di Campoleone-Cisterna, mentre il II Battaglione del
15°Fanteria si diresse verso destra per la strada di Conca-Cisterna.
Circa due miglia oltre i canale, il 30°
Fanteria fu arrestato da una compagnia della Divisione Corazzata Hermann
Goering trincerata attorno al nodo stradale a mezza strada per Ponte Rotto.
Alla destra del 30° Fanteria il II Battaglione del 15° Fanteria avanzò di un migliore
mezzo sulla strada Coca-Cisterna prima di essere fermato dai mitraglieri
tedeschi annidiati nelle case coloniche lungo la strada. Carri armati e caccia
carri del DCCLI (751°) Battaglione carri e del DCI (601°) Battaglione
Cacciatori Carri furono impiegati per eliminare questi caposaldi. Prima che i
mezzi corazzati potessero entrare in azione, unità tedesche penetrarono nel
letto di un ruscello costringendo gli avamposti del fianco destro del II
battaglione a ritirarsi. La compagnia C che stava effettuando un’azione
diversiva su di una strada parallela a destra della strada Conca-Cisterna, si
arenò di fronte ad una resistenza altrettanto valida. Perdite: quattro carri
armati di accompagnamento di fronte al cannone semovente perduto dal nemico
I veterani della Divisione Corazzata Hermann
Goering con forza inaspettata avevano smussato le punte di penetrazione della
3a divisione. Non avevano tempo a sufficienza per allestire difese stabili, i
tedeschi avevano piazzato mitragliatrici e cannoni controcarri in ogni casa
colonica lungo la strada. Questi capisaldi erano forniti di eccellenti settori
di tiro allacciati l’un l’altro attraverso la campagna dolcemente ondulata ed
erano appoggiati da carri armati e da cannoni semoventi. Essi dovevano essere
eliminati uno per uno dai carri e dai cacciatori di carri americani prima che
la fanteria potesse avanzare.
Il 504° paracadutisti di fanteria fece un
attacco diversivo lungo il canale principale in direzione di Littoria.
Avanzando sotto la protezione di un intenso fuoco di appoggio rinforzato dai
tiri nell’incrociatore “Brooklyn” e di due cacciatorpediniere, occupò i
villaggi di Borgo Sabatino, Borgo Piave e Sessano sulla sponda orientale del
canale. La compagnia D, tuttavia, fu tagliata fuori oltre Borgo Piave da un
contrattacco di sorpresa effettuato da 5 carri armati e 8 “flakwagons” (cannoni
contraerei semoventi) della divisione corazzata Hermann Goering; essa subì
gravi perdite benchè molti uomini riuscissero a tornare indietro.
Quella notte, il 504° paracadutisti di
fanteria s ritirò dalle sue posizione rimaste scoperte, lasciando indietro
forti pattuglie di combattimento. Il mattino seguente, 26 gennaio, la 3a
divisione riprese la sua pressione in direzione di Cisterna.
Nella zona del 30° reggimento il I battaglione
penetrò intorno al nodo stradale sotto Ponte Rotto dove era stato trattenuto e
costrinse il nemico ad indietreggiare. Nel pomeriggio il I battaglione del 15°
Fanteria si gettò verso nord-est sulla strada attraverso il ramo occidentale
del canale per stabilire un blocco sulla strada Cisterna-Littria.
Nonostante un fuco nutrito di appoggio della
durata di 70 minuti, aperto dai Battaglioni IX, X, XXXIX di artiglieria da
campagna, e di tiri di neutralizzazione di cannoni di maggior calibro, i
tedeschi restarono tenacemente abbarbicati alle loro posizioni.
Il 27 gennaio, il II battaglione del 15°
Fanteria in seguito ad una azione di artiglieria ugualmente accurata, si spinse
su per la strada Conca-Cisterna, Contemporanea il I battaglione del 15°
Fanteria proseguiva nel suo attacco sulla destra guadagnando terreno ma senza
riuscire ad aprirsi un passaggio verso il suo passaggio .I Tedeschi, lasciando
in linea nuove unità via via sopraggiungevano, facevano ogni sforzo per
impedire agli americani di raggiungere la strada statale n. 7. In attacchi dal
25 al 27 gennaio, la 3a Divisione raggiunse posizioni situate una o due miglia
oltre il ramo occidentale dal canale Mussolini ma era ancora a tre miglia da
Cisterna.
Era chiaro che per raggiungere ‘obiettivo
assegnato alla divisione sarebbe stato
necessario uno sforzo superiore a quello immediatamente realizzabile, perché il
generale Truscott fermò l’avanzata per organizzare una azione più consistente.
Per fiancheggiare la marcia della 3a Divisione, fu ordinato alla Ia Divisone
britannica di spostarsi sulla strada di Albano verso Campoleone per garantirsi
questo importante nodo stradale e ferroviario quale base di lancio per un
ulteriore avanzata.
[1] La stazione di Campoleone. La città di
Campoleone è situata ad oltre due chilometri più a nord. I riferimenti di
questo studio a Campoleone concernono la stazione ferroviaria e non la città
vera e propria.
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