Cerca nel blog

venerdì 17 luglio 2020

Anzio. Le decisioni della conferenza di Tunisi.

APPROFONDIMENTI
Ricerche e sviluppi
Progetto 2017/2
Manoscritto 3



Passarono però solo pochi giorni e il progetto della operazione combinata tornò alla ribalta alla conferenza di Natale, tenuta a Tunisi. E fu ancora per opera del Primo ministro inglese, il quale insistette perché le operazioni in Italia non fossero lasciate a metà e si concludessero rapidamente per non interferire sulle operazioni in preparazione contro le forze tedesche in Francia.
In questa Conferenza[1], oltre alla ragione politica di far ripiegare i tedeschi dalla linea del Garigliano-Sangro, per impadronirsi di Roma, venne prospettata anche la necessità di dare sufficiente sicurezza e pieno sviluppo all'attività del porto di Napoli ed ai campi d'aviazione di Foggia. D'altra parte fu ritenuto difficile che i tedeschi potessero fare affluire a sud della Penisola altre forze per incrementare la loro resistenza. Pertanto, dato che sarebbe stato possibile disporre ulteriormente dei mezzi da sbarco e sarebbe stata mantenuta e rafforzata la superiorità aerea, fu concluso che vi era tutto da sperare in un felice esito di un'operazione combinata a tergo dell'ala destra dello schieramento dei tedeschi sul Garigliano, m modo da obbligare questi a ripiegare verso nord.
Per assicurare il possesso dei Colli Laziali si reputò però necessario l’impiego di due divisioni di fanteria con truppe corazzate e avioportate, in modo da poter evitare ogni stretto coordinamento nel tempo con l'azione effettuata dal grosso delle forze della 5a Armata[2]. Tuttavia, l'operazione di sbarco sarebbe stata sempre "preceduta da un'azione offensiva generale da parte delle armate alleate, sul tipo di quella precedentemente fallita.
Nella stessa Conferenza, l'inizio dello sbarco fu fissato per il 20 gennaio allo scopo di ridurre al minimo il periodo di concessione dei mezzi di trasporto destinati allo sbarco in Francia.
(Puddu M., Lo sbarco e la Battaglia di Anzio, Roma, Tipografia artistica, 1956)


[1] W. CHURCHILL (op. cit.)  giustamente deplora che alla Conferenza non sia stato fatto partecipare il gen. Clark, comandante della 5a Armata, che avrebbe dovuto preparare   e condurre l’operazione.
Quest'assenza favorì per contro la rimessa in cantiere del progetto, voluto dagli inglesi e osteggiato da parte americana. Il generale Eisenhower cercò intatti di opporsi, ma inutilmente, perché ebbe contro il gen. Alexander (V. MORRISON SAMUEL ELIOT: “Sicily - Salerno – Anzio” - ed. 1954).
[2] «Il successo dello sbarco di Anzio dipende dalle forze impiegate nello sbarco iniziale. Ove queste aumentassero a due divisioni complete, più reparti paracadutisti, l’operazione dovrebbe riuscire senz’altro, poiché consentirebbe di tagliare le comunicazioni di tutte le unità nemiche fronteggianti la 5a Armata» (W. Churchill - Op. cit. - 5a - II
- Capo VII: Lettera ai Capi di S. M. del 26 dicembre 1943).

Nessun commento:

Posta un commento