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giovedì 16 luglio 2020

Le Crocerossine decorate nelle missioni di pace. II

DIBATTITI
 Post dedicato
 al Valore delle crocerossine 
in Guerra e nelle Missioni di pace


Nota tratta dalla relazione della 
Sorella Cri Anna Cantafora
 alla 
GIORNATA DEL DECORATO 2018 
Ringrazio il Generale Carlo Maria Magnani Presidente Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro per l’invito in occasione della Giornata del Decorato. 

 Non è conoscenza comune, che molte donne furono decorate con Medaglia al Valor Militare e tra queste numerose furono le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. 
Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, questo il nostro nome ufficiale, ma affettuosamente e per tutti: “Crocerossine.” 
Tre Crocerossine furono decorate con medaglia d’oro, più di 60 con medaglia  d’argento, più di duecento con medaglia di bronzo.   Arduo scegliere quali figure ricordare! Illustrerò brevemente i profili della Duchessa d’Aosta, nostra prima Ispettrice Generale, delle tre sorelle perite nell’affondamento della nave Po e di Sorella Maria Cristina Luinetti.  Figure lontane e vicine nel tempo , ma sempre e per sempre nel cuore degli Italiani  ELENA DI  ORLÉANS ( vds post in data 24 giugno 2020 ed all'affondamento della nave Ospedale Po ( post in data 2 luglio 2020)

Concluderò con la più giovane : 

Sorella Maria Cristina Luinetti 
Maria Cristina Luinetti nacque a Milano il 22 marzo 1969, conseguì la Maturità Classica a Saronno, si iscrisse quindi al corso per Infermiera Volontaria della Croce Rossa presso il Sottocomitato di Saronno e si diplomò il 16 novembre 1991.  Venne immatricolata il 27 giungo 1992 con il numero 35318. Appena acquisito il ruolo di I.V. della CRI, si impegnò in attività e servizi, il suo sogno era di partecipare ad una missione di emergenza importante e cercò di 
prepararsi al meglio frequentando corsi di specializzazione; prestò servizio per tutta l’estate del ’93 presso vari reparti dell’Ospedale “S. Anna” di Como. Nel breve periodo intercorso tra il Diploma di I.V. e la sua tragica fine, visse intensamente le attività di Croce Rossa: servizio infermieristico con i profughi della Ex Jugoslavia, addestramento per operazione IBIS con la Brigata Legnano.  Il 20 novembre 1993 il sogno di Cristina si realizzò, partì per la Somalia per la missione UNOSOM II. Il 9 dicembre dello stesso anno morì a Mogadiscio. L’epilogo tragico di un’esistenza, breve, dedicata alla cura dei vulnerabili. Un epilogo forse immaginato e temuto: Cristina, prima di partire, lascia una letteratestamento alla zia; in questa lettera la Crocerossina espone le sue ultime volontà nel caso di “un mio ritorno in bara”. Un presentimento, oppure, più verosimile un forte principio di realtà. 

 Le furono conferite numerose onorificenze tra le quali: Medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana- Roma Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica- Roma Medaglia “Florence Nightingale” (alla memoria) Conferita dal CICR,  Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia ” alla memoria”-  2 novembre 2000  

Con la seguente Motivazione: Sottotenente delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, impiegata in Somalia nell’ambito dell’operazione IBIS 2, nonostante oggettive difficoltà ambientali caratterizzate da condizioni di pericolo, offriva con generosità e abnegazione la propria opera dimostrando grande perizia, elevata capacità organizzativa ed alta dedizione per portare sollievo morale e fisico ai militari italiani e alla martoriata popolazione somala. Durante il diuturno impegno altamente umanitario, per evitare che un cittadino somalo, penetrato armato nel poliambulatorio, potesse colpire vittime innocenti, conscia del pericolo cui andava incontro e cercando di distrarne l’attenzione, volontariamente si offriva quale ostaggio, ma veniva freddamente uccisa dalla furia omicida del somalo. Altissimo esempio di dedizione e professionalità per un ideale di pace e di solidarietà umana. La sua opera e il suo sacrificio hanno riscosso il più profondo apprezzamento da parte dei contingenti alleati e della popolazione somala e hanno contribuito in maniera determinante a elevare il prestigio delle Forze Armate italiane e della Croce Rossa.  Mogadiscio, 20 novembre 1993 – 9 dicembre 1993 

Permettetemi quindi di terminare il mio intervento con questa considerazione: Scarse sono le notizie che riguardano le Crocerossine, noi non amiamo rendere pubblico il nostro servizio, preferiamo svolgerlo in silenzio lontano dai clamori e dai riflettori, ma siamo presenti da 110 anni ovunque e in ogni circostanza sia necessaria la nostra opera a favore  di tutti, in pace e in guerra, seguendo i sette Principi Fondamentali della Croce Rossa e il nostro motto:  Ama Conforta, Lavora, Salva. 


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