APPROFONDIMENTI
Sviluppo del
Progetto 2017/2
Manoscritto 5
LA
PREPARAZIONE DELLO SBARCO E L’AVVICINAMENTO
Decisa
l'operazione dalle Alte Autorità politiche e militari alleate, la preparazione
del Corpo di spedizione, dato anche il tempo limitato, procedette di pari passo
con la compilazione del piano.
In
tale preparazione, la questione essenziale che principalmente assillò gli
organizzatori fu di avere la necessaria disponibilità di mezzi da sbarco,
poiché, per quanto gli alleati avessero notevole disponibilità di mezzi,
dovevano fronteggiare molteplici esigenze e l’operazione progettata, rispetto a
tali esigenze, non era certo 1a più importante.
Il
merito di avere insistito presso le Alte Autorità politiche alleate per
superare tutte le difficoltà inerenti alla disponibilità dei mezzi da sbarco è
da attribuirsi principalmente all'allora Comandante Supremo del Mediterraneo,
forse più degli altri convinto della decisiva importanza dell’operazione progettata.
Già
alla Conferenza del Cairo, per il piano iniziale che prevedeva lo sbarco per il
20 dicembre, egli aveva ottenuto l’autorizzazione di trattenere, fino al 15
gennaio, 68 navi da sbarco per carri armati in nota per salpare per
l’Inghilterra. Con lo spostamento della data di sbarco a dopo il 20 gennaio,
ottenne poi
di poter trattenere ulteriormente 56 navi fino al 5 febbraio[1].
Questo
quantitativo di navi non si dimostrò però sufficiente per fare fronte alla
necessità dei rifornimenti.
Dai
calcoli risultò infatti che sarebbero state necessarie altre 14 navi da sbarco
carri armati per i rifornimenti fino a quando il Corpo di spedizione non si
fosse congiunto con il grosso della 5a Armata, e che altre 10 navi dovessero
essere disponibili durante un periodo di 15 giorni, successivo allo sbarco. L'appoggio
del Primo ministro inglese,
[1]
La decisione per la proroga fu presa da Churchill in una Conferenza a Marrakech
dichiarando che la preparazione in atto per l'invasione del Continente europeo
attraverso il Canale della Manica (operazione «Overlord») non doveva essere
«despota».
[2]
La 5a divisione inglese fu sostituita dalla 4a divisione indiana e trasferita
nella zona del basso Garigliano alle dipendenze del X C. A. britannico; la 2a
divisione neozelandese fu trasferita da Orsogna a Venafro, in riserva generale.
[3]
L'8a Armata doveva tenere impegnate le forze tedesche in modo che non potessero
essere utilizzate contro la 5a Armata, che avrebbe dovuto attaccare a fondo
sulla fronte Garigliano-Rapido.
[4]
Negli aeroporti intorno a Perugia avevano la base le unità aeree tedesche da
ricognizione.
[5]
Pare però che i calcoli logistici si siano rivelati anche esageratamente
prudenti, tanto che i mezzi previsti nel piano originario per 50 mila uomini
bastarono comodamente per 170 m.la (v. W. Churchill, Op. cìt., 5a, II, capo X).
(segue con post in data 8 agosto 2020; i precedenti sono stati pubblicati in data 9 e 21 26 luglio 2020)
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