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lunedì 3 agosto 2020

Anzio 5. La preparazione dello sbarco e l'avvicinamento

APPROFONDIMENTI
 Sviluppo del 
Progetto 2017/2

 Manoscritto 5


LA PREPARAZIONE DELLO SBARCO E L’AVVICINAMENTO

Decisa l'operazione dalle Alte Autorità politiche e militari alleate, la preparazione del Corpo di spedizione, dato anche il tempo limitato, procedette di pari passo con la compilazione del piano.
In tale preparazione, la questione essenziale che principalmente assillò gli organizzatori fu di avere la necessaria disponibilità di mezzi da sbarco, poiché, per quanto gli alleati avessero notevole disponibilità di mezzi, dovevano fronteggiare molteplici esigenze e l’operazione progettata, rispetto a tali esigenze, non era certo 1a più importante.
Il merito di avere insistito presso le Alte Autorità politiche alleate per superare tutte le difficoltà inerenti alla disponibilità dei mezzi da sbarco è da attribuirsi principalmente all'allora Comandante Supremo del Mediterraneo, forse più degli altri convinto della decisiva importanza dell’operazione progettata.
Già alla Conferenza del Cairo, per il piano iniziale che prevedeva lo sbarco per il 20 dicembre, egli aveva ottenuto l’autorizzazione di trattenere, fino al 15 gennaio, 68 navi da sbarco per carri armati in nota per salpare per l’Inghilterra. Con lo spostamento della data di sbarco a dopo il 20 gennaio, ottenne poi di poter trattenere ulteriormente 56 navi fino al 5 febbraio[1].
Questo quantitativo di navi non si dimostrò però sufficiente per fare fronte alla necessità dei rifornimenti.
Dai calcoli risultò infatti che sarebbero state necessarie altre 14 navi da sbarco carri armati per i rifornimenti fino a quando il Corpo di spedizione non si fosse congiunto con il grosso della 5a Armata, e che altre 10 navi dovessero essere disponibili durante un periodo di 15 giorni, successivo allo sbarco. L'appoggio del Primo ministro inglese,




[1] La decisione per la proroga fu presa da Churchill in una Conferenza a Marrakech dichiarando che la preparazione in atto per l'invasione del Continente europeo attraverso il Canale della Manica (operazione «Overlord») non doveva essere «despota».
[2] La 5a divisione inglese fu sostituita dalla 4a divisione indiana e trasferita nella zona del basso Garigliano alle dipendenze del X C. A. britannico; la 2a divisione neozelandese fu trasferita da Orsogna a Venafro, in riserva generale.
[3] L'8a Armata doveva tenere impegnate le forze tedesche in modo che non potessero essere utilizzate contro la 5a Armata, che avrebbe dovuto attaccare a fondo sulla fronte Garigliano-Rapido.
[4] Negli aeroporti intorno a Perugia avevano la base le unità aeree tedesche da ricognizione.
[5] Pare però che i calcoli logistici si siano rivelati anche esageratamente prudenti, tanto che i mezzi previsti nel piano originario per 50 mila uomini bastarono comodamente per 170 m.la (v. W. Churchill, Op. cìt., 5a, II, capo X).




(segue con post in data 8 agosto 2020; i precedenti sono stati pubblicati in data 9 e 21 26 luglio 2020)








(Puddu M., Lo sbarco e la Battaglia di Anzio, Roma, Tipografia artistica, 1956)

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